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Samsung Galaxy S6 - recensione

Una galassia di differenza.

Dopo essere stata regina del mercato smartphone Android, Samsung ha sofferto un po' negli ultimi anni. I suoi Galaxy S hanno sempre fornito abbondante potenza di calcolo, ma l'eccessivo utilizzo di plastica e l'apparente incapacità di evolvere il design di base hanno attirato feroci critiche. Ovviamente è facile ignorare il feedback negativo quando le vendite vanno bene, ma l'anno scorso ha rappresentato un punto di svolta per Samsung. Il Galaxy S5 ha venduto meno del previsto e i profitti sono di conseguenza calati. Non sorprende perciò che il gigante coreano si sia messo al lavoro e che il prodotto di quest'anno sia veramente differente, perlomeno in termini fisici.

Al posto delle plastiche economiche e delle rifiniture in falso metallo dell'S5 abbiamo ora un apparecchio che potrebbe essere stato disegnato direttamente da Apple. Il fronte e il retro del Galaxy S6 sono impreziositi da vetro temperato, e una banda di metallo corre lungo i bordi, completo di angoli in stile iPhone 6 e griglie molto simili sugli altoparlanti. È stato già scritto abbastanza sulla presunta copiatura del design di Apple effettuata da Samsung e non ha senso parlarne di nuovo, ma la compagnia ha forse dato ai suoi detrattori ancora più argomentazioni con questo design. Bisogna però chiedersi quanta varietà possiamo realisticamente aspettarci in un mercato in cui il 99% dei telefoni sono praticamente identici esteticamente. A parte le accuse di clonazione, l'S6 è un vero cambiamento di rotta per Samsung. Il suo prodotto di punta dà finalmente la sensazione di essere pregiato, ed è un motivo per celebrare.

Sì, alcuni elementi del design sono fastidiosi: la fotocamera si protende parecchio dal retro del telefono, e ciò rende impossibile lasciarlo poggiato su una superficie a meno che non si utilizzi una custodia protettiva, ma nel complesso il Galaxy S6 è uno dei telefoni meglio progettati che abbiamo visto quest'anno. L'apparecchio è complementato da un eccellente schermo Super AMOLED da 5.1 pollici con risoluzione 2560x1440. La densità di pixel è di 577ppi, un grosso passo in avanti rispetto allo schermo 1080p del Galaxy S5, anche se ci teniamo a sottolineare che pixel count così alti non hanno molto senso su questi schermi; era quasi impossibile individuare i singoli pixel già sul Galaxy S5.

Samsung è anche riuscita ad acquisire un vantaggio sulle sue rivali abbandonando almeno quest'anno la tecnologia Qualcomm. Lo Snapdragon 810 di Qualcomm è stato soggetto ad alcune recensioni negative a causa dei suoi apparenti problemi di surriscaldamento, e Samsung ha saggiamente optato per il proprio chipset Exynos 7420, che non è solo più veloce ma opera anche a temperature molto più basse grazie al suo processo produttivo a 14nm, una novità assoluta per uno smartphone. Ciò ha permesso alla compagnia di rendere il Galaxy S6 sottilissimo con uno spessore di appena 6.8mm, assicurando però prestazioni notevoli. In breve, questo è uno dei telefoni Android più potenti che sia possibile acquistare al momento, ma la cosa non sorprende visto il trend della linea.

Siamo abituati alle specifiche all'avanguardia dei prodotti Samsung, ma stavolta la potenza del Galaxy S6 rappresenta veramente un sensibile passo in avanti. In passato abbiamo visto telefoni con specifiche non indifferenti soffrire nel far girare fluidamente giochi Android, e il Galaxy S6 è probabilmente uno dei primi a offrire prestazioni prive di scatti che non sembrerebbero fuori posto anche su un sistema da gioco domestico. Real Racing 3, Asphalt 8: Airborne e NOVA 3, titoli che tradizionalmente verrebbero rovinati da frame-rate instabili su smartphone teoricamente “di punta”, girano a ritmo notevole senza incertezze o scatti di sorta.

La cosa è bizzarra se si tiene conto del fatto che l'S6 viene surclassato in alcuni dei benchmark in basso. L'HTC One M9 vanta risultati più impressionanti in alcune aree, ma nei giochi l'S6 è la piattaforma migliore. Forse è la CPU più veloce ad aiutare, o magari il processo produttivo a 14nm che mantiene il processore più fresco e quindi meno soggetto a thermal throttling. Il passaggio di Samsung all'Exynos 7420 potrebbe essere stato dettato dai problemi ben documentati di Qualcomm, ma questa mossa ha portato risultati notevoli: sicuramente è comodo avere a disposizione il proprio system-on-chip di punta fabbricato secondo il più avanzato processo produttivo, e ci sono pochi altri produttori di dispositivi Android nella stessa situazione.

Galaxy S6 HTC One M9 Google Nexus 6 Galaxy S5 iPhone 6 iPhone 6 Plus
Geekbench Single-Core 1233 1087 1053 972 1605 1606
Geekbench Multi-Core 3964 3496 3081 2949 2901 2903
3DMark Graphics 22954 34795 24668 17464 22824 24067
3DMark Physics 17795 10242 17259 15541 9385 9320
3DMark IceStorm Unlimited 21565 22701 23205 18524 17304 17782
GFXBench T-Rex 58.0 49.0 37.0 27.4 42.8 44.6

Purtroppo la situazione del software resta in gran parte inalterata. Samsung continua a rivestire l'OS mobile di Google di un'interfaccia utente poco attraente. Al posto del piacevole Material Design di Lollipop troviamo TouchWiz, un'esplosione irregolare di colori e immagini che sembra fuori posto nell'era degli smartphone moderni. La situazione è messa ancor più in rilievo dal fatto che il template Material di Google viene adottato dai creatori di app per una migliore integrazione con l'OS. La personalizzazione di Samsung impedisce a queste app di integrarsi con il resto dell'interfaccia, con il risultato che la navigazione e il design dell'interfaccia fluttuano tra i due stili.

L'inclusione dei temi permette di cambiare l'aspetto delle cose fino a un certo punto: ci sono perfino dei design ufficiali di Avengers: Age of Ultron, in caso vogliate un telefono che sembri appartenere ad Iron Man, ma in generale preferiamo l'aspetto raffinato dell'interfaccia base di Google rispetto a queste soluzioni. Speriamo che l'S7 venga sgravato di questi problemi: Samsung ha ascoltato le critiche mosse al design fisico, e speriamo che reagisca allo stesso modo anche quando si tratterà di cambiare il software.

Anche se il design generale del Galaxy S6 troverà probabilmente riscontro positivo, alcuni dei cambiamenti apportati potrebbero deludere i fan hardcore. Nell'edizione di quest'anno non ci sono slot per MicroSD e non si può quindi aumentare la capacità di immagazzinamento dati, che comunque varia da 32GB a 128GB. Va sottolineato anche che, in virtù di un accordo con Microsoft, il Galaxy S6 è dotato di base di supporto per OneDrive e offre 100GB di spazio per foto e altri file. Un attento uso della funzione, insieme ad altri servizi di cloud storage come Google Drive e Dropbox, potrebbe rendere meno problematica la mancanza di slot per MicroSD. È comunque un peccato che una caratteristica così utile sia stata eliminata. Va anche detto che tutto lo spazio in cloud del mondo non serve a nulla se non ci si può connettere ad esso: una scheda MicroSD non necessita invece di connessione internet.

Un altro difetto è la mancanza di batteria amovibile. Per creare un design così sottile e attraente, nonché impreziosito da componenti pregiati, Samsung è dovuta tornare a un'unità totalmente sigillata. Ciò significa che non si può sostituire la batteria quando si è in viaggio, cosa che personalmente non abbiamo mai pensato di fare ma che sappiamo essere considerata utile da molti utenti Android. Anche questa è stata una caratteristica della linea GalaxyS per anni, ed è comprensibile che la sua rimozione possa non essere ben accolta.

La resistenza all'acqua è un'altra delle caratteristiche del Galaxy S5 eliminata nel nuovo prodotto, insieme alla porta USB 3.0. Per sopperire, Samsung ha equipaggiato l'S6 con tutta una serie di opzioni di carica. Oltre alla ricarica veloce di Samsung è inclusa anche quella tramite wireless, che si ricollega all'accordo della compagnia coreana con IKEA, la quale installerà porte di ricarica wireless in sofà e mobilio simile. L'alimentazione inclusa ricarica completamente il telefono in circa un'ora, e l'S6 supporta anche la tecnologia di ricarica 2.0 di Qualcomm.

L'unica lacuna da questo punto di vista è che il Galaxy S6 monta una batteira più piccola rispetto all'S5: 2550 mAh contro i 2800 mAh del modello dello scorso anno. Considerando la maggiore risoluzione dello schermo e il processore più potente, la durata risulta ovviamente inferiore. La produzione a 14nm del processore permetterà probabilmente di risparmiare energia, ma nel caso dell'S6 non si può giungere alla stessa durata. Visto che il Galaxy S5 non si distingueva per durata di batteria, spiace che il suo successore avrà ancor più difficoltà a stare acceso per l'intera giornata. Abbiamo notato che il telefono era quasi scarico verso le 20:00 dopo un normale giorno di utilizzo: ovviamente la comodità della ricarica wireless e la possibilità di effettuare il fast-charge a brevi intervalli rendono più difficile sopportare questo limite, ma se la durata della batteria è una delle caratteristiche più importanti per voi, e se siete soliti portare una batteria di ricambio, vedrete questi cambiamenti come un downgrade.

Fortunatamente Samsung ha mantenuto alcune delle migliori idee alla base dell'S5, migliorandole quasi al punto da renderle irriconoscibili. L'NFC e il monitoraggio del battito cardiaco sono presenti e corretti, ma è lo scanner dell'impronta digitale a essere stato migliorato di molto. Lo scanner dell'S6, situato sul pulsante home, è un enorme passo in avanti in confronto a quello del dispositivo dello scorso anno. Con l'S5 è necessario passare il dito sul sensore per sbloccare l'apparecchio, un'operazione con parecchio margine di errore difficile da effettuare impugnando il telefono con una mano e da ripetere spesso più volte. Di conseguenza, molti utenti hanno scelto di non utilizzare la funzione, rendendola superflua. Siamo lieti di riportare che il sensore dell'S6 non necessità di movimenti e permette di sbloccare velocemente il dispositivo. La memoria può immagazzinare molteplici impronte, e anche se il procedimento iniziale e lungo e occasionalmente irritante, dopo il completamento permette di rendere sicuro il telefono senza problemi.

L'ingombrante fotocamera menzionata offre un livello di qualità di cui Apple sarebbe fiera. Fin dal primo iPhone, Apple è stata orgogliosa delle sue fotocamere mobile, più veloci e generalmente migliori in confronto a quelle di praticamente qualsiasi altro dispositivo portatile. Dopo la delusione della fotocamera del Nexus 6, che soffre di un tempo di esposizione che sembra affliggere tutti i dispositivi della serie Nexus di Google, siamo rimasti impressionati dal sensore da 16 megapixel del Galaxy S6.

Le immagini sono dettagliate, colorate e dal contrasto eccellente. Il software aggiornato della fotocamera è anche molto migliore dell'app Android di base, e offre la solita scelta di modalità di scatto: panoramico, slow-motion e molti altri che possono essere scaricati dall'app store di Samsung, oltre a una modalità “professionale” che permette di calibrare elementi come bilanciamento del bianco, ISO e metering. Queste funzioni vanno molto oltre l'offerta delle app standard Android, e dovrebbero soddisfare i fotografi che vogliono avere più controllo sui loro scatti. La registrazione video è ugualmente valida, con supporto per registrazione a risoluzione UHD (3840x2160 pixel) a 30fps e 1920x1080p a 60fps.

Veloce ad attivarsi e scattare, la fotocamera da 16 megapixel del Galaxy S6è la migliore mai vista su un apparecchio Android, e probabilmente al livello di quella dell'iPhone 6, se non migliore. Il dettaglio delle foto è ottimo, così come le registrazioni video.

Samsung Galaxy S6: il verdetto del Digital Foundry

Samsung deve ancora realizzare il telefono Android perfetto, ma lo stesso può dirsi di qualsiasi produttore sul mercato, Google inclusa. Il Galaxy S6 non è certamente il telefono che potrebbe essere: TouchWiz è ancora una seccatura, e la durata ridotta della batteria e il ridotto spazio di storage fisico lo renderanno meno attraente agli occhi di alcuni utenti Android, ma rappresenta comunque un notevole passo in avanti per l'azienda coreana.

È bello vedere che Samsung si sia liberata dalla sua ossessione per la plastica e realizzato un apparecchio che restituisce sensazioni all'altezza dell'aspetto. Il chip Exynos è un altro grande successo: utilizzando la propria tecnologia, Samsung ha aggirato i problemi di throttling e temperatura che affliggono la maggior parte dei suoi rivali Android, i cui telefoni migliori montano lo Snapdragon 810. La tecnologia a 14nm non si traduce nella durata della batteria in cui speravamo, e la batteria più piccola non aiuta da questo punto di vista.

Resta comunque il fatto che la qualità di costruzione e le prestazioni sono veramente impressionanti. Aggiungete una fotocamera esemplare, un fantastico schermo AMOLED, buona qualità delle chiamate e numerose opzioni per la ricarica (tra cui wireless e fast charge) e avrete un prodotto veramente notevole. Non serviva molto per superare il deludente S5, ma Samsung è andata ancora oltre. Teniamo le dita incrociate sperando che al nuovo design si accompagni un software migliore nel modello dell'anno prossimo.

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Damien McFerran

Contributor

Retro fanatic and tech bore Damien has been writing words for professional publication since 2006, but has yet to fulfill his lifelong ambition of being commissioned by Your Kitten Magazine.

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