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World of Warcraft e la rappresentazione del corpo femminile: ex Blizzard si scusa per una pessima risposta di 11 anni fa

Riemerge una clip della BlizzCon 2010.

Una clip del 2010 di una fan che chiedeva a un gruppo di dipendenti Activision Blizzard alla BlizzCon una migliore rappresentazione delle forme del corpo in World of Warcraft è diventata virale negli ultimi giorni. Ora, uno dei relatori nel video si è scusato per i commenti, affermando che il panel non ha preso sul serio la sua domanda.

Nella clip, una donna nota i "personaggi femminili molto forti" in World of Warcraft prima di chiedere quando gli sviluppatori hanno intenzione di introdurre alcune donne che non sembrano essere "uscite da un catalogo di Victoria's Secret". I commenti della donna ricevono immediatamente gli applausi dei fan presenti, seguiti da un'ondata travolgente di fischi. I relatori offrono in seguito risposte sprezzanti alla domanda.

Un relatore chiede: "Cosa intendi?" e un altro dice: "da quale catalogo vorresti che uscissero?" Anche dopo che la donna si è allontanata dal microfono, i relatori continuano a prendere in giro la domanda. Uno di questi è J. Allen Brack, l'attuale presidente di Blizzard. Un altro è Alex Afrasiabi, un ex direttore creativo di World of Warcraft che è stato accusato di molestare dipendenti donne.

Un altro dei relatori, Greg Street, ha recentemente dichiarato su Twitter che vorrebbe aver detto "qualcosa di meglio allora" e che è stata una "risposta pessima". Lo sviluppatore ha affermato che era difficile vedere il volto della donna dal palco. Si è scusato con chi ha posto la domanda, così come con tutti gli altri che sono rimasti delusi dalla risposta. Ha anche detto di trovare il video imbarazzante a livello personale.

Questa clip è circolata in rete in parte dopo la causa di alto profilo intentata contro Activision Blizzard dal California Department of Fair Employment and Housing. L'azienda è stata accusata di molestie seriali, discriminazione e sessismo. Più di mille dipendenti attuali ed ex dell'azienda hanno firmato una lettera aperta che condanna la risposta dell'azienda alla causa, affermando che non saranno messi a tacere.

Fonte: Gamespot.

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Matteo Zibbo

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Appassionato di videogiochi e musica (quella più rumorosa e veloce possibile), ha un'insana passione per i GdR occidentali che gli sta condizionando l'esistenza.

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