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Digital Foundry Vs 3D Games

Le sfide della nuova tecnologia al CES di Las Vegas.

Il CES di Las Vegas si è finalmente concluso e sono tante le novità interessanti emerse dagli oltre 2.500 partner accorsi all'evento. La vera chicca però è stata il 3D stereoscopico, grazie anche al portentoso (quanto meno in termini di incassi) film di James Cameron. Avatar ha infatti avuto il pregio di portare tale tecnologia in ambito mainstream, convincendo definitivamente svariati produttori a finanziare numerosi progetti a essa correlati. L'evento tentuosi a Las Vegas è pertanto stato il palcoscenico ideale per mostrare a tutti le prossime 3DTV, e i futuri sviluppi in ambito videoludico.

Tutti i maggiori brand hanno mostrato una felice convergenza a livello tecnologico, utilizzando occhiali con una frequenza a 60Hz per ciascun occhio, collegati agli schermi tramite raggi infrarossi o via Bluetooth. È importante inoltre notare che anche in ambito 3D si continuano a utilizzare i canonici 24FPS, in pratica lo standard per tutto ciò che non attiene ai videogame.

Tra le compagnie produttrici, Sony sembra inconfutabilmente quella più preparata e desiderosa di cavalcare l'avvento di tale tecnologia. Il colosso nipponico ha infatti mostrato svariate demo e sembra aver superato a dovere uno dei principali ostacoli del gaming in visuale 3D, vale a dire quello di renderizzare un singolo frame per ciascun occhio. Ciò è ovviamente possibile grazie alla potenza di calcolo di PlayStation 3, anche se le versioni mostrate non erano poi molte né troppo varie.

Invincible Tiger: Legend of Han Tao è stato un ottimo esempio di come il 3D stereoscopico possa essere impiegato in maniera versatile per i videogiochi. Nonostante le iniziali dichiarazioni circa una risoluzione full HD a 1080p, il titolo ha comunque dato buona prova di sé. La risoluzione era un 720p nativo ma il frame-rate era saldamente fissato a 60 FPS e il titolo supportava svariate tecnologie 3D differenti. La tipologia di gameplay, la visuale e il particolare stile grafico evidenziavano tutti un buon approccio alla nuova tecnologia, mostrando un connubio per nulla forzato bensì evidenziando i punti di forza che dovrebbero attrarre l'utente finale.

Non possiamo ovviamente non evidenziare la versione videoludica di Avatar, titolo che ha permesso a Ubisoft di sperimentare il 3D nelle console dell'attuale generazione. A differenza di Invincible Tiger, Avatar non è però stato concepito intorno alla nozione di 3D, e tuttti gli effetti sono pertanto stati aggiunti in seguito grazie anche alla potenzia del Dunia Engine, lo stesso motore grafico che ha dato vita a Far Cry 2. Abbiamo quindi una risoluzione nativa di 720p (640x720 o 1280x360 per ciascun occhio) e ben quattro tipologie di 3D. Eccovi un esempio delle varie applicazioni relative ad una medesima immagine.

La prima immagine a sinistra mostra il gioco senza alcuna aggiunta, mentre nelle altre sono applicate le varie metodologie per fornire gli effetti tridimensionali e aggiungere profondità di campo alla visuale.

Avatar si attesta sui 30 frame per secondo ma riesce a essere incostante anche nel semplice 2D, mostrando altresì alcuni episodi di tearing. Il Dunia engine ha dato prova di maggiore efficienza su Xbox360, quindi è sulla piattaforma Microsoft che i ragazzi di Digital Foundry hanno eseguito i vari test. Ecco di seguito il video illustrativo sulle performance eseguite in 2D e in 3D.

Performance di Avatar in 2D e 3D a confronto su Xbox 360. La versione 2D scorre a 30fps, mentre quella in stereo 3D subisce qualche calo.

Il Dunia Engine già mostrava dei risultati superiori senza alcun lavoro di 3D su Xbox 360 rispetto a PS3, ecco quindi che con tale implementazione la differenza sulla console Sony diviene ancor più penalizzante, con una diminuzione decisamente drastica dei frame. Ecco a voi il video comparativo tra le due piattaforme.

Video comparativo tra Xbox 360 e PS3.

Siamo ancora agli albori della tecnologia 3D (ovviamente in ambito videoludico), eppure esempi del genere lasciano presagire svariati problemi tecnici e risoluzioni non propriamente Full HD. Nonostante ciò, l'industria sembra intenzionata a supportare attivamente il fenomeno e sono già parecchi i prodotti associati al logo 3D. Nella pagina seguente vedremo come Sony e Microsoft si stanno muovendo per far fronte a tali inconvenienti e restare al passo della concorrenza.

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Dario Tomaselli

Contributor

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