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Modern Warfare 2

Il gioco dell'anno?

Se c’è un gioco che più di altri mi ha fomentato in questi ultimi anni, tanto da essere tra i pochi a meritare l’acqusto al day one (cosa che generalmente riservo a ben pochi titoli), si tratta di Call of Duty 4: Modern Warfare. Inutile quindi spiegare l’attesa per il secondo capitolo della saga dal setting attuale, Modern Warfare 2, dopo l’addio ufficiale di Infinity Ward all’ormai inflazionata Seconda Guerra Mondiale, lasciata in mano a Treyarch, team che continua a sfornare mediocri capitoli (anche se a dire il vero World at War non è stato poi così malaccio), sempre in grado di far cassa per Activision.

Un brand che è diventato quindi la gallina dalle uova d’oro per il publisher, che dopo la giusta dose di hype degli ultimi mesi, ha finalmente mostrato all’E3 il suo nuovo sicuro blockbuster, fugando una volta ancora ogni dubbio sul perché CoD sia una delle saghe più amate di sempre. Intendiamoci: molti sostengono che la via dello script rende facili molte cose e che a livello di design, IW debba necessariamente ritoccare qualcosa per svecchiare un gameplay troppo su binari e “sempre uguale”.

Sentendo queste cose generalmente sorrido, perché onestamente continua a sfuggirmi il perché tutto questo dovrebbe essere tenuto in considerazione. Si trattasse di un prodotto scadente o palesemente non funzionante ci starebbe anche, ma qui abbiamo a che fare con ben altro. Call of Duty resta ancora, per come è strutturato, l’esperienza più vicina a un film interattivo che possa esserci oggi. Blasfemia per un fanboy del buon Kojima o per i tanti seguaci di Cage e del suo Heavy Rain…eppure questo si, probabilmente, è ciò che per me si avvicina a quel concetto di cui tutti amano discorrere sui forum di mezzo mondo.

Il nuovo setting, alternerà ambienti urbani a nuovi scenari molto immersivi.

Call of Duty si gioca e si gioca per bene ma la sapiente regia, i cambi di ritmo e la cura per il dettaglio messa nel lavoro dai tecnici californiani in forza al developer, portano il tutto a un livello superiore, a quel compromesso perfetto tra il fare e il guardare che stabilisce il punto di incontro tra i vari media, a mio modesto parere. Durante la conferenza Microsoft (che si è aggiudicata per Xbox Live i primi DLC in esclusiva) e poi in quella Sony, il titolo è stato pompato il giusto, a sottolineare una volta ancora il suo peso anche sui destini dell’hardware, in un momento cruciale per la vita di 360 e PS3.

Il filmato presentato ha mostrato per la prima volta il giocato di MW2, evidenziando una volta ancora tutte le caratteristiche portanti del titolo elencate qui sopra. Nessuna rivoluzione tecnica, nonostante un polishing generale degli elementi a video, con più effetti, poligoni, nemici e via dicendo, e focus totalmente ancorato al tema principale dell’avventura: la guerra. Si perché il merito di Infinity Ward è nuovamente quello di trasportarci li, in prima linea, tra proiettili fischianti, esplosioni, sangue e piombo, in un nuovo intreccio fantapolitico e situazioni inedite, sperimentate per l’occasione, che arricchiranno ulteriormente la sfida per i giocatori più accaniti.

Il filmato era tratto da una build visionata successivamente a porte chiuse con Activision e va detto che l’impatto “da vicino” è stato di quelli che non si dimenticano, proprio in funzione di quanto detto in questa sede e, soprattutto, di quanto visto da tutti voi. Il nuovo Modern Warfare è stato sicuramente tra i prodotti più impressionanti di questo E3 2009 e sicuramente sarà uno dei protagonisti del Natale, nonostante la release anticipata a ottobre per la gioia di molti. Aspettatevi nelle prossime settimane succose novità in esclusiva a riguardo.

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Alberto Belli

Contributor

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