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Empire: Total War

Il miglior strategico di sempre?

Il leggendario generale cinese Sun Tzu, autore de “l’Arte della Guerra”, uno degli scritti più famosi dell’antichità basati sulla strategia militare, tra le sue massime affermava che “non è possibile fermare l’innovazione”. Se rileggiamo questo concetto in chiave attuale possiamo a buon diritto applicare il concetto ad un prodotto come Empire, capace di segnare il più grande slancio innovativo della saga e proiettarci attraverso l’intera durata del XVIII secolo, spaziando tra ambientazioni molto diverse tra loro, dall’India al continente americano. E’ l’epoca in cui l’evoluzione degli armamenti contribuisce a spostare il fulcro delle battaglie dalle brutali mischie e dagli assalti della cavalleria a ben altr scontri. Si tratta di un’importante fase di transizione che lentamente condurrà agli scenari bellici che hanno caratterizzato la scena geopolitica del ‘900.

Gli scambi commerciali saranno fondamentali come anche l’uso della diplomazia che assumerà un ruolo preminente, adattandosi alla funzione rivestita nel periodo storico preso in considerazione dagli sviluppatori. Creative Assembly ha quindi optato per un adattamento dell’Intelligenza Artificiale e dei comportamenti tenuti dalla stessa. Sovente infatti nei precedenti capitoli capitava che l’IA rifiutasse buone offerte di fronte alla prospettiva di una sconfitta quasi certa. Come molti di voi sapranno in questo nuovo capitolo verrà posta l’attenzione anche sulle battaglie navali, ed è proprio su questa parte che si è concentrato il nostro test “su strada” del titolo.

Per prima cosa siamo stati impegnati in un tutorial che ci ha introdotto i principi basilari dei combattimenti marittimi. Ogni nave sarà dotata di due barre che segnaleranno costantemente le condizioni in cui versano entrambi i lati dell’imbarcazione, evidenziando eventuali situazioni critiche causate allo scafo durante i combattimenti. La bandiera issata indicherà l’alleanza del veliero preso in considerazione, tuttavia si convertirà in un vessillo di colore bianco qualora la situazione dovesse divenire critica e ci si vedesse costretti a battere in ritirata. Attorno alla nave apparirà di volta in volta anche un indicatore per segnalare la direzione dei venti. Tutti questi elementi saranno di vitale importanza per comprendere come muoversi e quali cambiamenti adottare all’evenienza nella propria strategia, che in definitiva si riassumeranno nel cercare di non mostrare il proprio lato debole, quello maggiormente danneggiato, al nemico, nel trarre vantaggio dagli eventuali danni inflitti e infine nel considerare la direzione del vento per potersi mantenere veloci e al contempo dinamici.

Due pirati irritati. Non è una buona cosa.

Nella nostra prova abbiamo selezionato la compagine francese. Dopo aver disposto la nostra flotta seguendo una formazione in linea piuttosto compatta, ci è stato spiegato come non fosse la tattica migliore per avere successo e abbiamo ripiegato su uno schieramento a ventaglio. Per prima cosa abbiamo cercato di distruggere l’albero maestro dell’imbarcazione a noi più vicina, ricorrendo ai letali chain-shot, quegli strumenti d’artiglieria composti da due palle di cannone legate insieme da una catena, che all’epoca avevano lo scopo di ridurre la mobilità del veliero nemico proprio pregiudicando pesantemente le vele. Tra le armi disponibili abbiamo potuto testare anche le canoniche palle di cannone, che colpiscono lo scafo in modo più diretto mettendo fuori uso l’artiglieria avversaria e le mitraglie, utili da sfruttare per attacchi a corto raggio, preludio all’imminente e sanguinoso abbordaggio che metterà definitivamente la parola fine all’assalto. Quest’ultima operazione in particolare non è affatto semplice da portare a termine ma lo sforzo profuso verrà ricompensato in quanto si potranno acquisire tutte le armi del veliero caduto e rimpolpare per bene il proprio arsenale.

Nella versione di prova le imbarcazioni pilotabili erano poche, mentre sappiamo già che nell’edizione completa ne saranno presenti un numero piuttosto elevato. Quelle che abbiamo testato possedevano caratteristiche specifiche sia dal punto di vista estetico che sul piano della capacità in battaglia. Non mancheranno tra le varie tipologie le fregate, i brigantini e anche le cosidette “Rocket Ship”, navi inventate negli ultimi anni del ‘700 che sfruttavano i primi razzi sperimentali e riuscivano ad incendiare i ponti spargendo il panico tra i soldati.

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Davide Spotti

Contributor

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