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Hextech Mayhem A League of Legends Story Recensione: Divertimento esplosivo!

Benvenuti nella landa dei bombaroli!

League of Legends è un universo a sé stante: è nato 12 anni fa e le sue radici non sono mai state così salde. Anno dopo anno, quest'ultime si sono insinuate sempre più in profondità, plasmandosi in un vero e proprio pilastro dei MOBA.

Ha conquistato e avvicinato migliaia di giocatori da tutto il mondo e, attualmente, continua a sorprenderci con nuove sfaccettature. Dopo la splendida scoperta della serie Arcane, Riot Forge ha sfornato due titoli dedicati al famoso re degli esport. Il primo è Ruined King, un RPG firmato Madureira, mentre il secondo è Hextech Mayhem, un gioco che si distingue dalla serie ma che ha un'essenza molto particolare.

Saranno ben due i personaggi che ritroverete: il folle scienziato Cecil Heimerdinger e Ziggs, uno yordle esplosivo (in tutti i sensi). Ebbene, come al solito, il professore è immerso nelle sue ricerche e nelle sue imperdibili lezioni eccentriche. A interromperlo selvaggiamente è proprio Ziggs, che non vede l'ora di seminare il caos e lasciare che i suoi esplosivi distruggano qualsiasi cosa possibile, quasi come se fosse uno spettacolo pirotecnico. È proprio con questo folle personaggio che avrà inizio la vostra avventura musicale.

Cover image for YouTube videoHextech Mayhem: A League of Legends Story | Official Launch Trailer

Partiamo dal principio: i comandi a vostra disposizione saranno tre, ovvero "su", "giù" e "destra". Fin qui sembra molto semplice, vero? Sicuramente i primi livelli sono piuttosto basilari, ma capitolo dopo capitolo dovrete mettere alla prova i vostri riflessi e il vostro senso del ritmo. Abbiamo notato un elemento molto particolare, tuttavia: ciò che differenzia questo titolo dagli altri rhythm game è il dettaglio focalizzato sulle ambientazioni in background.

Non dovrete esclusivamente premere i tasti giusti a ritmo di musica: nel frattempo, ad ogni azione, Ziggs salterà su pedane, si destreggerà fra innumerevoli nemici e distruggerà oggetti per farsi strada. Durante il livello potrete anche ottenere dei materiali (ingranaggi) indispensabili per sbloccare ulteriori livelli, nonché per ottenere nuove e interessanti skin. A tal proposito, la scelta è stata abbastanza ampia (ma è stato piuttosto divertente vedere questo piccolo nanerottolo sfrecciare nei panni di Jinx).

Ad ogni modo, i livelli diventeranno sempre più frenetici e complessi, avrete accesso a diverse boss fight e l'end-game vi stupirà con nuove sfaccettature. Ebbene, non crediate di dover semplicemente premere tre tasti perfettamente. Quasi come se fosse un platform a tutti gli effetti (seppur in veste di speed-run, in questo caso) dovrete individuare i materiali nascosti e raccoglierli autonomamente. Il tutto utilizzando il giusto comando e cercando di non sbagliare quelli successivi.

Salti, acrobazie e… esplosioni a volontà!

Il piccolo bombarolo può infatti subire danni e la sessione di gioco potrebbe temporaneamente "sospendersi". Vi spieghiamo meglio: ciò che ci ha sorpreso è stato il lato poco punitivo di Hextech Mayhem, in quanto è stato sufficiente premere correttamente i tasti successivi per continuare normalmente la partita. Tuttavia, durante questa brevissima pausa non potrete raccogliere gli ingranaggi, per cui potreste voler evitare di dare capocciate inutilmente.

Spesso, il fattore che inciderà maggiormente sulle vostre prestazioni sarà proprio la distrazione. I livelli diventano sempre più difficili e basta davvero poco per distrarsi e lasciarsi trascinare da una catena di errori a cui è difficile rimediare. Insomma, bisogna prestare attenzione alle varie sequenze, anche perché la fine di ogni livello è scandita dal riepilogo della vostra performance.

Quest'ultimo segnalerà l'accuratezza delle vostre azioni, il punteggio, il numero di materiali ottenuti e, attenzione, addirittura il rank (suona familiare?). Noi, in tutta onestà, ci siamo divertiti fin dai primi livelli e, soprattutto, ne abbiamo adorato la complessità graduale. Avevamo paura di imbatterci in un'esperienza piuttosto piatta e priva di identità. Pensavamo potesse essere una sorta di tentativo mal riuscito per attirare ulteriori giocatori nel metaverso di League of Legends: ebbene, abbiamo piacevolmente scoperto quanto questa formula sia efficace.

Il comparto grafico si è rivelato davvero convincente, con una palette di colori ben selezionata.

L'unico punto negativo è che, essendo un rhythm game, è davvero troppo difficile concentrarsi su quanto stia realmente accadendo tra un'esplosione e l'altra. Come già detto, questo gioco mischia due generi: un platform bidimensionale con diverse dinamiche a cui prestare attenzione e un runner musicale. Il tutto ha portato a un risultato piuttosto confusionario, che ha offuscato il vero punto di forza dell'intero gioco, ovvero l'originalità con cui è possibile esplorare i livelli andando ben oltre la sua facciata principale. Per quanto riguarda l'aspetto prettamente musicale, infatti, questo titolo non è così impressionante. La scelta dei brani si è rivelata deludente, considerando il catalogo meraviglioso di cui gode Riot Games.

Insomma, è un runner musicale che cela ben altro e che, nonostante alcune sbavature, ha degli ottimi presupposti per intrattenervi. Un'altra piccola pecca? Dura decisamente poco: abbiamo completato i livelli a raffica, come se stessimo mangiando un pacchetto di Mikado.

Ciononostante, il suo prezzo accessibile (8,99€) è un vero e proprio invito allettante. Tra l'altro, il gioco è doppiato in Italiano e ci ha strappato diversi sorrisi, e il comparto tecnico è molto fluido e piacevole, tralasciando la confusione di cui abbiamo parlato poco fa. Anche Piltover è stata caratterizzata da ambientazioni ricche di colori brillanti ed effetti sgargianti ma, ovviamente, è stato difficile riuscire a focalizzarci su quest'ultime.

Vedere questi due personaggi ci ha strappato diversi sorrisi. È una coppia davvero… esplosiva!

Hextech Mayhem si è rivelato dunque una piacevole scoperta in grado di distinguersi dai soliti rhythm game. Vi consigliamo decisamente di provarlo, dato che incentiva anche alla rigiocabilità e può spronarvi a sbloccare numerosi bonus. È sicuramente un piccolo gioiellino per gli appassionati di League of Legends, ma in realtà può attirare qualsiasi altro neofita interessato al genere. Adesso perdonateci, ma abbiamo un rank Challenger da raggiungere...

7 / 10

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Stefania Netti

Contributor

Classe 1995, Stefania ama follemente qualsiasi videogioco dalla trama coinvolgente, non a caso si definisce una “cacciatrice di emozioni”. Nella sua lista non possono mancare le avventure grafiche e, tra una sessione e l’altra di gaming, coccola i suoi gatti.

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