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Il "papà" di Splinter Cell lascia Ubisoft

Continua il periodo di esodi.

Clint Hocking, game designer a cui si devono giochi come Splinter Cell e Far Cry 2, ha lasciato Ubisoft.

"Nelle 451 settimane che ho passato qui, ho dovuto cambiare abitudini e modo di lavorare tante volte, almeno quanto ho cambiato vestiti. Ultimamente però queste abitudini stavano diventando negative per me ed è per questo che ho deciso di cambiare", è stata questa la criptica spiegazione che Hocking ha dato sul suo blog.

"L'orgoglio brucia nell'insolenza. La compiacenza appassisce in disperazione. La fiducia diventa testardaggine. La passione può sfociare in rabbia. Ognuno di questi (e altri) problemi dev'essere evitato prima che scoppi in tutta la sua violenza". È evidente dunque che Hocking era 'leggermente' sotto stress...

"Sono troppo assuefatto a questo modo di lavorare, e so già dove questa abitudine potrebbe portarmi."

"Fortunatamente, per la prima volta dopo tanto tempo, so qual'è la strada da percorrere," ha aggiunto. "Devo avere il coraggio che non ho avuto finora, devo cambiare quello che sono stato, e come ho vissuto, negli ultimi 10 anni. Devo camminare sui carboni ardenti e dormire su letti di chiodi. Devo masticare vetri rotti e bere vernice.".

Hocking è entrato in Ubisoft circa 9 anni fa. Sei mesi dopo l'assunzione viveva a Montreal e lavorava alle prime fasi di un nuovo gioco divenuto poi famosissimo, Splinter Cell. "Volendo fare un paragone con il baseball, ero una matricola in un team appena arrivato nella Major League, e sono riuscito subito a vincere le World Series", ha detto Hocking, ricordando i suoi esordi.

I giochi a cui ha lavorato hanno venduto un totale di 12 milioni di "pezzi", ma lui continua a dire di essere stato solo molto fortunato.

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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