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Indiana Jones e il Bastone dei Re

Riprovaci ancora Indy.

Ammettiamolo, è impossibile non provare un leggero entusiasmo alla vigilia dell'uscita di un nuovo titolo dedicato a Indiana Jones, e questo nonostante sia passato molto tempo dall’ultima volta in cui LucasArts è riuscita a regalarci un titolo davvero meritevole di attenzione. Negli ultimi anni le nostre speranze si sono sempre rivelate vane, ma con Indiana Jones e il Bastone dei Re, le cose potrebbero cambiare…che sia finalmente arrivato il momento della svolta?

Per scoprire come mai le persone tengano così tanto a Indiana Jones, è però necessario tornare all'epoca d’oro di questo intramontabile eroe: un tempo LucasArts era uno degli sviluppatori più all'avanguardia dell'industria occidentale, capace di realizzare avventure eccezionali in serie. Con il passare degli anni purtroppo, le cose cambiarono radicalmente. Dopo una lunga serie di successi legati al celeberrimo personaggio (e non solo), la compagnia si concentrò infatti su un nuovo IP (la seconda trilogia di Star Wars), discostandosi completamente dal genere degli adventure games, e quando decise di ritornare a lavorare sul famoso brand, lo fece semplicemente per ragioni commerciali. L’Indiana Jones che tutti conoscevamo aveva ormai cessato di esistere.

Tuttavia, tre anni fa LucasArts promise che il nuovo gioco di Indiana Jones sarebbe stato fantastico, e lo fece mostrando non solo un gameplay dinamico e non scriptato, ma anche scene d'azione davvero caotiche rese possibili grazie all'Euphoria engine. Quando fu annunciato, il gioco fu definito un "mistero di proporzioni bibliche" ambientato nel 1939, ma sebbene le voci degli ultimi mesi diano per certa la cancellazione delle versioni PS3 e Xbox 360, LucasArts non ha ancora fatto alcuna dichiarazione in merito. Indipendentemente dalla veridicità di queste notizie e dai motivi che possono aver portato a questa decisione, la realtà dei fatti è che ora ci ritroviamo fra le mani un titolo per Wii che non fa certo gridare al miracolo.

I nazisti non mancano mai dove c'è Indy.

Come spesso accade per i giochi Wii realizzati da terze parti, le meccaniche di motion sensing sono state implementate in maniera approssimativa, e sembra quasi che non sia stata valutata la loro reale utilità per migliorare l'esperienza di gioco. Ciò che ne deriva è essenzialmente un miscuglio di diversi stili di gameplay, nessuno dei quali brilla per qualità. L'avventura è infatti caratterizzata da passaggi repentini tra diverse tipologie di gameplay, piuttosto che da un insieme di situazioni che richiedano l'utilizzo di più abilità in maniera del tutto fluida e naturale.

Potreste ad esempio trovarvi a combattere con un gruppo di guardie e un minuto dopo essere costretti a combattere in statiche sparatorie, e poi, non appena avrete eliminato il numero prestabilito di nazisti, essere proiettati in scenari all’insegna dell'esplorazione e dell'avventura (con trappole da evitare, ostacoli da saltare e cose di questo tipo). Inoltre, di tanto in tanto il gameplay cambierà ulteriormente con inseguimenti a bordo di tram, aerei, moto e addirittura elefanti.

Questo tipo di struttura ha però i suoi vantaggi, tra cui la buona intensità che caratterizza l'intera avventura. In nessun momento avrete infatti la sensazione che un obiettivo sia troppo complesso o difficile, e anche durante le fasi di gioco più noiose, saprete che di lì a poco si verificheranno situazioni più divertenti e in linea con i vostri gusti. Sulla carta tutto questo potrebbe sembrare davvero coinvolgente ma A2M non è purtroppo riuscita a rendere il gameplay tanto emozionante quanto, potenzialmente, potrebbe essere. Nel corso del gioco si susseguiranno infatti situazioni sostanzialmente ripetitive, incapaci di garantire grandi stimoli.

Il combattimento corpo a corpo è invece sostanzialmente divertente (a piccole dosi) anche grazie alla possibilità di afferrare i nemici per le gambe usando la frusta per poi sferrare un discreto numero di attacchi; tendendo premuto il tasto B del Wii Remote, è sufficiente muovere il controller in avanti come se fosse il manico di una frusta (una pratica divertente, specialmente all'inizio). Allo stesso modo anche prendere a pugni i nemici è abbastanza appagante, così come lo era nell'ormai dimenticato La Tomba dell'Imperatore.

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Indiana Jones and the Staff of Kings

PS2, Nintendo Wii, PSP, Nintendo DS

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.

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