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Halo Wars

Ho voglia di qualcosa di Halo.

Il mio rapporto con Halo, non è mai stato dei migliori. L'ultimo capitolo della saga è stato oggetto delle mie dissertazioni per molto tempo, forte di un'esperienza ludica che, a distanza di parecchio tempo, continuo ancora a ritenere tra le più deludenti degli ultimi anni, specialmente in virtù delle promesse fatte e non mantenute da Bungie. Logico quindi, un approccio da scettico a tutto ciò che è legato a un marchio da cui sono stato profondamente "segnato".

Qui non parliamo di Bungie ma di Ensemble, non parliamo di uno sparatutto in soggettiva ma di uno strategico in tempo reale e non parliamo di un gioco atteso come il nuovo punto di riferimento di un genere. Eppure, questa volta, a differenza dell'ultima release dedicata al brand, parliamo veramente di un signor gioco.

Si perchè di Halo Wars si è detto troppo poco forse ma la scelta è stata di Microsoft, quasi a voler esorcizzare l'hype che tanti danni ha causato al più famoso cugino. Testa bassa, duro lavoro e tante belle idee da applicare al brand di riferimento per la console: Halo Wars, testato a fondo, conferma una volta ancora quanto un progetto nato e cresciuto su una determinata piattaforma, non tema incompatibilità di nessun genere con un sistema di controllo che, nel caso degli RTS, resta quasi sempre il vero limite oggettivo per l'acquisto.

Tutte le unità viste in Halo dalla sua uscita, sono praticamente presenti in Halo Wars, ben dettagliate e ovviamente utilizzabili.

Halo Wars invece scorre via liscio che è un piacere, con comandi snelli e risposte in real time da parte di truppe gestite, per quel che riguarda gli avversari, da una IA di tutto rispetto che non perdonerà nulla al più alto livello di difficoltà. Il setting di Halo, ovviamente, è stato sfruttato al massimo e le vaste mappe, le tante unità disponibili e in generale il feeling trasmesso dal gioco, farà la felicità di tutti coloro che hanno approfondito il discorso, magari comprando uno dei bellissimi romanzi piuttosto che fumetti o gadgettistica varia.

Dal punto di vista del gameplay, ci troviamo di fronte a un RTS standard, legato al gathering di risorse e alla "produzione" di soldati e mezzi indispensabili per portare a termine una serie di incarichi che costituiscono il cuore di una campagna, ben strutturata e coinvolgente, articolata su 15 missioni. Coinvolgimento che deriva anche dal buon lavoro svolto dal punto di vista tecnico, con un engine che regge bene nonostante (specialmente nei livelli più avanzati), lo schermo sia un concentrato di esplosioni e un tripudio di effetti. Peccato per qualche texturina sbiadita qui e li, messa in evidenza sul terreno utilizzando lo zoom della (comoda) camera. Una volta stabilita la vostra base tuttavia, dovrete far si che i reattori garantiscano tanta energia, quanto necessario per lo sviluppo di nuove tecnologie e unità sempre più avanzate.

Studiare il terreno sarà indispensabile per avere la meglio sugli avversari.

Ecco quindi apparire gli Spartan, che come un carro Elephant o un Warthog potranno essere "potenziati" grazie alla ricerca, piuttosto che il vostro alter ego (l'eroe di cui prenderete possesso), in grado anche di utilizzare poteri speciali attivabili con una pressione della croce direzionale. Tutti in generale (compresi i Covenant), potranno contare su un attacco normale e su uno speciale (i soldati semplici per esempio, potranno servirsi di granate nel corpo a corpo, lo Spartan di una doppia raffica di pistola e così via...). Vitale, anche la possibilità di schierare i propri uomini dietro coperture occasionali indispensabili per creare una testa di ponte tra l'obiettivo e la base, senza rimanere allo scoperto.

Con un tocco comunque, sarà possibile selezionare e muovere le truppe e, con una seconda pressione, accedere a una determinata classe: un ulteriore omaggio alla semplicità, che ha caratterizzato dall'inizio l'avventura di Master Chief, pur non trattandosi questa volta di lui a dirigere le operazioni della UNSC.

Testato anche il multiplayer che, oltre all'opzione cooperativa per l'intera campagna, offre una discreta varietà di mappe (rigorosamente quadrate) create ad hoc per gustare in compagnia una soluzione Skirmish con i fiocchi per 6 contendenti (giocabile anche nei panni degli alieni of course).

Microsoft ha anche rilasciato delle nuove immagini e un interessantissimo diario di sviluppo che potranno aiutarvi, con il nostro primo hands-on, a farvi un'idea più chiara della situazione. Quello che cercavo da questa toccata e fuga con lo spin-off più atteso degli ultimi tempi, era un ritrovare fiducia e interesse verso una saga che era incredibilmente precipitata nella mia personale classifica. Cosa che non credevo fosse possibile, con un Halo Wars "qualsiasi". Beh, mi sbagliavo: tenetelo d'occhio, specialmente se amate la strategia in tempo reale. Non ve ne pentirete.

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Halo Wars

Xbox 360

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Alberto Belli

Contributor

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