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Il DLSS Ultra Performance di Nvidia rende possibile il gaming in 8K? - articolo

Diamo uno sguardo alla qualità delle immagini e al frame-rate su RTX 3090.

Sarà possibile giocare in 8K con le nuove GPU Nvidia basate su architettura Ampere? Sebbene una ristretta cerchia di titoli tripla-A possa effettivamente già raggiungere frame-rate decenti in 8K nativo, Nvidia si prepara a rilasciare una nuova modalità 'ultra performance' per la sua tecnologia di upscaling DLSS e le sue ambizioni sono davvero straordinarie. L'azienda, infatti, punta a offrire un moltiplicatore 9x in termini di dettagli che consentirebbe di ricostruire un'immagine 1440p ad una risoluzione di 7680x4320: un output effettivo di 33 milioni di pixel costruito sulla base di soli 3.7 milioni. Da tempo sul web si susseguono diverse discussioni circa la necessità di perseguire l'8K nel gaming così prematuramente ma è una situazione che può essere accertata solo provandola effettivamente su uno schermo consumer, cosa che, al momento, ancora non abbiamo. Allo stesso modo, però, ci sono strumenti e tecniche che possiamo utilizzare per avere un'idea di quella che sarebbe la qualità finale delle immagini e delle performance, in modo da iniziare a trarre qualche conclusione.

Prima di continuare, tuttavia, vogliamo reiterare un concetto che ripetiamo da un bel po' di tempo: inseguire una risoluzione sempre più alta non è il miglior uso che si può fare delle risorse della GPU. Il rendering in Ultra HD è già abbastanza impegnativo, figuriamoci cosa significherebbe spingere la risoluzione fino a 8K: sarebbe un carico di lavoro praticamente insostenibile. Dal nostro punto di vista, sarebbe meglio tentare di utilizzare pixel di qualità più elevata piuttosto che optare semplicemente per un maggiore quantitativo, specialmente ora che tecnologie come il ray tracing accelerato via hardware stanno producendo risultati brillanti. A tal proposito, esistono esempi di come il rendering in 8K con RT attivo possa tradursi in risvolti disastrosi, anche su una scheda potente come la RTX 3090 (su cui Control renderizza scene RT piuttosto semplici a soli nove frame al secondo). Se si impiega la nuova ultra performance mode del DLSS, invece, quei nove frame diventano 50, un incremento del 455%. Resta da capire, a questo punto, se anche la qualità delle immagini possa rimanere elevata ma, nonostante ci siano alcuni casi promettenti, la tecnologia consumer non è ancora pronta per attività di questo tipo.

Ci sono, comunque, alcuni aspetti davvero impressionanti: il DLSS ultra performance 8K di Nvidia renderizza ad una risoluzione nativa di 1440p. Se mettiamo a confronto la stessa immagine a 1440p e in 8K, la differenza è abissale: l'upscaler di Nvidia svolge un lavoro egregio, sebbene l'impatto del 14% in termini di prestazioni sia tutt'altro che trascurabile. Ad ogni modo, per quanto il risultato iniziale sia promettente, gran parte della qualità viene perduta quando il gioco si mette in movimento. Se raffrontiamo un'immagine 8K nativa ed una ricostruita, è facile capire che si tratta di proprietà completamente differenti. Soprattutto con il ray tracing attivo, il moltiplicatore 9x assume un valore fondamentale ma i dettagli più piccoli non vengono replicati. In altre parole, almeno nel caso di Control, il nuovo DLSS fornisce una qualità delle immagini migliore rispetto al 4K ma non è ancora lontanamente paragonabile ad un rendering nativo in 8K.

Il primo video in 8K del Digital Foundry.Guarda su YouTube

In 8K, il DLSS ultra performance ha anche un impatto notevole sulla VRAM, il che spiegherebbe perché Nvidia ha comunicato che la tecnologia DLSS per l'8K è gestibile solo dalle RTX 3090 da 24GB. Il risparmio sotto il profilo della memoria è comunque elevato, rispetto al rendering nativo in 8K: in quest'ultimo caso, ad esempio, Control richiede 20GB di VRAM per l'esperienza con ray tracing attivo. Ci preme sottolineare, però, che l'effetto del moltiplicatore 9x con il DLSS ultra performance può essere utilizzato anche su altre schede RTX (non è un'esclusiva della RTX 3090) ma, negli altri casi, la risoluzione ideale da raggiungere sarebbe il 4K.

Se i risultati non fossero già abbastanza promettenti su Control, Death Stranding riesce a essere ancora più impressionante e a offrire un risultato più vicino al rendering nativo ma, anche in questo caso, ci sono alcuni piccoli problemi. Il difetto principale che abbiamo trovato è che il livello di texture mip è legato alla risoluzione nativa e non all'output del DLSS: ciò significa che alcune texture appaiono molto meno dettagliate rispetto alle controparti in 8K nativo. Alcuni elementi dinamici dello scenario hanno difficoltà a mantenere il target di qualità mentre supponiamo che lo scaling 9x della risoluzione potrebbe non essere completamente compatibile con la fase di post-processing di Death Stranding (il che si traduce in uno sgradevole effetto di shimmering). D'altra parte, però, siamo ancora convinti che gli esperimenti sul titolo di Kojima siano effettivamente più riusciti di quelli su Control, al netto di alcune aree problematiche. Raggiungere gli 8K a 60 fps è possibile grazie alla performance mode che ricostruisce sulla base del 4K nativo ma ci sono alcuni cali di frame-rate che suggeriscono che qualcosa non funziona come dovrebbe.

Dunque, come funziona questa nuova variante del DLSS su schede grafiche RTX meno potenti a risoluzioni inferiori? Abbiamo testato le GPU più veloci che il denaro possa comprare e anche le entry-level RTX 2060 per trarre conclusioni piuttosto prevedibili: più pixel ci sono nell'immagine base, migliore sarà l'output del DLSS. In 4K, la modalità ultra performance renderizza nativamente a 720p e l'effetto non è ugualmente impressionante: in questo caso, la modalità standard è preferibile. Anche l'incremento del frame-rate non è molto pronunciato ma la qualità generale è indubbiamente superiore (e con un piccolo overclock, anche la RTX 2060 riesce a renderizzare Death Stranding in 4K a 60fps fissi).

Uno sguardo approfondito ai miglioramenti offerti dalle nuove schede Ampere serie 30 di Nvidia nel campo del ray tracing.Guarda su YouTube

Giusto per soddisfare la nostra curiosità, abbiamo voluto dare un'occhiata ai risultati prodotti dalla modalità ultra performance a 1080p che vedrebbe la tecnologia di Nvidia scalare da una risoluzione nativa di appena 640x360 pixel, meno di quanto visto sui giochi per la prima Xbox. Sorprendentemente, il risultato è accettabile, tutto sommato. Gli elementi statici appaiono simili alla qualità nativa a 1080p ma sembra che il motion blur sia applicato a tutto ciò che si vede su schermo. Si tratta di un'ottima dimostrazione di forza da parte dello scaler di Nvidia ma non è qualcosa che vi raccomandiamo, soprattutto se consideriamo che Death Stranding gira già brillantemente su RTX 2060.

In definitiva, tenendo in conto tutti i dati che abbiamo ottenuto, possiamo classificare questa tecnologia emergente come una prospettiva promettente che, però, ha bisogno di ulteriore attenzione per raggiungere i risultati sperati. Il DLSS ultra performance in 8K produce immagini migliori rispetto al 4K nativo sotto molti aspetti ma l'output visto in Control o i problemi di post-processing registrati in Death Stranding, lo rendono decisamente meno allettante. Allo stato attuale, un moltiplicatore 9x potrebbe semplicemente essere troppo complesso da gestire per l'algoritmo del DLSS e, di conseguenza, ciò potrebbe scontrarsi con le tecnologie di rendering interne dei singoli giochi, producendo effetti sgradevoli. Detto questo, non possiamo che elogiare l'ambiziosa tecnologia di Nvidia e, se l'8K dovesse mai diventare mainstream in futuro, è bello sapere che c'è qualcuno che sta già lavorando per renderlo accessibile anche su display da 33 milioni di pixel.

Al di là della risoluzione 8K, comunque, pensiamo sia interessante anche solo vedere come questo algoritmo riesca a ricostruire le immagini partendo da risoluzioni molto più basse, sebbene ci siano limitazioni visibili e manchino applicazioni concrete, al momento (titoli come Control e Death Stranding possono essere giocati tranquillamente a 1080p su RTX2060 senza fare ricorso alla nuova modalità ultra performance). Ciò nonostante, ci potrebbero essere delle applicazioni interessanti per la RTX 2080Ti, per la RTX 3070 e per la RTX 3080 quando si cerca di far girare i giochi su schermi 4K con refresh-rate elevato. Torneremo sicuramente a parlarne, in futuro.