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Apex Legends Stagione 11 Escape Provato: Una stagione dal sapore di Titanfall

L'universo di Respawn Entertainment guadagna un altro pezzo.

Il terzo compleanno di Apex Legends si avvicina e a separare le leggende dalla torta con le candeline rimane soltanto l'undicesima stagione: Escape. Con un breve anticipo di un paio di settimane, attraverso un evento privato, abbiamo avuto la possibilità di provare con mano alcune delle novità che caratterizzeranno il periodo invernale e siamo pronti a raccontarvele.

In tutta onestà, le aspettative prima dell'inizio dell'evento dedicato non erano particolarmente elevate, questo non a causa di una spiacevole esperienza durante le stagioni precedenti, ma per via di una formula che sostanzialmente ci ha preparati a queste fasi transitive. Per intenderci, ormai sappiamo benissimo che ogni nuova stagione introduce una leggenda, un'arma, talvolta una mappa, altre volte una modalità e il classico bilanciamento tra personaggi e bocche di fuoco.

Al netto di queste regole non scritte che inevitabilmente condizionano le nostre aspettative, siamo stati lieti di vedere come il team di Respawn sia stato capace ancora una volta di coinvolgerci durante l'intera presentazione, riuscendo ad accendere un particolare interesse per i contenuti mostrati. La parola magica in questi casi è sempre la stessa: Titanfall.

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In fin dei conti ciò rappresenterà un tema ricorrente durante la prossima stagione, questo per via di molteplici elementi presi direttamente dallo sparatutto simbolo del team statunitense che, a quasi sei anni da Titanfall 2, ancora vanta una fanbase particolarmente devota, che continua a dimostrare il suo attaccamento al brand anche attraverso Apex Legends.

La nuova leggenda giocabile è Ash, uno dei boss di Titanfall 2 che in realtà avevamo già avuto modo di incontrare in Apex Legends, quando durante una delle prime missioni disponibili ne abbiamo dovuto ricostruire la testa. La storia di Ashleigh Reid, così chiamata quando ancora era umana, s'intreccia strettamente con quella di Horizon, essendo stata sua allieva e avendola tradita durante una rischiosa missione, quando le due riuscirono finalmente a ottenere del Branthium.

In seguito al tentativo di rubare questa preziosa risorsa, ferita da una spada e sul punto di morire, ordinò di trasferire la sua coscienza all'interno di un simulacrum, ovvero il corpo robotico con cui è adesso conosciuta. Trascorse la sua vita come pilota di un Titan e membro degli Apex Predators, gruppo capitanato da Blisk e di cui già faceva parte ai tempi del tradimento di Horizon.

Dopo essere stata sconfitta da Jack Cooper, il protagonista di Titanfall 2, i suoi resti furono sparsi da Blisk. Fummo noi leggende, attraverso le varie missioni introdotte nel gioco durante le stagioni, a ricomporre il suo corpo e Rampart riuscì persino a farle tornare la memoria. Così, dopo una breve visita di Blisk, venuto per dirle che Horizon era ancora in vita, anche Ash decide di unirsi ai Giochi Apex.

La nuova leggenda ad entrare nella “famiglia di Apex Legends è Ash, personaggio introdotto nelle stagioni precedenti e affrontato pure su Titanfall 2.

Per quanto riguarda le sue abilità, quella passiva le consente di indicare sulla mappa le casse della morte lasciate dai giocatori recentemente deceduti e di poter interagire con esse, per condividere con il resto del team la posizione degli assassini. L'abilità attiva consiste nel lancio di un dispositivo che ancora un nemico, se colpito, al terreno, impedendogli di uscire da un perimetro circoscritto.

Per concludere, l'abilità ultimate si attiva tramite una spada e, alla pressione dei tasti, Ash lancia dove si sta mirando uno squarcio dimensionale e posiziona un portale di ingresso nell'esatto punto in cui si trova. A differenza del portale di Wraith, questo è un tunnel monodirezionale che ha il vantaggio, però, di poterlo posizionare a distanza, ottimo per cogliere alla sprovvista nemici o fuggire più rapidamente per posizionarsi nuovamente.

All'arsenale già abbastanza ricco attualmente esistente si aggiunge il CAR SMG. Gli amanti di Titanfall sicuramente ricorderanno quest'incredibile mitraglietta, senza alcun dubbio tra le più utilizzate per via della sua versatilità, caratteristica che la segue pure nelle arene di Apex Legends.

Stiamo parlando di un SMG adeguato anche agli scontri sul medio raggio, con buoni danni, un rinculo gestibile e la capacità unica di utilizzare sia munizioni leggere che pesanti. Ciò si traduce, chiaramente, anche nella possibilità di equipaggiare sia i caricatori estesi leggeri sia quelli pesanti.

L'SMG CAR sarà una nuova mitraglietta dotata di una versatilità unica, capace di utilizzare sia le munizioni leggere che quelle pesanti.

Una bocca di fuoco con queste caratteristiche offre un'ottima versatilità nelle fase iniziali, soprattutto quando si punta ad aree molto affollate, e permette al giocatore di ottimizzare il proprio inventario, risparmiando sul numero di slot riservati alle munizioni, potendo condividere i colpi con gran parte delle armi.

Con la nuova stagione viene presentata ai giocatori anche una nuova arena in cui battersi, Passo della Tempesta. Le leggende si troveranno a doversi affrontare su quest'isola che ricorda vagamente la Wildlife Exploitation Preserve di Borderlands 2, questo non soltanto per il verde predominante o la natura in gran parte selvaggia di molte aree dell'arena, ma anche per la diffusa presenza di creature varie.

L'interazione con delle bestie non rappresenta certo una novità in Apex Legends, visto che già in Canyon dei Re erano presenti dei volatili che una volta feriti o eliminati lasciavano cadere una cassa con dell'equipaggiamento, ma qui le bestie saranno molto più invasive.

Sulla mappa, in vari punti, sono segnati due possibili tipi di creature: i prowler, già conosciuti in passato, che attaccheranno il giocatore non appena si avvicinerà, ma forniranno bottino quando eliminati, e i ragni, che appariranno solo quando le relative uova verranno danneggiate.

La quarta mappa di Apex, Passo della Tempesta, si presenta come una vasta area selvaggia, con creature nascoste in varie zone e qualche installazione umana.

Data la diffusione di queste zone sull'intera mappa di gioco, ci è sembrato un elemento di gameplay molto interessante, seppur non certamente innovativo. I giocatori dovranno ad esempio valutare se presidiare un'area, uccidere i prowler (ma così facendo si fa rumore e si rivela la propria posizione), sfruttare i ragni per creare un diversivo o rallentare i nemici in fuga, o gettarsi al loro inseguimento. Insomma, una dinamica così semplice riesce comunque a offrire scenari molto particolari.

Tirando le somme, giunti quasi al terzo compleanno del gioco è evidente come Respawn si stia dimostrando parecchio costante nell'aggiornare la propria gallina dalle uova d'oro. La realtà è che al gioco, al suo stato attuale, non serve nient'altro che un flusso continuo di contenuti, una pianificazione coerente e qualche sorpresa di tanto in tanto; ail resto ci pensano il gameplay frenetico e tutti i nuovi frammenti di narrazione, che pian piano arricchiscono sempre di più questo universo narrativo.

Con centinaia di ore di divertimento sulle nostre spalle, siamo dunque felici di addentrarci nelle novità offerte da Escape, la stagione conclusiva che pare chiuderà in bellezza questo secondo anno di gioco.