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Kena: Bridge Of Spirits trae ispirazione anche dalla cultura balinese

Il team in un'intervista parla di cosa ha influenzato lo sviluppo del gioco.

Kena: Bridge of Spirits è uno dei titoli per tanto attesi dai giocatori: come si può evincere dall'ambientazione e dalla grafica, il gioco ha diverse influenze asiatiche ed ora, grazie ad un'intervista, possiamo saperne qualcosa di più a riguardo.

In un'intervista con Official PlayStation Magazine del mese di febbraio, il co-fondatore di Ember Lab, Josh Grier, ha parlato che Bali è stata fonte di ispirazione. Ha dichiarato che la cultura balinese ha avuto una grande influenza per loro, sottolineando che la musica ha avuto un ruolo importante, dato che ha aiutato a unire il legame tra il folklore di Bali e i temi del gioco. Bali è una piccola provincia dell'Indonesia e anche una delle poche aree a maggioranza di popolazione indù del paese.

"La nostra comprensione ed esposizione alla cultura balinese è arrivata solo dopo aver iniziato a collaborare con il gruppo Çudamani. Il nostro compositore, Jason Gallaty, ha contattato Gamelan Çudamani con la speranza di incorporare il loro stile musicale e gli strumenti tradizionali nella colonna sonora. Jason ha trascorso molto tempo a lavorare con il team di Çudamani per costruire una collaborazione che portasse il loro suono nel gioco in modo rispettoso. Grazie a quella collaborazione abbiamo scoperto l'incredibile cultura balinese che includeva somiglianze con il concetto centrale del gioco: aiutare gli spiriti intrappolati e in difficoltà ad andare avanti. La musica è una parte importante di questo processo nella cultura balinese e la collaborazione con Çudamani ci ha aiutato a costruirla in modo autentico".

Vi ricordiamo che Kena: Bridge of Spirits sarà disponibile quest'anno su PS4, PS5 e PC.

Fonte: GamingBolt