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Destiny 2 La Regina dei Sussurri Recensione: L'attesa è totalmente valsa la pena

La migliore espansione di Destiny 2.

Le aspettative per La Regina dei Sussurri erano davvero alte. Tra uno sfortunato rinvio che ha prolungato la Stagione dei Perduti e il record di preorder comunicato da Bungie poco prima dell'uscita, sembrerebbe che i giocatori abbiano voluto porre tutta la loro fiducia sulla testa di Savathun.

Oltre a questo, va anche considerato che per il primo Destiny, Il Re dei Corrotti, è stato il contenuto qualitativamente migliore, e ci si aspettava dunque che un trattamento simile sarebbe stato riservato pure all'avventura dedicata alla sorella.

A completamento di ciò aggiungiamo anche l'immenso annuncio di qualche anno fa, tramite il quale Bungie ha condiviso i suoi piani per la saga della Luce e dell'Oscurità, iniziata con Oltre la Luce e la cui chiusura è prevista tra due anni.

Diciamo quindi che tutti questi elementi hanno contribuito a creare un certo interesse per la nuova espansione di Destiny 2, con l'aspettativa di trovarsi di fronte a un gameplay, ma anche a una narrazione, più evoluti.

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Nel corso degli ultimi anni diverse sono state le occasioni perse, altrettanti i momenti dominati dalla delusione, ma siamo davvero felici nell'affermare che questo non è uno di quelli. Anzi, La Regina dei Sussurri ci ha semplicemente conquistato.

La narrazione riprende da dove si era conclusa nella chiusura della Stagione dei Perduti, con una Savathun in libertà ma i cui piani ancora non sono noti. Grosse rivelazioni hanno trovato la luce, come il fatto che l'Osiride conosciuto nell'ultimo periodo non fosse quello reale, ma i Guardiani non hanno la minima idea di cosa li aspetti.

La campagna de La Regina dei Sussurri è articolata su otto missioni principali, durante le quali i Guardiani visiteranno nuovamente Marte, liberatosi dall'Oscurità che l'avvolgeva, per proseguire poi nel Tronomondo di Savathun, una sorta di gigantesca base volante che ricorda concettualmente l'Astrocorazzata di Oryx.

I ritmi sono davvero ben scanditi, la narrazione è avvincente e caratterizzata anche da importanti colpi di scena. Il modo di raccontare l'universo di Destiny è cambiato significativamente nel corso degli ultimi otto anni e ormai presenta una maturità tale da riuscire ad affascinare senza configurarsi nella classica situazione "buoni contro cattivi".

La Reliquia introduce un interessante meccanismo di rafting per le armi, che premia il giocatore per le uccisioni senza escludere dall'equazione il farming.

A un ritmo incalzante si aggiunge poi un ottimo level design, con missioni così ben costruite capaci di ricordare un classico FPS a giocatore singolo, come i primi Halo, analogia che trova ulteriori riscontri anche nella modalità Leggendaria, che permette ai giocatori di affrontare le stesse missioni della storia ma con qualche sfida in più.

Con La Regina dei Sussurri Bungie ne ha approfittato per rinnovare anche alcune delle sottoclassi originali, ovvero quelle da vuoto, in quello che definisce Vuoto 3.0. Seguendo il successo delle abilità della Stasi, le rinnovate sottoclassi si adeguano a un'impostazione simile, rinunciato ai tre classici rami e articolandosi su una struttura dedicata a Nature e Frammenti. Questa volta non vi è nulla da dover sbloccare, tutte le modifiche e abilità son già disponibili, comprese alcune nuove granate, e ai giocatori non resta che sperimentare a proprio piacimento.

Con Oltre la Luce c'eravamo già detti soddisfatti del nuovo sistema di costruzione delle classi e, in occasione di questo rinnovamento, non possiamo che dirci ancora una volta convinti da questa nuova direzione, che offre un giusto equilibrio tra libertà e complessità. Inoltre le nuove Nature e i nuovi Frammenti consentono di sfruttare molto di più le peculiarità di ogni classe, come l'invisibilità per il cacciatore o il recupero per lo stregone.

Per molto tempo i giocatori hanno chiesto a gran voce un sistema di creazione delle armi ma la verità è che il gioco non era ancora maturo per accogliere un meccanismo che avrebbe quasi certamente tagliato il farming che, per quanto non sia sempre piacevole, è comunque una colonna portata di questa tipologia di produzioni. Le cose, tuttavia, sono cambiate.

Il Falcione è una nuova categoria di armi che consiste in una lunga arma da corpo a corpo capace di sparare anche dei colpi di energia

Destiny 2 si è evoluto significativamente dal lancio a oggi, molte meccaniche sono state perfezionate e si è intervenuti dove necessario per quanto ne riguarda l'economia di gioco. Finalmente, con La Regina dei Sussurri, è stato introdotto un reale sistema di crafting. Parliamo della Reliquia, una grossa forgia situata nell'Enclave di Marte dove i giocatori potranno creare dei nuovi pezzi per il proprio arsenale.

Perché il sistema funzioni, però, si devono accettare necessariamente dei compromessi. I Guardiani dovranno innanzitutto ricercare lo schema di un'arma, fattibile solamente ottenendo casualmente un dato fucile e con la "Risonanza" attiva. Dopo un breve utilizzo, questa sarà carica e si potrà riscuotere. Alcune armi ne richiederanno una sola, altre addirittura cinque. Una volta che si otterranno tutte quelle necessarie, l'arma si potrà finalmente creare, scegliendone tutti i tratti e le abilità che la definiscono, in cambio di qualche materiale.

La parte più interessante, però, arriva solamente dopo aver equipaggiato il nuovo giocattolo. Tutte le armi create avranno un livello di esperienza che s'incrementerà con le uccisioni, e con il progredire di esso si sbloccheranno anche nuovi potenziamenti e abilità; in un qualsiasi momento il Guardiano potrà recarsi presso la Reliquia per modificare quelli selezionati.

Un meccanismo di questo tipo funziona perché senza rimuovere la componente di grinding, ricompensa i giocatori con una tangibile sensazione di progresso nel vedere le proprie armi diventare sempre più forti e, sopra ogni altra cosa, offrendo la possibilità di impostarla come meglio si desideri.

Il Tronomondo di Savathun si presenta come una destinazione semplicemente magnifica, colpendo il giocatore proprio come l'Astrocorazzata di oryx fece ben sette anni fa.

Come per ogni espansione che si rispetti, i giocatori attendevano con trepidazione l'uscita del nuovissimo Raid. Ormai la corsa al primato mondiale non rappresenta più soltanto il momento in cui una nuova attività di fine gioco si rende disponibile, ma un evento della community a tutti gli effetti, dove i team più agguerriti possono sfidarsi cercando di completare l'attività per primi al mondo, con un grado di sfida pure significativo.

La Promessa del Discepolo si è dimostrato un raid sorprendente sotto tanti punti di vista. Le squadre di Guardiani si addentrano all'interno di una delle navi a forma di piramide, in una sfida articolata su cinque step con un totale di due boss da sconfiggere. I nemici sono gli Infami, in cerca di un nuovo potere da sfruttare, e qualche Corrotto. E poi c'è il ritorno di Rhulk il Discepolo nei panni del boss finale: ve lo ricordate?

Non entriamo troppo nel dettaglio perché di fatto rappresenta un elemento che si ricollega strettamente al finale della campagna, però vi basti sapere che siamo rimasti fortemente impressionati da quanto visto. Le ambientazioni sono pura poesia per gli occhi, tra insolite geometrie e orrori quasi privi di significato, il tutto abbinato a sfide non particolarmente complesse ma che richiedono un'ottima comunicazione tra i giocatori, sia per le strette tempistiche, sia per i tantissimi simboli da dover ricordare. Rhulk di per sé non ha un ingresso impattante come l'Oryx gigantesco o Riven nella Città Sognante, ma il viaggio all'interno di questo raid vale senz'altro il prezzo del biglietto.

In aggiunta a quanto appena descritto e ai contenuti esclusivi dell'espansione, a occupare le giornate dei Guardiani vi è anche la Stagione dei Rinati, che reintroduce Caiatl e la sua armata di Cabal, puntando a sviluppare ulteriormente, seppur con qualche attrito, la collaborazione con l'Avanguardia. I personaggi di spicco questa volta sono il Corvo, tutt'ora vittima dei suoi dubbi e delle sue incertezze, e Saladin, che dopo tanto tempo torna a raccontarci il suo passato nella speranza di impedire che altri condividano i suoi rimpianti.

Contemporaneamente al lancio dell'espansione inizia anche la Stagione dei Rinati, che vede come protagonisti Caiatl, il Corvo e, soprattutto, Lord Saladin.

Il ruolo dato ai Cabal è parecchio interessante, e Bungie sembra aver capito che l'interesse dei giocatori verso questa razza è ridotto se paragonato alle altre, e che il posto ideale per loro pare essere quello di un inaspettato alleato.

La Regina dei Sussurri è senza dubbio la migliore espansione legata all'universo di Destiny, che mostra senza alcuna incertezza quanto il team di sviluppo sia maturato e migliorato. Il Tronomondo di Savathun celerà anche meno segreti dell'Astrocorazzata di Oryx, ma la qualità generale dei contenuti è indiscussa. Dopo i tanti dubbi avuti nel corso degli anni questa volta ci vogliamo sbilanciare: il futuro di Destiny 2 sembra davvero promettente.

9 / 10

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Destiny 2

PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X/S, PC

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Manuel Santangelo

Contributor

Manuel inizia in tenera età sulla prima Playstation, per poi spostarsi su PS2 e Xbox. Appassionato di sparatutto, s'affeziona a titoli quali Halo e Metal Gear Solid. Apprezza quasi ogni genere e negli ultimi anni inizia a creare contenuti su YouTube, anche per Eurogamer.it.

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