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Corsair RM850X - recensione

La levitazione magnetica arriva all'interno dei nostri case.

Periodicamente i produttori di componentistica PC aggiornano i loro cataloghi con linee nuove o riedizioni di cavalli di battaglia di prodotti di grande successo del loro catalogo. Corsair non è nuova a queste pratiche in uno dei campi che gli è più congeniale, quello degli alimentatori. Quest'oggi siamo qui a parlarvi della nostra prova della versione da 850 Watt della serie RMX presentata da Corsair alla fine del 2020. Si tratta di un alimentatore completamente modulare certificato 80 Gold Plus, quindi ad alta efficienza e garantito dall'azienda americana per ben dieci anni grazie alla componentistica di alto livello, ovvero capacitor realizzati al 100% in Giappone.

Appena tolto dalla confezione non abbiamo avuto particolari sorprese per quanto riguarda gli standard di Corsair: i materiali con cui è stato realizzato il casing sono ottimi e l'assemblaggio è di buon livello nelle finiture dei giunti tra la parte superiore e quella inferiore, così come i recessi per la cavetteria e l'integrazione della ventola nella parte superiore. Ottima anche la dotazione interna di tutti i cavi di alimentazione per le eventuali necessità che possono sorgere nel gestire l'alimentazione anche di case particolarmente importanti con schede video molto spinte. Abbiamo pubblicato uno screenshot a riguardo con tutta la dotazione della serie RMX che contiene anche quella dell'alimentatore testato in quest'occasione.

Le dimensioni della serie RMX sono standard per tutti i modelli fino all'850, ovvero 16 centimetri di lunghezza per adattarsi comodamente all'interno di qualsiasi case ATX middletower. Se doveste decidere di scegliere il top di gamma nella versione da 1000 Watt le dimensioni aumentano di due centimetri, comunque dimensioni standard per questa tipologia di prodotti.

Linea classica per l'RM850x di Corsair.

Abbiamo quindi messo alla prova l'alimentatore con una serie di test di carico per renderci conto delle prestazioni generali: il nostro testbed era rappresentato da un processore Intel I7 8700K a velocità stock (3.5 GHz) con 16GB di RAM DDR4 @3.6 GHz su una motherboard Aorus Z390 Elite un disco a stato solido da 500 GB e tre ventole di dissipazione da 12 cm montate tra parte anteriore e posterire del case. Come sempre la parte del leone in termini di consumo energetico è rappresentata dalla scheda video e stavolta ne avevamo ben due a disposizione: una MSI GTX 2070 AERO e una Nvidia RTX 3080, quest'ultima in versione Founder Edition. A dissipare il calore della CPU un normale dissipatoreNoctuaNH-D15 andando a comporre una configurazione di fascia medio-alta a seconda della scheda video montata.

Abbiamo calcolato il consumo del sistema senza scheda video usando quella integrata spingendo l'occupazione al massimo del processore/mainboard usando CPU Mark, con il dissipatore della CPU e con le tre ventole attive ad hard disk fermo. È risultato che l'I7 Intel 8700k a pieno carico in velocità stock (3.5 GHz) consumava circa 170 watt tra processore e CPU a cui abbiamo dovuto aggiungere comprese le ventole sul case dotate di illuminazione per altri 30 watt, il dissipatore della CPU (circa 20 watt) e l'occasionale intervento dell'hard disk che portava il consumo energetico di base del sistema a circa 250 watt. Abbiamo quindi montato alternativamente le due schede video per una serie di test sul consumo energetico rilevato e capire quanto spazio di manovra un alimentatore di questo genere concede a chi vuole comporre una configurazione simile.

I giochi con cui l'abbiamo messo alla prova sono stati tutti piuttosto impegnativi, ovvero Cyberpunk 2077, Assassin's Creed: Walhalla, Assetto Corsa Competizione ed Escape from Tarkov, tutti al massimo dettaglio alla risoluzione di 2560X1440. Li abbiamo giocati per periodi di tempo variabili dalla mezz'ora alle due ore monitorando il consumo del sistema alternando le due schede video: abbiamo ottenuto valori oscillanti tra i 200 e i 240 Watt per la nostra GTX 2070 anche per periodi prolungati di tempo portando il computo complessivo del consumo ad un valore oscillante tra i 480 e 500 Watt a pieno carico. ben al di sotto della soglia di attenzione di un alimentatore di questo tipo.

L'ampia disponibilità di recessi per le alimentazioni...

Subito siamo passati al test della ben più assetata GTX 3080 ed ovviamente il consumo è salito notevolmente ma senza impensierire particolarmente il Corsair RM850Xvisto che tutte le prove per i tre titoli ripetute pedissequamente hanno portato a consumi oscillanti tra i 300 e i 330Watt di picco. Il totale, anche nei momenti più concitati ha superato di poco i 600 watt di TPI complessivo. Non va dimenticato che il fatto che alimentatori di questo genere hanno sempre un picco di tolleranza di circa un 10% di potenza in più, aumentando ulteriormente il margine di sicurezza in caso di elevato consumo energetico.

Con queste misurazioni è lecito pensare che anche il montaggio di una RTX 3090, che non abbiamo avuto modo di provare, ma che Nvidia certifica per 370-380 watt di utilizzo massimo a seconda dei costruttori, possa lasciare tranquillo anche lo smanettone più incallito. Con tale riserva di vattaggio non aspettiamo di avere problemi anche con eventuali versioni Ti, nel caso riuscissimo a mettere le mani sopra a un sample, non ci sono dubbi sull'ampio spazio di manovra concesso a chi potrebbe permettersi il top di gamma degli acceleratori grafici in un momento del mercato così complesso. Il nostro testbed ha funzionato per circa tre settimane senza alcun genere di problema ed è sopravvissuto a un distacco energetico non programmato senza particolari traumi.

Appurate le ampie potenzialità di questo alimentatore siamo passati ad una veloce disamina delle caratteristiche tecniche con una particolare attenzione per la rumorosità: la serie RMx introduce nella linea degli alimentatori di Corsair una soluzione inedita per quanto riguarda la ventola di dissipazione montata all'interno della PSU, ovvero la levitazione magnetica. Si tratta di una tecnologia ormai collaudata per quanto riguarda i dissipatori standard da montare sui case e infatti Corsair la propone dal tempo all'interno del suo catalogo. La ventola installata su tutti i modelli della serie RMx è una versione studiata appositamente per le PSU di questa famiglia con l'obiettivo di ottenere una soglia di percezione della rumorosità ancora più bassa.

...e l'abbondanza di cavi per soddisfare ogni genere di necessità di alimentazione.

Possiamo confermare che, come da specifiche tecniche del produttore, nell'utilizzo normale di Windows del nostro testbed come digitazione di testi, navigazione e riproduzione di video la ventola è praticamente ferma o funziona a bassissimi regimi di rotazione al punto da essere completamente inaudibile. Spingendo maggiormente sull'utilizzo in Windows con attività in multitasking come la compressione di un filmato video mentre effettuavamo altre attività di navigazione ha portato il dissipatore da attivarsi costantemente ma a livelli di rumore veramente trascurabili, nell'ordine dei 10 decibel.

La prova del nove l'abbiamo portata a termine con Cyberpunk 2077 e Assetto Corsa Competizione che spingevano il sistema all'90% delle prestazioni con un consumo che restava per lungo tempo vicino alle soglie massime che abbiamo registrato. In questo caso i decibel emessi dalla PSU sono saliti a 30-32 a case aperto. Richiudendolo, il ronzio è diventato quasi indistinguibile da quello della ventola Noctua e dei dissipatori delle due schede video. Si tratta sicuramente di una soluzione azzeccata che contribuisce alla silenziosità di un case da gaming: sicuramente merita di essere affiancata a un sistema di dissipazione a liquido per la CPU che contribuisca ad apprezzarla al meglio delle sue possibilità.

Come al solito, tra le caratteristiche tecniche per questo genere di prodotti non mancano tutta una serie di accorgimenti atti a proteggere il sistema da eventuali sbalzi di corrente o altre anomalie elettriche che possano portare a danneggiamenti della motherboard, della scheda video o degli hard disk. La schiera delle protezioni per tutta la gamma RMx, quindi anche la versione da 850 watt in nostro possesso è consistente, ovvero: overcurrent, overpower, overtemp, overvoltage, undervoltage e shortcircuit.

Tutte le cavetterie inserite nella confezione di tutti i prodotti della linea RMx.

Non rimane molto altro da dire di questo prodotto se non che l'efficienza certificata 80 Gold Plus pone tutta la linea RMx e questo modello in particolare conferma l'appartenzenza di questa linea alla fascia alta del mercato. Già a partire dal 20% di utilizzo l'efficienza è di oltre l'80% per attestarsi costantemente oltre il 90% al massimo della potenza disponibile con picchi del 92% al 50% di utilizzo. Ottimi valori per chi vuole tenere un occhio alla bolletta della luce, sapendo che un prodotto di questo genere è pensato per build dal consumo energetico potenzialmente molto elevato.

E infatti le considerazioni che possiamo fare in chiusura riguardano la tipologia di utenti che possono rivolgersi a questa linea di prodotti Corsair per la loro prossima build o per una sostituzione in corsa. La completa modularità di tutti i modelli e di quello da noi testato in particolare grazie a una dotazione di porte e cavi in grado di gestire qualsiasi necessità, rende la linea RMX adatta ai gamer incalliti che necessitano di un alimentatore flessibile e affidabile nel tempo.

Il modello RM850X in particolare che abbiamo provato gode di una tale riserva di potenza da renderlo adatto a PC estremamente esosi sotto il profilo dei requisiti energetici. Per una configurazione come la nostra, nelle due modalità di prova, rimane ancora tanto spazio di manovra per aggiungere sistemi di dissipazione, periferiche di memoria di massa o sistemi di illuminazione affiancati a schede video dal consumo importante.

Prendetelo in considerazione quindi solo se disponete di processori grafici di altissimo livello e volete organizzare un cooling system degno di nota all'interno del vostro case. Questo Corsair RM850Xdovrebbe essere in grado di risolvere tutti i vostri problemi di alimentazione in termini di modularità e potenza necessaria. Per chi dispone di macchine meno spinte dotate di schede video con consumi inferiori a 200 watt, i modelli da 750 e 650 watt dovrebbero essere più che sufficienti a soddisfare le necessità della stragrande maggioranza degli utenti. Il prezzo è di 159 euro su Amazon.it e ma soprattutto di una decina di euro in meno sullo store ufficiale di Corsair (compreso di spedizione) ed è perfettamente in linea con prestazioni, silenziosità, qualità della componentistica e capacità di adattarsi a qualsiasi necessità che ci si può aspettare da un prodotto di questo genere.

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Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
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