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Far Cry 6 Vaas Insanity Recensione: La mente di un folle è un luogo pericoloso

Il primo DLC dello shooter di Ubisoft ci porta nella mente del celebre villain.

Far Cry 6 è arrivato sugli scaffali di tutto il mondo da poco più di un mese e, anche se solitamente è sempre difficile per un videogioco single player mantenere una base attiva anche quando la maggior parte degli utenti hanno finito la storia principale, il titolo sviluppato e pubblicato da Ubisoft ha dimostrato di avere delle buone idee per il suo end game.

Dopo aver liberato Yara dal regime di Castillo, infatti, i giocatori possono continuare la loro avventura nell'isola caraibica attraverso le Operazioni Speciali, delle missioni separate dalla trama principale, che affrontate da soli o insieme ad un amico permettono di ottenere nuove armi ed equipaggiamenti inediti per Dani Rojas, l'eroe rivoluzionario protagonista di Far Cry 6.

Sebbene il titolo offra quindi diverse attività end game e degli eventi settimanali in costante evoluzione, a stretto giro dalla release ufficiale è inoltre in arrivo il primo DLC del season pass del gioco, che come sappiamo sarà dedicato ai villain più iconici del franchise sviluppato da Ubisoft. La prima di queste tre espansioni è dedicata a Vaas Montenegro, storico antagonista di Far Cry 3, che forse più di tutti gli altri è diventato il vero cattivo di copertina dell'intera serie.

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Le ragioni del successo di Vaas sono diverse, ed è troppo semplice attribuire la sua popolarità al fatto che rientri in quel ristretto club di villain, i folli, che al pubblico bene o male piacciono sempre. La performance di Michael Mando, in realtà, fu l'elemento chiave di quell'interpretazione magistrale, che tuttora riesce a mettere i brividi durante la storica sequenza che tutti ricordiamo, quella della definizione della follia.

L'intero DLC, neanche a dirlo, verte proprio sul tema della follia, portandoci all'interno della mente di Vaas per darci la possibilità di esplorare i suoi ricordi e diventare testimoni del suo percorso verso la pazzia. La speranza era quella di trovarsi di fronte a un contenuto dal forte accento narrativo, che facesse luce sul burrascoso passato di Vaas e di sua sorella Citra, ma purtroppo l'espansione segue il percorso tracciato da Far Cry 6 offrendo innanzitutto del solidissimo gameplay, e limitandosi ad accennare gli episodi che hanno portato il villain a perdere completamente la testa.

L'espansione si sviluppa infatti proprio come una nuova operazione speciale, che ci catapulta in una vasta area esplorabile che dovremo battere metro dopo metro alla ricerca dei tre frammenti di pugnale in grado di liberare Vaas dalla prigione che è diventata la sua mente. La mappa è abbastanza vasta, è largamente ispirata all'ambientazione di Far Cry 3, ed è colma di attività secondarie che non potranno essere ignorate se si ha l'ambizione di arrivare fino alle origini della follia del fratello di Citra.

La mente di Vaas è ricca di stranezze ed elementi onirici, ma anche di pericoli letali.

L'operazione speciale, che non è in alcun modo collegata alla campagna principale e può essere raggiunta dal menù iniziale di gioco, è caratterizzata infatti da una formula molto particolare, simile per certi aspetti a quella di alcuni roguelite: la mente di Vaas è colma di creature e nemici che ci attaccano a vista, e nel caso questi dovessero sconfiggerci, la ricerca dei tre frammenti del pugnale ricomincia dal principio.

Dopo ogni game over la mappa non subisce alcun cambiamento e abbiamo una maggiore consapevolezza dei pericoli che la abitano, ma durante un tentativo intervengono tutte quelle classiche meccaniche da roguelite che prevedono di accumulare il maggior numero di risorse per sbloccare power up temporanei e permanenti in grado di aiutarci a compiere la missione.

All'inizio l'unica arma a nostra disposizione è una semplice pistola ma, sconfiggendo nemici e completando le attività nascoste nel mondo di gioco, possiamo sbloccare una serie di perk passivi e ampliare l'inventario di Vaas con armi e gadget aggiuntivi, fondamentali per avere ragione dei pericoli che popolano la mente del villain.

Lo specchio all'interno dell'hub centrale permette di potenziare Vaas con dei perk permanenti molto potenti.

Almeno inizialmente, il grado di sfida offerto dall'espansione non è poi così elevato: i perk permettono di aumentare considerevolmente le statistiche e le capacità offensive del personaggio ma anche di mantenere ampie porzioni di denaro tra una morte e l'altra, mentre le armi possono essere ottenute al completamento di una prova di combattimento per poi essere potenziate con del denaro all'hub centrale della mappa.

Insomma, Vaas: Insanity sceglie di non punire eccessivamente il giocatore dopo un game over, anche perché completare una sola volta l'operazione speciale vi premierà solo con una parte delle ricompense che il DLC introduce. Come altre attività end game di Far Cry 6, anche la fuga dalla prigione mentale di Vaas può essere affrontata in diverse difficoltà, per sbloccare tutte le componenti del set di equipaggiamenti di incluso nell'espansione.

La parte sicuramente più interessante del DLC, almeno dal punto di vista narrativo, è rappresentata da due piccole attività che scavano nel profondo della coscienza di Vaas, svelando gli abusi che hanno portato l'uomo a cadere nella sua follia. Non vi vogliamo anticipare nulla ma se avete apprezzato Montenegro in Far Cry 3, i retroscena al centro di queste mini-missioni sono davvero imprescindibili per la comprensione del personaggio.

L'esplorazione è fondamentale e vi condurrà alla scoperta di tutti i segreti della mente di Vaas.

Anche se alla fine i frammenti di narrativa relativi alla storia di Vaas sono davvero pochi, l'espansione garantisce comunque ore e ore di divertimento, offrendo un'ambientazione ben realizzata e particolarmente curata, colma di stranezze oniriche che sapranno strapparvi un sorriso. Affrontare i 3 ricordi principali del passato di Vaas, quasi ossessionato dalla figura di Jason Brody, è chiaramente il culmine del DLC, anche se esplorare attività meno impegnative ma colme di riferimenti alle origini della sua follia è altrettanto piacevole.

Il season pass di Far Cry 6 inizia quindi col piede giusto e, soprattutto, in modo molto coerente con la natura delle altre attività end game del gioco, che cercano di tenere incollati gli utenti allo schermo con missioni cooperative ad alta difficoltà e con ricompense esclusive. Ma il coinvolgimento di Vaas, senz'alcun dubbio, è cruciale nel risultato finale.

Cara Ubisoft, il giorno che ci regalerai uno spin-off a lui dedicato saremo davvero contenti.

8 / 10