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Steam Deck - l'analisi delle specifiche: la console è davvero in grado di far girare i migliori giochi AAA?

L'hardware sembra adeguato, ma ci sono diverse sfide da vincere.

Circolavano da tempo rumor riguardanti una console portatile prodotta da Valve ma adesso abbiamo avuto la conferma ufficiale, e il prodotto sembra promettente. Steam Deck è un prodotto realizzato con le stesse componenti alla base delle console di Sony e Microsoft, ridimensionate e riprogettate per farne un dispositivo portatile. Con una GPU dalla potenza compute di 1,6 Teraflop pensata per il gaming a 720p, l'idea alla base del prodotto è di liberare il PC gaming dalle classiche convenzioni della natura stessa dei PC. Si tratta di un dispositivo da gioco portatile che mima quanto ha fatto Nintendo con Switch, solo che è basato sull'enorme ecosistema che rappresenta Steam.

Non è certo la prima console portatile con ecosistema PC ad essere prodotta, ma va sottolineato che Steam Deck è una piccola bestia. Le dimensioni sono di 29,8cm di lunghezza, 6cm in più del Nintendo Switch, che già sembrava decisamente più grande di una classica console portatile. Queste dimensioni sono certamente dettate da due fattori: il primo è la potenza di cui è capace e di conseguenza la grande quantità di calore generata da dissipare efficientemente; un'area maggiore a disposizione permette agli ingegneri di implementare numerosi modi di tenere il dispositivo fresco. Il secondo fattore è la durata della batteria: il solo processore ha un consumo massimo di 15W, quindi è stato necessario inserire una massiccia batteria da 40WHr che richiede spazio. Fortunatamente, con le dimensioni scelte dagli ingegneri c'è spazio in abbondanza per tutto ciò e per ospitare anche uno schermo LCD da 7 pollici con risoluzione 1280x800 e refresh a 60Hz.

Le dimensioni della macchina sono anche funzionali a ospitare il complesso sistema del controller. Ci sono due stick capacitivi (la macchina comprende quando li state toccando) che sono accoppiati con tutti gli altri input classici che ritroviamo sui joypad tradizionali, e in più ci sono anche due touchpad programmabili sul retro dell'unità. L'idea è di assicurare la compatibilità completa con l'intera libreria di giochi PC, quindi possiamo considerare questa configurazione di controlli come un'estensione dello Steam controller. Ogni altro aspetto degli I/O sembra verrà gestito tramite la porta USB-C posta sulla parte superiore dell'unità, e ci sarà anche la possibilità di comprare a parte un dock aggiuntivo.

Con le dimensioni di 29.8cm x 11.7cm x 4.9cm, è una piccola bestia.
Valve Steam Deck Microsoft Xbox Series S
Architettura CPU AMD Zen 2: quattro core, otto thread AMD Zen 2: otto core, sedici thread
Clock CPU 2.4GHz - 3.5GHz 3.6GHz Fissa
Architettura GPU RDNA 2 RDNA 2
Clock GPU 1.0GHz - 1.6GHz 1.565GHz
GPU Compute (TFLOPS) 1TF - 1.6TF 4TF
Memoria 16GB LPDDR5 10GB GDDR6 (8GB disponibile ai giochi)
Storage 64GB eMMC NAND, 256GB NVMe, 512GB NVMe 512GB NVMe
OS SteamOS Custom Windows
Potenza massima assorbita 20W schermo incluso 82.5W

Nota: Xbox Series S è senza dubbio il punto di riferimento per lo sviluppo di giochi 'next-gen' che puntano a 1080p e 60fps, quindi abbiamo scelto questa macchina come termine di paragone per Steam Deck, che invece punta al gaming 720p/800p. Su Series S abbiamo misurato una potenza assorbita alla presa di 82,5W con Gears of War 5. Il valore massimo di 20W indicato da Valve suggerisce una durata minima di 2 ore con la batteria inclusa da 40WHr.

Ma in realtà gli aspetti più interessanti dello Steam Deck sono il processore semi-custom di AMD e il sistema operativo di background. Valve, via IGN, descrive questo chip come un processore next-gen, visto che utilizza le ultime architetture. Questo è vero, ma solo se consideriamo le console come fattore di definizione di una generazione. Possiamo effettivamente considerare il chip dello Steam Deck molto simile a quello della Xbox Series S, seppur ridimensionato sotto tutti gli aspetti. Il chip AMD Zen 2 da 8-core e 16-thread viene praticamente dimezzato e il clock di 3,6GHz viene ridotto a una frequenza variabile tra 2,4GHz e 3,5GHz. Le 20 unità compute della GPU della Series S vengono più che dimezzate passando a 8, e il clock di 1565MHz passa a un valore variabile tra 1GHz e 1,6GHz. Ciò implica che la console di Valve è capace di una potenza compute GPU variabile tra 1TF e 1,6TF, mentre la Series S ne ha 4TF. Considerando che abbiamo misurato 82.5W assorbiti alla presa dalla Series S, teniamo vive le speranze nelle performance dello Steam Deck.

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Un'altra decisione chiave presa da Valve sulle specifiche sta nella memoria di sistema: 16GB di LPDDR5 certificate a 5000 MT/s. Storicamente, le performance grafiche delle APU AMD desktop sono state frenate dalla banda di memoria. I giochi tendono a girare più veloci se l'APU è accoppiata a RAM piuttosto veloce, molto più che se si overclocca la GPU. Valve se n'è quindi uscita con una buona soluzione per lo Steam Deck, sia per quanto riguarda la banda di memoria (assumendo che si tratti di RAM con interfaccia a 128-bit), che per quanto riguarda la quantità di memoria, visto che un quantitativo minore di 16GB avrebbe minato la longevità del sistema.

Ci sono tre varianti di Steam Deck disponibili al momento, dai prezzi di €419, €549 e €679 rispettivamente. Le tre varianti si differenziano a livello hardware interno unicamente per la quantità di storage, mentre la variante più costosa guadagna anche un vetro anti-glare per il display LCD (che ha una luminosità di picco pari a 400nits). La variante base monta 64GB di NAND flash, mentre le due unità più costose montano SSD NVMe da 256GB e 512GB rispettivamente. Secondo Valve, più si sale con la dimensione di storage e più sono alte le velocità di lettura/scrittura. C'è anche uno slot per MicroSD a bordo, ma ovviamente i tempi di caricamento da questa soluzione dipenderanno esclusivamente dalla classe di velocità della scheda che andrete a inserire. Consigliamo caldamente di optare per una delle due versioni con soluzione NVMe e di evitare il modello base con NAND Flash.

Valve promette un'esperienza Steam integrata e su misura per la nuova portatile.

L'hardware è di prima classe nel panorama handheld e Valve mira a competere nella fetta di mercato di Nintendo Switch con questi prezzi, del resto la convenienza della proposta è senza precedenti. Ma è il software che deve convincere. Steam Deck è all'atto pratico un PC aperto come ogni altro: non c'è nulla che vi possa impedire d'installare Windows o un altro OS sulla macchina. Ma l'unità esce di fabbrica con un'evoluzione di SteamOS, quindi basato su Linux. Questa scelta presenta però un problema, visto che il supporto a Linux è limitato sulla piattaforma, mentre quello alle APU Vulkan è più diffuso ma ancora lontano da rappresentare lo standard dell'industria.

La soluzione di Valve a questo inconveniente è ricorrere a una versione potenziata di Proton (una collezione di tecnologie, che include WINE e DXVK, che ha il computi di re-interpretare il codice di Windows per farlo funzionare su Linux). Il database ProtonDB vi fa capire quanto solida sia questa tecnologia, ma è chiaro che la compatibilità al 100% non è garantita e che ci sarà una perdita di performance rispetto allo stesso hardware che fa girare il gioco nativamente su Windows. Detto ciò, Valve parla di una 'compatibilità dei giochi Proton in continua crescita e di un sistema anti-cheat sviluppato in collaborazione diretta con i venditori'.

Questa è la sfera dello Steam Deck che ci desta più perplessità. Non siamo così certi che l'hardware che ritroviamo nelle specifiche sia in grado di fornire tutto il potenziale di cui è capace e la compatibilità dovrà dimostrare di essere eccellente. D'altro canto, abbiamo visto coi nostri occhi questa macchina far girare il tripla-A Star Wars: Jedi Fallen maxato, impressionante per un chip mobile. Ma ancor più notevole è stata l'esperienza ottenuta dal sistema con Control. Per estensione, possiamo assumere che la maggior parte dei titoli della libreria di Steam ottengano ottime performance sulla macchina, e non dimentichiamoci che nel catalogo di Steam non ci sono solo giochi recenti ma anche tutti quelli usciti nelle ultime tre decadi, e anche giochi moderni ma decisamente leggeri.

Con il doppio stick analogico, pulsanti standard e grilletti, e pad posteriori programmabili, Steam Deck è pieno di feature per quanto riguarda i controlli.

Ma dobbiamo inevitabilmente pensare anche alla generazione gaming che verrà. Non dimentichiamoci che la Xbox Series S consuma molta più corrente e che per raggiungere i 60fps nella maggior parte dei giochi deve scendere a compromessi con la risoluzione dinamica, che può calare fino a 720p o anche al di sotto. E tutto ciò lavorando su un sistema ingegnerizzato su una versione a basso livello delle DirectX 12 creato apposta per questo chip. Anche i confronti con Nintendo Switch vanno fatti con cautela. Da un lato non c'è alcun dubbio che Steam Deck sia anni luce avanti rispetto a Switch lato specifiche hardware, ma se ci ricordiamo dei confronti tra Switch e Nvidia Shield (basati sullo stesso chip), ci rendiamo conto di quante prestazioni in più si ottengano lavorando su APU a basso livello.

Tutto questo ci porta a quello che noi riteniamo essere il fattore cruciale che potrà sancire il successo o il fallimento dello Steam Deck, ovvero il coinvolgimento degli sviluppatori. Nintendo e Nvidia hanno fornito agli sviluppatori i tool di sviluppo e le API per rendere Switch quello che è diventato oggi, ma alla fine sono i game creator che hanno scritto il codice su misura per il processore Tegra X1. La lista dei cosidetti 'porting impossibili' per l'ibrida di Nintendo è immensa, ma è tutto merito degli immensi sforzi degli sviluppatori. Nel caso dello Steam Deck ci vorranno innanzitutto dei profili di performance adatti alla macchina da applicare già dall'avvio del singolo gioco senza bisogno dell'intervento dell'utente, anche se i classici menu delle opzioni grafiche dovrebbero rimanere disponibili.

Ma andando avanti nel tempo, la chiave del successo starà nella scalabilità. Tecniche come temporal super-sampling e DRS, già esistenti su console, si sono dimostrate vitali per i porting Switch e supponiamo che Steam Deck vi farà largo affidamento. Questo potrebbe anche generare un effetto domino sulla scalabilità in generale nell'ecosistema PC, e sarebbe un'ottima cosa. L'obiettivo primario dello Steam Deck è di portare l'esperienza PC alle masse, e fornire un prodotto con ottime prestazioni all'avvio, senza bisogno dell'intervento dell'utente, deve dimostrarsi una cosa facile come su console.

Le periferiche per PC si collegano tramite USB-A ma qui c'è solo una porta USB-C, quindi ci vorrà un dock per collegare più periferiche allo stesso tempo.

L'idea realmente interessante dello Steam Deck è quella di voler portare il PC gaming al di fuori dell'universo PC fisso-notebok verso un mondo totalmente nuovo. Del resto, Nintendo ha dimostrato che questo mercato mainstream ama il gaming mobile e Valve ha fatto una mossa coraggiosa in questo senso, soprattutto se mettiamo in conto il prezzo che è decisamente basso per gli standard PC e più in linea con quello delle console. La vera differenza con Switch è però che questo sarà un sistema interamente aperto, così come lo sono tutti i PC.

Valve non fa mistero del fatto che lo Steam Deck è un PC a tutti gli effetti e che potrete farci quel che vorrete, persino installarci sopra Windows, cosa che potrebbe migliorare le performance in molti giochi peraltro. Il sistema SteamOS che diventa aperto come non lo è stato mai, con la speranza che anche altri produttori commercializzino il proprio Steam Deck. Se questo avverrà, sarà improbabile che si mantengano in linea coi prezzi di Valve, ma con le tecnologie di processori e schermi in continuo aggiornamento, è probabile che vedremo arrivare nel tempo degli Steam Deck di terze parti ancora più potenti.

Al momento, comunque, dal nostro punto di vista ci sono tre aree chiave in cui Steam Deck deve convincere. Prima di tutto deve essere una portatile valida. Questo aggeggio è veramente grosso: l'ergonomia deve funzionare, lo schermo deve vedersi bene e la durata della batteria deve essere decente. In secondo luogo c'è la compatibilità: se Valve parla della vostra libreria di Steam, questa deve funzionare in toto, e qui entra in gioco il grande miglioramento della compatibilità che il layer Proton deve garantire. Infine, ci sono le performance. I giochi ovviamente devono girare, ma come gireranno? Siamo in un'epoca trans-generazionale dell'industria: se i titoli di oggi girano bene, il punto interrogativo si pone sui giochi di domani.

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Richard Leadbetter

Technology Editor, Digital Foundry

Rich has been a games journalist since the days of 16-bit and specialises in technical analysis. He's commonly known around Eurogamer as the Blacksmith of the Future.
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