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Heavy Rain

Un thriller interattivo? Si. Un gioco? Forse. Per tutti? Sicuramente no.

“Questo non è Dragon’s Lair in HD! Pensate sia matto? Non lo sono”, ha dichiarato David Cage in risposta a tutti coloro, noi compresi, che durante la gamescom di Colonia, hanno in qualche modo paragonato Heavy Rain allo storico titolo firmato Cinematronics. “È vero, ogni sequenza di azione è accompagnata di un Quick Time Event, ma la struttura di gioco è totalmente diversa da qualsiasi altro prodotto mai realizzato. Abbiamo cominciato da zero, cercando di sfruttare al meglio questo tipo d’interfaccia per far sentire i giocatori davvero al centro dell’azione”. E come dargli torto?

Definire Heavy Rain solo un insieme di QTE sarebbe infatti totalmente sbagliato e questo perché, nonostante sia necessario seguire costanti input legati al contesto per effettuare ogni più piccola azione, invece di muovere semplicemente gli stick analogici e premere X, si ha sempre il pieno controllo della situazione. La presenza di un così altro numero di QTE potrebbe essere frustrante per molti, questo è certo, ma ciò non toglie che, pur essendo insolita, l'interfaccia di Heavy Rain si dimostra molto più versatile di quella proposta dalla maggior parte degli action adventure presenti sul mercato. Tutto questo non solo garantisce il pieno controllo su un vasto numero di oggetti (è possibile ad esempio aprire un forno, accendere la lavatrice o fare il giocoliere con della frutta), ma permette anche di esprimersi in svariati modi, nel vivo dell'azione.

Fino ad oggi gli sviluppatori si sono concentrati sulle dinamiche che caratterizzeranno molte fasi di gioco, ma questa volta, in occasione della più recente presentazione del prodotto, ci è stata mostrata una situazione molto più tranquilla: una serata nei panni di Ethan Mars, padre single, impegnato a badare a suo figlio.

Gli attori che hanno dato vita ai personaggi di Quantic Dream, saranno protagonisti a breve di un importante evento di presentazione che, speriamo, fughi gli ultimi dubbi sulla produzione.

Come ormai già saprete, Heavy Rain presenterà quattro personaggi giocabili, ognuno dei quali sarà legato all'Origami Killer per un motivo ben preciso. Ethan farà ovviamente parte di questo quartetto, ma nel frangente mostrato durante questo hands-on il suo ruolo nella storyline non è ancora ben definito: lo sarà solo dopo che suo figlio Shaun sarà stato rapito, quando capirà di avere solo quattro giorni per salvarlo.

Questa specifica sezione di gioco è infatti tutt'altro che frenetica, ma allo stesso tempo essenziale ai fini della narrazione: per comprendere il futuro dolore di Ethan, è infatti indispensabile imparare a conoscerlo e comprendere il suo rapporto con suo figlio... e quale miglior modo per farlo se non quello di trascorrere una normalissima serata a casa Mars?

Proprio come durante il resto del gioco, anche in questo caso è possibile influenzare lo svolgersi degli eventi attraverso una serie di decisioni più o meno significative che, in questo caso, ruotano intorno a Shaun (è possibile, ad esempio, gestire la sua serata decidendo se fargli fare i compiti o se permettergli di vedere la televisione).

Come prevedibile il tutto non si riducrrà però ad una semplice simulazione di gestione familiare ma, attraverso una serie di scenari incentrati sull'esplorazione della casa, è possibile approfondire il passato di Ethan e ciò che lo tormenta. Ethan si sente colpevole per la morte del fratello di Shaun, investito da una macchina, e l'abitazione riflette perfettamente questo suo dolore; nel suo studio vi è ad esempio un progetto coperto di polvere (un ricordo dei tempi ormai andati quando la famiglia era unita e Ethan aveva il suo vecchio lavoro), mentre accendendo la piccola televisione nella stanza, Ethan inizia a vedere un vecchio video di Shaun e suo fratello, finendo poi per scoppiare a piangere.

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Heavy Rain

PS4, PS3, PC

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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