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Pirateria nei videogiochi impossibile da scalfire? 'Il 49% dei giocatori del mio titolo ha piratato'

Il creatore di Scourgebringer snocciola alcuni interessanti dati.

Flying Oak ha portato NeuroVoider su Switch nel lontano 2017, a cui ha fatto seguito ScourgeBringer solo un paio di mesi fa. In una nuova serie di tweet, lo sviluppatore Thomas Altenburger di Flying Oak ha condiviso uno sguardo dettagliato riguardo le vendite di entrambi i giochi.

NeuroVoider è stato un vero successo su Nintendo Switch, eclissando facilmente la scena su Steam, mentre per Scourgebringer nel 2020 è stato esattamente l'opposto. Il gioco ha avuto molto più difficoltà a trovare un pubblico su Switch, mentre la versione Steam sta andando abbastanza bene. Ma tra tutti i grafici mostrati da Altenburger, ce n'è uno in particolare che è il protagonista della nostra notizia: quello che mostra quanto ancora incide la pirateria nei ricavi dalla vendita di giochi.

Il grafico in questione mostra che il totale delle unità del gioco su PC è suddiviso praticamente a metà tra i giocatori che hanno acquistato Scourgebringer (51%) e quelli che lo hanno scaricato illegalmente (49%). In un successivo tweet Altenburger afferma che molto raramente, circa lo 0,01% di chi scarica illegalmente una copia di un gioco, è tentato in seguito ad acquistarlo. Ciò senza dubbio va ad influire sui ricavi del gioco e su molti altri fattori.

Il lungo thread del creatore di Scourgebringer e NeuroVoider mostra altri grafici focalizzati sulle vendite, sui maggiori ricavi e molto altro e vale la pena dare uno sguardo per capire quanti siano i fattori che influenzano le vendite di un determinato gioco.

Fonte: ResetEra

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Scourgebringer

Xbox One, PC

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