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Demon Skin - recensione

Un brutale mix di generi tra creature e demoni.

Nel 2014 Denis Listov decise che la storia che aveva immaginato e plasmato per anni doveva finalmente sfociare in qualcosa di concreto, per portare così al grande pubblico quello che fino ad allora aveva sempre sognato ma mai realizzato. La semplice idea dunque trova una sua realizzazione tangibile sotto forma di videogioco grazie alla collaborazione con Buka Entertainment, e così Demon Skin diviene finalmente realtà.

Il padre di questo hack'n slash di cui vi parleremo oggi infatti non solo ha ideato la trama principale del titolo ma ha passato gli ultimi anni a studiare programmazione e animazioni per poter realizzare con le proprie mani il prodotto frutto della sua creatività e originalità. L'editore russo ha fatto il resto, coronando il sogno di Listov che approderà ufficialmente su Steam oggi con il suo Demon Skin, e successivamente, nel corso dell'anno, anche su console Playstation e Xbox.

Il risultato di sette anni di idee, studio, impegno e sacrificio si riversano in questo prodotto che sin dal suo esordio ha incuriosito per il succoso mix di dinamiche di gioco, lasciando però anche molti dubbi su quale potesse essere la resa generale di un titolo tanto particolare. Demon Skin, come detto in precedenza, è un brutale hack'n slash 2D ambientato in un mondo fantasy dalle tinte decisamente cupe, popolato da demoni e orripilanti creature.

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La nostra avventura inizia nei panni di un essere sovrumano dell'ordine degli Wanderer risvegliatosi dopo una catastrofe avvenuta nel suo mondo, causata da un rituale il cui scopo era un antico artefatto perduto. Tale fallimento comporta per il nostro personaggio pesanti ripercussioni, trasformandolo in un demone.

Le conseguenze non si concentrano solo sul protagonista, che perde la sua forma umana, ma anche sui morti che con il potere della necromanzia sprigionato dal manufatto tornano a popolare il mondo, tramutati in scheletri e abomini.

Lo scopo della missione diviene dunque quello di trovare l'oggetto del rituale per recuperare le sembianze umane, e per farlo il nostro demone dovrà farsi strada tra le insidiose minacce risvegliatesi, le quali hanno come unico compito di eliminarci e preservare la presenza di oscurità sull'intero mondo. Dall'avvio del gioco basteranno pochi secondi per imbattersi subito con le anime non morte, mettendoci subito alla prova con una folta schiera di scheletri armati e muniti di scudo.

Questo impatto così rapido offre l'occasione di saggiare fin da subito le sfaccettate meccaniche di gioco e le peculiarità che Demon Skin sa offrire. Il gameplay non si basa semplicemente su un banale scorrimento orizzontale mentre si affrontano ondate di nemici, anzi, in questo caso dovremo fare i conti anche con sistemi di parate e attacchi direzionali. Nel gioco ad opera di Ludos Future le nostre mosse non si riducono ad una semplice ma convulsa pressione sul tasto dedicato all'attacco, o almeno non solo a quello.

La storia ha inizio con un brusco risveglio nei panni di un demone dopo aver assistito ad un rituale fallito che ha sprigionato anime e creature oscure per tutto il mondo.

Nei combattimenti con i nemici è necessario, soprattutto nelle fasi iniziali, prendere dimestichezza con le parate per non incombere in una disfatta prematura vista la nostra debolezza in termini di salute nelle prime battute. Gli attacchi possono essere sferrati dalle tre solite direzioni: alto, centrale e basso. La direzione del colpo che stiamo per subire sarà evidenziata dalle frecce presenti a contorno del nemico, che si colorerà di rosso nel momento in cui il nemico sta per fare la sua mossa.

La stessa meccanica la si applica ai nostri attacchi, che dovranno essere ben studiati in modo da combinare più danni possibili sulle creature. Essa diviene essenziale con i mostri equipaggiati di armatura, come ad esempio lo scudo, che ci impedisce di compiere attacchi centrali costringendoci a concentrarsi sui fendenti dall'alto nel caso di scheletri privi di elmo.

Quello che abbiamo finora descritto non è certo rivoluzionario ma il mix che si viene a creare con l'hack'n slash è senza dubbio qualcosa di diverso dal solito combattimento con cui ormai il genere si è affermato negli anni. Sebbene questa struttura riesce a togliere un po' di polvere ad un moveset di attacchi trito e consunto, tutto ciò va a scontarsi con i limiti fisici di un gioco dal budget ridotto.

I nemici infatti non solo sono pronti a ucciderci senza pietà ma diventano un ostacolo insormontabile in termini di spazio d'azione all'interno dell'area di gioco. Durante alcuni combattimenti con un buon numero di nemici a schermo vi ritroverete letteralmente incastrati tra orde di avversari senza alcun margine di azione se non la prontezza di riflessi nel schivare multipli attacchi da entrambe le direzioni.

Non saranno solo i combattimenti a mettervi alla prova in Demon Skin. Quanto ci metterete ad attraversare un fossato di gigantesche braccia pronte a schiacciarvi?

Demon Skin ha però ulteriori aspetti che lo rendono davvero particolare. Proseguendo nel nostro cammino ci ritroveremo a potenziare le nostre abilità da demone facendo affidamento ad un albero di skill ben ramificato simile a quello che potremo trovare in un GDR. Grazie a questo potremo incrementare i livelli di salute e stamina ma soprattutto sarà possibile sbloccare nuove combo per inanellare attacchi sempre più efficaci e con maggior numero di danno.

Ad accrescere ulteriormente la computa di punti attacco vi sono armi speciali che potrete scovare all'interno del mondo di gioco, che posseggono poteri unici che non potrete trovare nellle spade o nelle mazze che i comuni nemici lasceranno a terra una volta sconfitti. Gli strumenti di combattimento su cui potrete fare affidamento sono circa una trentina, variando da spadoni e oggetti da taglio fino a mazze e armi per la media distanza, e tale varietà vi consentirà di approcciarvi in modo diverso a seconda del nemico che vi troverete di fronte.

In questa storia ci troveremo a combattere molteplici tipi di minacce che richiedono una serie di attacchi diversi tra loro per poterli neutralizzare facilmente e in poco tempo. Dagli scheletri, zombi e ragni fino ai lupi mannari, lucertole e golem, questo mondo invaso dall'oscurità troverà diversi modi per mettervi alla prova. Demon Skin presenta anche elementi platform con cui darvi del filo da torcere, testando i vostri riflessi per poter superare trappole e insidiosi inganni ben celati.

L'ambientazione spazia da una gelida distesa innevata a fitte foreste fino a caverne e strutture decadenti, il tutto contornato da musiche a tema che però non diventano incalzanti durante i combattimenti. Anche in questo caso non si può dire di essere di fronte ad un livello artistico originale: sebbene realizzato in modo consono, i dettagli dell'ambiente e la pulizia dell'immagine rientrano nei canoni dei giochi indipendenti.

In Demon Skin non potevano di certo mancare i boss, pronti a distruggervi e a proteggere la loro area.

In conclusione Demon Skin è la realizzazione del sogno di un uomo che si è impegnato in prima persona per rendere reale quella storia con cui a lungo ha convissuto, fino a trovare il modo per poterla esprimere. Il gioco attinge a tanti generi nel tentativo di diversificarsi per risultare più appetibile ai consumatori, ma quel che ne vien fuori è un calderone di molte idee piuttosto abbozzate e non sviluppate a dovere.

Il prodotto è piacevole e godibile soprattutto per gli amanti del genere hack'n slash che però si troveranno a fare i conti con un sistema di attacchi e parate a volte impreciso e poco fluido che vi farà subire una maggiore conta di danni incolpevolmente. Anche a livello narrativo non possiamo dire di essere di fronte ad una storia originale o che presenti colpi di scena e ricca di suspence, limitandosi ad una trama fantasy dalle tinte oscure con un percorso lineare dall'inizio alla fine.

Tutto sommato l'opera di Ludos Future va contestualizzata in rapporto all'esperienza complessiva di un prodotto ideato e forgiato da un team indipendente che saprà intrattenervi per qualche ora, il tutto in cambio di un prezzo davvero basso, consono alla durata e all'offerta proposta. Questo però non vuol dire ritrovarsi al cospetto di un titolo senza identità, anzi, Demon Skin cerca di imporsi rendendo il gameplay molto sfaccettato e offrendo una buona varietà di stili, dalle componenti platform a quelle GDR.

Le ambientazioni variano da distese gelate a incandescenti scenari vulcanici dove sarete chiamati a dar prova dei vostri riflessi tra un fendente e l'altro.

Se siete alla ricerca di un prodotto che sappia intrattenervi con un mix di generi tutti racchiusi assieme non vi resta che trasformarvi in demoni e affrontare il vostro cammino verso la libertà.

6 / 10

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