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Xbox One: guida all'hard disk esterno - articolo

Il Digital Foundry esamina le prestazioni delle alternative al drive interno della console.

In un'epoca in cui un singolo gioca occupa 50GB di spazio, gli hard disk da 500GB di cui sono dotate le nuove console non bastano. Abbiamo già esaminato i possibili aggiornamenti per PlayStation 4, ma finora gli utenti di Xbox One avevano poche opzioni a disposizione oltre a cancellare dei contenuti e riscaricarli. Il recente aggiornamento dell'OS permette però di collegare alla console un apparecchio esterno di storage tramite porta USB e di utilizzarlo insieme al drive interno.

I dispositivi esterni devono essere di 250GB o più e venire formattati dalla console prima di poter essere utilizzati. Una volta fatto, il nuovo drive viene integrato nella dashboard e nel sistema di contenuti di Xbox One. L'OS rende anche possibile filtrare i contenuti sugli apparecchi interni o esterni, o raggrupparli tutti insieme. L'idea è di permettere l'accesso a giochi e app da dispositivi di entrambi i tipi senza limiti di sorta, e dopo molte ore di test non abbiamo incontrato problemi evidenti come crash di sistema o errori legati ai giochi.

L'utilizzo delle porte USB 3.0 ad alta velocità permette anche di effettuare un upgrade che possa offrire ulteriori benefici rispetto al semplice ampliamento dello spazio di storage, come tempi di caricamento e streaming delle texture più veloci, due aspetti fondamentali che in passato hanno visto dei miglioramenti grazie all'utilizzo di unità veloci. Le specifiche dello standard USB 3.0 contemplano una banda massima di 300MB/s, più del doppio di quanto permettano gli HDD a 5400rpm, e dovrebbero permettere un trasferimento dati in grado di fare la differenza nelle operazioni della console durante il gioco.

Ci sono molte opzioni tra cui scegliere: i drive “passport” da 2.5 pollici sono l'alternativa migliore per Xbox One. Abbiamo acquistato un Toshiba Stor.e Basics USB 3.0 da 2TB a poco meno di € 90, ma ci sono altre soluzioni che possano garantire dei miglioramenti in-game? Abbiamo standardizzato l'ambiente di test per confrontare le opzioni alternative sul mercato con l'unità di serie di Xbox One e il nostro drive economico da 2TB. L'idea è semplice: ci sono benefici di rilievo nell'utilizzare un SSD o un altro tipo di dispositivo veloce piuttosto che optare per un comune HDD meccanico più capiente? In questo caso, la differenza è abbastanza marcata da giustificare il prezzo dei dispositivi con memoria flash o ibridi?

Ci sono molti drive compatibili con Xbox One tra cui scegliere. La nostra strategia? Optare per la soluzione da 2TB più economica e confrontarla con i drive più veloci disponibili: un unità da 1TB a 7200rpm, un ibrido HDD/SSD e un drive a stato solido.

Abbiamo testato l'Hitachi Z7K1000, un popolare drive da 1TB a 7200rpm con un prezzo decente (€55), e a seguire il Crucial MX100, un SSD da 550GB. A circa €180 non è sicuramente economico, ma in questo caso i benefici sono sia il trasferimento molto più veloce a causa della memoria flash che un notevole aumento della capienza. Infine abbiamo il drive ibrido Seagate SSD/HHD da 1TB (€85), equipaggiato con un HHD decente da 5400rpm supportato da 8GB di memoria flash. Questo drive immagazzina nella memoria flash le aree del disco più usate per permettere un accesso più veloce, e in alcuni casi dovrebbe fornire vantaggi simili a quelli di un SSD.

Abbiamo cominciato testando le performance di ogni drive su PC utilizzando CystalDiskMark e HDTune per avere dei valori indicativi delle capacità di queste unità. Purtroppo non è possibile provare in questo modo il drive dell'Xbox One, visto che dovremmo smontare l'unità e formattarlo (eliminando l'OS), ma dovrebbe reggere il confronto con la maggior parte degli hard disk a 5400rpm in commercio.

I benchmark mostrano un chiaro vantaggio nel caso di utilizzo dell'SSD. Le velocità di lettura/scrittura vanno molto oltre quelle degli hard disk meccanici, e i tempi di ricerca (in pratica il tempo che il drive impiega per passare da un file all'altro) sono nell'ordine di 0.1ms. In pratica l'SSD ha accesso quasi istantaneo a ogni dato contenuto. L'HDD a 7200rpm si comporta discretamente con operazioni abbastanza rapide di lettura/scrittura, che si attestano nell'ordine delle 130MB/s. I tempi di ricerca sono limitati dalla natura meccanica dell'unità, e restano abbastanza alti. L'ibrido SSHD perde il confronto quanto a velocità di lettura/scrittura (la porzione meccanica a 5400rpm dell'unità sembra esserne la causa), ma compensa con dei tempi di ricerca ridotti in confronto all'HDD a 7200rpm. I risultati iniziali dei test hanno restituito tempi di accesso di 6ms, ma dopo alcune ripetizioni il valore è sceso a 0.2ms, quasi lo stesso di un SSD. Ciò dimostra che il software di 'apprendimento' funziona correttamente, immagazzinando i dati più utilizzati nella memoria flash. Ciò dovrebbe rendere l'accesso ai dati utilizzati più frequenti dei videogiochi, ad esempio lo streaming delle texture, molto più veloci sull'SSHD ibrido che sugli HDD standard.

2TB Hitachi Stor.e Basics 1TB Hitachi Z7K1000 1TB Seagate Hybrid 512GB Crucial MX100
Velocità di lettura (sequenziale/512K) 112.1MB/s / 36.7MB/s 133.6MB/s / 41.6MB/s 95.9MB/s / 40.6MB/s 176.0MB/s / 174.1MB/s
Velocità di scrittura (sequeziale/512K) 109.5MB/s / 44.3MB/s 130.7MB/s / 54.4MB/s 106.7MB/s / 62.8MB/s 174.1MB/s / 192.6MB/s
Tempo di accesso 17.4ms 15.6ms 6.3ms to 20.0ms 0.15ms
Spazio utilizzabile 1863GB 931GB 931GB 476GB

Fin qui tutto bene. C'è una differenza sensibile tra le velocità dei drive nei vari benchmark, ma come influenzano le prestazioni nei giochi una volta collegati a Xbox One tramite USB? Partendo dal presupposto che la banda non sia stata impiegata appieno, dovremmo avere abbastanza throughput per trarre vantaggio dagli HDD più veloci e a stato solido, rilevando dei miglioramenti nei casi in cui l'accesso all'hard disk sia il fattore limitante. Ma è proprio così, e se sì quanto beneficio possiamo trarre dall'utilizzo di queste unità esterne più veloci rispetto al normale utilizzo con l'HDD di serie a 5400rpm di Xbox One? E come si comporta l'upgrade rappresentato dal drive da 2TB a 5400rpm?

Visto che il motivo più comune per l'acquisto di un dispositivo di storage esterno è guadagnare spazio aggiuntivo, diamo uno sguado ai tempi necessari al trasferimento dei dati dei giochi dall'HDD interno a un drive esterno. Anche con le porte USB veloci di Xbox One, la copia di un grosso titolo AAA da 40-50GB può impiegare 20 minuti buoni, anche se l'operazione è comunque preferibile e sicuramente più veloce di un nuovo download.

Con i tempi di lettura e ricerca limitati dall'HDD interno a 5400rpm non ci aspettavamo miracoli, e non sorprende che il trasferimento di dati dalla console a uno storage esterno provochi un miglioramento solo lieve nelle performance: l'utilizzo di un SSHD ibrido o l'HDD a 7200rpm riduce i tempi di attesa di circa un minuto, mentre l'SSD fa risparmiare due minuti nella copia di molti gigabyte di dati. Visto che trasferire oltre 40GB al drive esterno può richiedere quasi mezz'ora, l'incremento di velocità è appena percepibile e non porta grandi benefici.

Il tempo di trasferimento dei file dall'hard disk interno di Xbox One a un'unità esterna è influenzato dall'HDD di serie a 5400rpm. L'utilizzo di un SSD o di un HDD più veloce apporta miglioramenti solo minimi in queste operazioni.Guarda su YouTube
Tempo di trasferimento (minuti:secondi) 2TB Toshiba Stor.e 1TB Hitachi Z7K1000 1TB Seagate Hybrid 512GB Crucial SSD
COD: Ghosts 08:56 09:38 12:12 09:45
NFS Rivals 04:28 03:53 04:24 03:47
Sniper Elite 3 05:31 05:37 06:04 05:00
Thief 06:41 06:32 05:38 04:52
Trials Fusion 01:23 01:29 01:35 01:24
Wolfenstein 12:46 11:40 13:11 12:39

Lo stesso vale per il tempo di installazione da supporti fisici, limitato dal tempo di lettura del drive Blu-ray. Il margine di miglioramento è limitato dalla velocità del drive Blu-ray e non si notano grosse differenze nel tempo di copia dei dati da supporti fisici alle varie unità. I dati devono essere letti dal drive ottico e scritti su hard disk, e possiamo migliorare solo la seconda parte di questo procedimento. Le installazioni richiedono fino a 45 minuti con titoli che occupano quasi interamente un Blu-ray dual-layer, e la differenza finale è di appena pochi secondi se si utilizza un SSD. Anche in questo caso il drive “passport” da 2TB offre chiaramente il miglior rapporto tra prestazioni e prezzo. Non sarà velocissimo, ma si tratta di un'operazione una tantum e il prezzo per GB compensa ampiamente il ridotto scarto nei tempi.

Uno sguardo ai tempi di caricamento di una manciata di titoli è più promettente, e rivela che l'uso di drive esterni più veloci riduce in effetti il tempo di caricamento dei dati nella RAM, permettendo di cominciare a giocare prima. I risultati variano da gioco a gioco, ma nel caso di Call of Duty: Ghosts e Thief vediamo 5 secondi di riduzione utilizzando un SSD, mentre l'HDD da 7200rpm e l'SSHD ibrido risultano dai 2 ai 4 secondi più veloci dell'HDD interno di Xbox One. I tempi di boot sono ridotti a solo alcuni secondi in Call of Duty: Ghosts con l'SSD, ma la cosa non si verifica con altri titoli.

Le differenze nei tempi di caricamento sono piuttosto ridotte per Need for Speed Rivals e Sniper Elite 3, e ammontano ad appena pochi secondi in caso di utilizzo dei drive esterni. In Trials Fusion la scelta del drive è quasi ininfluente: i tempi di caricamento sono generalmente brevi e l'attesa è sempre minima.

In generale l'utilizzo di un dispositivo veloce di storage non sembra velocizzare le cose come ci aspettavamo: basandoci sull'enorme differenza nei risultati dei benchmark per i tre drive, pensavamo che l'impatto sui tempi di caricamento sarebbe stato più pronunciato nel caso di titoli per cui abbiamo registrato una differenza sostanziale su PS4. Detto ciò, alcuni dei titoli testati vengono caricati più velocemente su Xbox One già di default. Ancora una volta il drive da 2TB a 5400rpm è il miglior investimento e la perdita in prestazioni è minima.

Uno sguardo ai tempi di caricamento di vari titoli confrontati sui quattro drive utilizzati nei nostri test. L'uso di un SSD migliora chiaramente i tempi di boot in Call of Duty: Ghosts, ma negli altri titoli l'attesa è ridotta di appena pochi secondi.Guarda su YouTube
Tempi di caricamento (secondi) Drive di serie 2TB Toshiba Stor.e 1TB Hitachi Z7K1000 1TB Seagate Hybrid 512GB Crucial SSD
COD: Ghosts - Caricamento iniziale 21.51 07.00 07.83 05.97 03.93
COD: Ghosts - Ghost Stories 29.57 29.07 26.90 26.36 25.80
COD: Ghosts - Struck Down 32.40 29.32 28.47 28.02 27.22
Thief - Boot 17.51 17.12 14.68 15.77 13.20
Thief - Caricamento del livello 1 42.47 40.17 39.81 39.38 38.88
Thief - Caricamento del livello 2 25.31 25.54 25.26 25.26 25.17
Sniper Elite 3 - Caricamento iniziale 23.11 23.60 23.42 23.08 21.52
Sniper Elite 3 - Caricamento del livello 1 10.28 09.42 09.62 09.33 09.18
Sniper Elite 3 - Caricamento del livello 2 11.06 09.37 09.43 09.43 09.08
NFS: Rivals - Caricamento iniziale 23.38 23.53 23.60 21.65 19.88
NFS: Rivals - Start Game 33.15 33.18 32.82 34.15 31.60
NFS: Rivals - To Race 11.03 11.50 11.50 11.23 10.67
Trials Fusion - Caricamento iniziale 31.01 33.52 30.92 31.73 30.68
Trials Fusion - Primo livello 09.16 09.30 09.23 09.18 09.03
Trials Fusion - Waterworks 09.11 09.15 09.15 08.28 08.28

L'uso di un drive esterno più veloce apporta benefici solo marginali per quanto concerne tempi di caricamento e installazioni. Il vantaggio potenzialmente più interessante è quello da verificare in aree come lo streaming dei dati, che di solito vengono presi dall'hard disk prima di essere caricati nella RAM per ridurre i tempi di caricamento. Trials Fusion opera in questo modo: le texture vengono trasferite nella memoria dall'HDD della console in piccole porzioni (processo noto come virtual texturing), e ciò permette di visualizzare una generosa quantità di artwork differenti su schermo. Il rovescio della medaglia è che le transizioni tra elementi di diversa qualità sono spesso visibili durante il gameplay.

Il pop-in delle texture è meno identificabile sulla versione Xbox One di Trials Fusion che su quella PS4, con gli assets di qualità inferiore che restano sullo schermo per periodi più brevi, anche se a volte le texture sfocate restano visibili per alcuni secondi (in particolare quando si ricomincia un tracciato e durante le sequenze di chiusura). In queste circostanze l'utilizzo di un SSD fa una differenza tangibile, abbassando drasticamente la quantità di elementi a bassa risoluzione visibili. L'SSHD ibrido non è molto indietro in alcune scene, ponendosi praticamente nel mezzo tra normali HDD e l'SSD.

Durante il gameplay abbiamo notato però poche differenze tra i quattro drive in termini di streaming delle texture, e solo in casi isolati i risultati hanno denotato un leggero miglioramento rispetto ai drive di serie e a 7200rpm. Visto che lo streaming è notevolmente migliore su Xbox One che su PS4, c'è semplicemente meno margine per un upgrade tangibile. Il restante pop-in sembra dipendere dalle impostazioni del livello di dettaglio piuttosto che dalle prestazioni dell'hard disk.

In questo video confrontiamo i quattro drive nello streaming delle texture. Come banco di prova abbiamo utilizzato Trials Fusion e alcune sequenze di intermezzo prese da Sniper Elite 3, entrambe limitate dalla banda del drive quanto a tempi di visualizzazione su schermo di elementi di qualità superiore.Guarda su YouTube

Sniper Elite 3 è un altro gioco in cui si notano delle brusche transizioni nella visualizzazione di elementi di qualità differente. Queste situazioni sono più che altro limitate alle sequenze di apertura e chiusura di ogni missione, dimostrando che lo streaming del livello di dettaglio a volte è un problema quando gli assets non vengono caricati tutti in tempo nella RAM. In questo caso l'uso di un hard drive più veloce fa una piccola differenza: l'SSD e in misura limitata anche l'SSHD ibrido gestiscono le texture a risoluzione superiore più velocemente degli HDD di serie e a 7200rpm. Con i normali drive gli artwork di maggior qualità non sono stati caricati in uno degli intermezzi, mentre i dettagli più sottili sono chiaramente visibili quando si gioca con un SSD equipaggiato.

Nella nostra esperienza, questi piccoli ma comunque percepibili miglioramenti nello streaming delle texture sono limitati ad alcuni titoli occasionali e non sono rappresentativi dei vantaggi ottenibili utilizzando un SSD. Con l'eccezione di Trials Fusion e Sniper Elite 3 non abbiamo notato cambiamenti nello streaming delle texture degli altri titoli da noi testati (incluso Wolfenstein: The New Order), con tempi identici per i quattro drive nelle transizioni. Nella maggior parte dei casi sembra che la velocità dello streaming sia determinata dai parametri del livello di dettaglio piuttosto che dalle velocità di lettura/scrittura o dai tempi di ricerca, e non è quindi possibile migliorare le cose da questo punto di vista.

Anche se il passaggio più veloce su schermo di elementi di qualità superiore aiuta a migliorare occasionalmente la presentazione, questo vantaggio da solo non vale il prezzo dei dischi a stato solido o ibridi, anche se un piccolo miglioramento delle prestazioni (anche solo un frame-rate più solido) giustificherebbe la spesa. Come per i test svolti su PS4, non abbiamo però rilevato miglioramenti simili con unità più veloci. I frame-rate sono rimasti identici su tutti i giochi provati, e gli sbalzi nei tempi di visualizzazione dei fotogrammi si verificano in momenti simili di gameplay con il motore sotto stress.

Abbiamo provato una serie di titoli che scattano durante il caricamento degli assets e scoperto che nessuno dei nostri drive di test ha fatto differenza. Qui vediamo Thief girare sul drive interno e sull'SSD da 512GB di Crucial. Il gameplay è identico.

Hard disk esterno per Xbox One: il verdetto del Digital Foundry

Visto l'aumentare di titoli che occupano 40-50GB di spazio, la possibilità di collegare un dispositivo di stoage esterno è la benvenuta. Microsoft ha studiato bene l'integrazione di questa caratteristica nell'OS di Xbox One, con la possibilità di accedere ai contenuti di tutti i drive senza problemi una volta che i file sono stati trasferiti o riscaricati. Chiaramente l'uso di unità esterne è pensato per permettere l'estensione della libreria di base di Xbox One, e non abbiamo rilevato problemi di funzionalità durante ripetute opzioni di trasferimento tra i drive. È anche possibile immagazzinare i giochi su vari drive, ricollegando questi ultimi quando necessario.

Bisogna anche considerare il fatto che ciascuna delle unità alternative provate offre generalmente prestazioni migliori del drive di base, perfino il Toshiba economico da 2TB. Alcuni potranno trovarlo sorprendente: dopo tutto, è lecito aspettarsi che il collegamento SATA interno offra performance migliori dell'USB. Possiamo solo fare delle ipotesi, ma sospettiamo che far girare l'OS in background e registrare il gameplay abbia il suo impatto sulla banda, un fattore con cui un'unità esterna non deve fare i conti.

La connessione USB 3.0 è chiaramente dotata di banda sufficiente per gestire drive veloci come SSD e ibridi SSHD, anche se i giochi non ne beneficiano come accadeva per alcuni titoli PS3 (Gran Turismo 5 o Rage). La conclusione è che al momento non ha molto senso affidarsi a opzioni esotiche come unità a stato solido, ibride o drive meccanici più veloci. L'SSD offre alcuni piccoli vantaggi nei tempi di caricamento ma nulla che ne valga il prezzo, mentre l'incremento nelle prestazioni teoricamente offerto da un drive meccanico più veloci o uno ibrido non si è verificato. Ancora una volta, i miglioramenti rilevati nei titoli che utilizzano più spesso lo streaming non sono tali da giustificare l'acquisto unità a stato solido o ibride.

In pratica i risultati sono quasi identici a quelli pubblicati nella nostra guida all'hard disk di PlayStation 4: l'acquisto dovrebbe essere dettato dai soldi che siete disposti a spendere per gigabyte e non dalle considerazioni sulle prestazioni.

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A proposito dell'autore

David Bierton

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