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Mortal Kombat: il nuovo film sarà vietato ai minori, è ufficiale

Vittoria sfolgorante.

Può sembrare una banalità, ma non era così scontato: il reboot cinematografico di Mortal Kombat sarà Rated-R. Essendo il videogioco originale uno dei titoli più violenti in assoluto sul mercato, sembra una ovvietà, ma mentre i videogiochi possono permettersi rating d'età elevati in virtù di un bacino d'utenza selezionata comunque ampio, i film al cinema hanno la necessità di essere fruibili a un pubblico il più vasto possibile, per essere profittevoli.

Il rating PG-13 (minori di 13 anni accompagnati) è attualmente lo standard per i film d'azione, che garantisce la possibilità di un po' di violenza ma in termini accettabili per un pubblico di minorenni. Prendete come esempio i film di supereroi Marvel e DC.

Sconfinare in un divieto ai minori è, in realtà, più semplice del previsto, essendo dettato spesso da un "contatore" di azioni o parole che possono essere rappresentate o dette sullo schermo. Naturalmente, la quantità di sangue, alcune tematiche e l'uso di linguaggio scurrile sono tutti elementi a rischio divieto e per un film come Mortal Kombat è facile oltrepassare la linea. Facile ma non scontato, e una volta ricevuto un rating una casa di produzione o distribuzione può sempre fare un passo indietro e decidere di eliminare qualcosa per rientrare nel PG-13. Capita più spesso di quanto il pubblico ha idea.

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Il primo film di Mortal Kombat seguì un iter simile, ma a quanto pare le promesse del regista Simon McQuoid sono state mantenute: il film sarà sanguinolento e senza remore, proprio come il videogioco, dato che la MPAA (Motion Picture Association of America) ha assegnato ufficialmente il bollino Rated-R al film.

Fonte: Movieweb