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Heavy Rain

Un thriller interattivo? Si. Un gioco? Forse. Per tutti? Sicuramente no.

Di fronte a tutto questo è però necessario porsi una domanda ben precisa: è divertente? Quasi mai. Utilizzare il motion sensor del Dualshock per tagliare una fetta di pizza, scendere le scale in cerca dell'orsetto di Shaun per poi poterlo mettere a letto, o sedersi al tavolo della cucina per osservarlo mentre finisce i compiti non è certo il massimo del divertimento, ma tutto ha un senso ben preciso. Ha uno scopo. Giungendo quindi a questa conclusione la domanda cambia: è interessante? Quasi sempre.

Ogni più piccolo dettaglio è infatti fondamentale per dare al giocatore una visione completa della situazione, della personalità dei personaggi coinvolti, e delle emozioni che quest'ultimi proveranno in futuro, quando il ritmo dell'azione cambierà radicalmente…e in questo senso le inquadrature ricoprono un ruolo di fondamentale importanza per enfatizzare specifici frangenti. Inizialmente, la posizione delle inquadrature fisse potrebbe infatti sembrare quasi casuale, ma dopo pochi minuti, e qualche primo piano del tutto adeguato all'atmosfera, vi renderete subito conto del grande lavoro svolto da Quantic Dream.

Indiscutibilmente, parecchie situazioni di gioco emozionano pur non essendo ricche di azione in nessun modo. La serata in casa con Ethan, è totalmente all'insegna dell'introspezione.

In passato Cage ha parlato della sua delusione nel notare una certa superficialità in molti titoli, una superficialità che spesso conduce a rabbia, frustrazione e ansia...una superficialità che Heavy Rain non proporrà in alcun momento dell'avventura. In fondo è quasi impossibile non sentirsi vicini a Ethan, non percepire il suo dolore, mentre lo si osserva sofferente e depresso.

L’immersione nella realtà proposta raggiungerà quindi livelli incredibili, a discapito però di un’interazione fondamentalmente ridotta. Heavy Rain non sarà infatti un gioco adatto a tutti. Proporrà un’esperienza all’insegna dell’introspezione, volta ad approfondire l’aspetto emozionale di ogni vicenda per suscitare nei giocatori il massimo coinvolgimento. Non sarà dunque un prodotto “divertente” poiché il divertimento, nella sua più comune accezione, non fa parte della sua natura, ma al contempo sarà senz’altro in grado di appassionare chiunque dovesse decidere di intraprendere quest’affascinante avventura.

Successo o fallimento? Allo stato attuale, nonostante le numerose presentazioni avvenute nel corso del tempo, è difficile dare una risposta a questa domanda. Al di là delle ottime premesse Heavy Rain potrebbe infatti dimostrarsi un titolo molto diverso da come lo abbiamo sempre immaginato, ed è presto per dire se questo sarà un bene o un male. Per il momento non possiamo dunque far altro che tenere le dita incrociate, sperando che quest’attesissimo titolo non si riveli solo un semplice film interattivo.

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Heavy Rain

PS4, PS3, PC

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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