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Dark Void

Alieni, vertigini e montagne rocciose.

Avete presente Cliffangher? L’ormai ultraventennale pellicola cinematografica con un Sylvester Stallone decisamente più in forma di adesso nei panni di un esperto scalatore, che suo malgrado si trova ad avere a che fare con dei tizi non propriamente amichevoli? Bene, eliminate sia il setting che la vicenda e concentratevi esclusivamente sulla densa azione tra i picchi rocciosi e gli scoscesi dirupi montani. Dark Void promette di portare tutto questo all’interno di un third person shooter e di “cucirgli” attorno una trama fantascientifica. Come? Lo vediamo subito.

Fortunatamente per gli sviluppatori di Airtight, gli shooter basati sul sistema di coperture sono costantemente in voga e Dark Void riesce a combinare la classica impostazione in terza persona con alcune peculiarità apparentemente uniche, come ad esempio il propulsore che il personaggio monterà sulle spalle che gli consentirà di compiere ampi salti e raggiungere parti dello scenario apparentemente non percorribili, in particolare numerose pareti verticali ricche di sporgenze e appigli che forniscono un insolito angolo di visuale dal quale agire. Inoltre nel momento in cui si giungerà nei pressi di un sentiero stretto e senza altri sbocchi utili per avanzare, con alcuni nemici a bloccare il passo, si potrà spiccare un salto verso una posizione privilegiata che consentirà di ingaggiare gli avversari di lato e di metterli fuori gioco prima che possano avere la possibilità di reagire in qualche modo. In altre occasioni ci si dirigerà invece rapidamente verso gli oppositori posizionati su alcune piattaforme inferiori, sparando nel frattempo dall’alto e sfruttando la classica visuale ravvicinata con il personaggio posizionato di spalle nella parte laterale della schermata, esattamente come avviene in Gears of War.

Non mancheranno le coperture nel senso più classico del termine, tuttavia a differenza del capolavoro di Epic Games, Airtight ha preferito optare per un approccio più manuale, ovvero dando la possibilità all’utente di scegliere tramite la pressione di un pulsante quando assumere una posizione difensiva alle spalle di una roccia o di un muro. Per quanto riguarda gli scontri a fuoco invece anche in questo caso si potrà optare per la soluzione più sicura, rimanendo coperti o in alternativa sporgendosi con la testa per ottenere maggiore precisione, come già abbiamo potuto fare sia nei primi due capitoli del già citato Gears of War o in Uncharted: Drake’s Fortune.

Dark Void è un gioco lineare, ma ci saranno più modi per affrontare le medesime sezioni dello scenario

L’ambientazione di Dark Void si dispiega, come si evince dal titolo stesso, all’interno del misterioso regno alieno di Void, nel quale il protagonista Will, un pilota di aerei cargo, è piombato con un volo che ha fatto rotta nei pressi del Triangolo delle Bermuda. Sarà trascinato in questo oscuro luogo e dovrà vedersela con gli altrettanto enigmatici “Watchers”, una razza che utilizza esoscheletri robotizzati per proteggersi dalla loro preda umana. Il mondo di gioco è per l’appunto prevalentemente caratterizzato da ampi ed estesi rilievi montuosi, oltre alle immancabili navicelle e dischi volanti tipici di molti setting fantascientifici. Proprio questa ricerca della verticalità andrà ad influenzare il gameplay e il sistema di coperture che verrà sfruttato ad incredibili altezze, con assoluta incuranza per la gravità che comunque anche in questa strana dimensione è apprezzabile esattamente come sulla Terra.

Le coperture verticali possono essere superate grazie al jet pack posizionato sulla schiena di Will, ovviamente se sarete abbastanza bravi da eludere il fuoco nemico

Come abbiamo già evidenziato, oltre a poter saltare intorno ai propri avversari, Will riuscirà ad aggrapparsi a cornici rocciose e piattaforme poste nei pressi delle catene montuose stesse, grazie allo sfruttamento dell’apparecchiatura a propulsione che porta sulla sua schiena. I Watchers non esiteranno in questi casi a muoversi dalle sommità in cui sono appostati per mettere in difficoltà il protagonista. Il giocatore potrà rimanere aggrappato alle sporgenze per coprirsi e contrattaccare, mentre se dovesse subire un colpo la rapida pressione di un pulsante faciliterà il recupero dell’appiglio e la prosecuzione della propria marcia verso l’alto. Per rendere le cose più veloci Will potrà anche agguantare quei soggetti che si trovino nelle strette vicinanze, provvedendo a buttarli direttamente nel vuoto, senza la necessità di sprecare inutilmente preziosi proiettili.