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Aliens Vs Predator

Che la caccia abbia inizio!

Gli Alien e i Predator, cacciatori per antonomasia, si trovano infatti in una posizione privilegiata, mentre i Marine, a fronte dei propri limiti fisici, sono inevitabilmente costretti a sudare le proverbiali sette camice per uscire vivi da qualsiasi situazione.

Le classi sono caratterizzate in maniera ottimale e risultano fedelissime alle loro controparti “reali” (al punto che gli appassionati faticheranno a trovare qualche incongruenza), garantendo quindi grande coinvolgimento e di riflesso, altrettanto divertimento. Tutto questo fa dunque sì che il prodotto risulti, a tutti gli effetti, un insieme di tre diverse esperienze, ognuna caratterizzata da sfaccettature uniche, in grado di stimolare e suggestionare più di quanto non fosse auspicabile.

Le campagne che vedono protagonisti le tre razze, pur non eccellendo in quanto a longevità individuale (5-6 ore saranno sufficienti a chiunque per portarle a termine), garantiscono infatti una buona dose di emozioni e diverse soddisfazioni.

A fronte di una buona direzione artistica volta a ricreare l’atmosfera delle pellicole, e di una valida realizzazione strutturale, che vi vedrà passare da bui corridoi (un vero must) a fitte giungle dove i pericoli potrebbero provenire da ogni direzione, difficilmente incorrerete in qualche momento di noia.

Per dovere di cronaca è comunque giusto sottolineare un certo dislivello qualitativo tra le campagne; la migliore oltre che la più curata è indubbiamente quella incentrata sui Marine, mentre le altre, pur spiccando per le abilità dei loro protagonisti, potrebbero risultare talvolta meno entusiasmanti del previsto a causa di un’eccessiva propensione verso la condotta stealth, necessaria per superare diverse situazioni di gioco.

Tenete gli occhi sempre aperti... un Predator potrebbe apparire ovunque e in qualsiasi momento.

Le campagne sono inoltre minate da un’intelligenza artificiale dei nemici non sempre all’altezza della situazione e dunque incapace di creare vere e proprie difficoltà ai giocatori più smaliziati. Nonostante la loro indubbia aggressività, gli avversari attaccano talvolta in maniera poco organizzata, evidenziando una certa propensione per le “cariche a testa bassa” piuttosto che per l’utilizzo di strategie o tattiche che, nel caso di Alien o Predator, possano esaltare le loro incredibili capacità.

Tralasciando queste mancanze, il gameplay, pur restando ancorato ai canoni tipici degli sparatutto (ma con un’evidente predisposizione per il combattimento corpo a corpo) evidenzia una buona varietà, legata alla necessità di variare il proprio stile di gioco, e le proprie strategie, in base al personaggio utilizzato. Tutto questo si riflette ovviamente anche sul multiplayer, le cui numerose modalità lasciano spazio a grande sperimentazione e divertimento, rivelandosi il vero punto di forza dell’intera esperienza.

L’online presenta un totale di sette modalità. Chiunque fosse in cerca di emozioni forti e tanta adrenalina potrà dedicarsi a Infestation o Predator Hunt, due modalità incentrate sulla lotta per la sopravvivenza di un gruppo di Marine, costretti a vedersela con un singolo Alien o Predator.