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Heavy Rain

La caccia all’Origami Killer continua...

Tra tutti i titoli previsti su Playstation 3 nel corso del 2010, Heavy Rain è sicuramente uno dei più attesi e chiunque abbia seguito il suo sviluppo grazie alle pagine di Eurogamer.it sarà a conoscenza di molti dettagli relativi all’avventura realizzata da Quantic Dream.

Nonostante la mole d’informazioni rilasciate nel corso degli ultimi mesi, come ad esempio la presenza di quattro personaggi giocabili (Norman Jayden, profiler dell’FBI; Scott Shelby, detective privato; Ethan Mars, architetto; infine, Madison Paige, giornalista) ognuno dei quali sarà collegato, seppur in maniera molto diversa, al temibile Origami Killer, è però ancora molto difficile prevedere il modo in cui la software house francese procederà lungo il processo di sviluppo.

Tuttavia, una cosa è assolutamente certa: proprio come Fahrenheit e Indigo Prophecy, anche Heavy Rain farà della libertà decisionale una colonna portante dell’esperienza.

Sin dai nostri primissimi test è infatti stato subito evidente che gli sviluppatori desiderassero incoraggiare la sperimentazione e stimolare la fantasia (mettendo sempre i giocatori nella condizione di poter modificare, in maniera assolutamente libera e dinamica, lo svolgersi degli eventi) e il tempo non ha fatto altro che rafforzare questo nostro pensiero.

Al di là di dubbi e certezze del caso, l’Eurogamer Expo è stato però un ennesimo, ottimo banco di prova per saggiare il lavoro svolto da Quantic Dream.

Oltre agli scenari dedicati a Norman Jayden ed Ethan Mars (di cui vi abbiamo parlato ampiamente nelle nostre precedenti anteprime), abbiamo avuto modo di provare una nuova situazione, incentrata questa volta su Scott Shelby e la sua “chiacchierata” con Hassan, padre di una delle primissime vittime dell’Origami Killer.

Le inquadrature sono davvero eccezionali, rivelandosi anche un elemento vitale per il gameplay e il coinvolgimento.

Non appena l'interrogatorio ha inizio, Shelby si dimostra subito un personaggio perfettamente in linea con gli altri improbabili eroi proposti fino ad oggi, e il sistema d'interazione di Heavy Rain appare anche in questo caso impeccabile.

Di fronte a un Hassan a dir poco riluttante nel rispondere a qualsiasi domanda su suo figlio, è infatti possibile simpatizzare con lui, raccontargli del figlio di Ethan nella speranza di suscitare in lui qualche reazione o addirittura decidere di uscire dal negozio.

Indipendentemente dal comportamento adottato, sembra però che questa situazione possa portare a una sola conclusione, ovvero il silenzio di Hassan. Poco prima di andarsene Shelby chiede all'uomo di potersi guardare intorno per cercare un inalatore, e questo lo porta a spostarsi in fondo al negozio.

Poco dopo la porta del negozio si apre e un giovane ragazzo, chiaramente nervoso, fa il suo ingresso. Bastano pochi secondi e il suo obiettivo è subito chiaro: mettere le mani sull’incasso. Hassan si dimostra nuovamente ostile e così, dopo essersi rifiutato di collaborare con il protagonista dello scenario, fa lo stesso anche con il rapinatore. Nel frattempo, avendo notato la delicata situazione, Shelby inizia a muoversi tra i corridoi del negozio, avvicinandosi con circospezione al ragazzo.