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Midnight Club: Los Angeles

A folle velocità nella Città degli Angeli.

Nel tentativo di compensare un po', Rockstar San Diego ha introdotto i punti di reputazione - essenzialmente una sorta di esperienza - che vi verranno elargiti sia in caso di fallimento che di vittoria. Ci sono numerosi modi per ottenerli: eludere la polizia (è particolamente divertente sgommare a tutta velocità mentre un agente si sta avvicinando a piedi verso il vostro finestrino), oppure vincere le varie gare, ma otterrete qualcosa anche arrivando secondi, terzi o semplicemente arrivando integri alla meta. Ciò contraddice lievemente lo spirito del gioco, poiché qualora non abbiate ottenuto il traguardo migliore sarete spesso tentati di ripetere la gara, a dispetto dei punti conseguiti.

Raggiungere i risultati migliori vi consentirà di ottenere perfomance nettamente superiori e di incrementare le vostre abilità. Le vostre vetture potranno essere notevolmente migliorate tramite svariati upgrade, ma sarete costretti a guadagnarveli con fatica. Le prestazioni del veicolo possono essere incrementate in maniera automatica, ma diciamo che il tutto è abbastanza semplice e non avrete problemi a farlo manualmente, in modo da personalizzare il vostro bolide a piacere grazie ad una corposa serie di opzioni. Sono possibili anche parziali riparazioni sul campo e il nitro può essere rigenerato attraversando le aree di servizio sparse nel gioco. Una guida lucida e pulita vi farà inoltre guadagnare alcune abilità speciali, che vanno dall'attivazione del bullet time ad espedenti estremamente cattivi nei confronti dei rivali. Seguire la scia degli avversari vi farà infine guadagnare quel pizzico di velocità in più utile a riacciuffarli.

Come per GTA, anche MC: Los Angeles ci consente agilmente di giocare online, impegnandovi in sessioni con gli amici e organizzando incontri e sfide random. Le modalità sono tante e funzionano tutte abbastanza egregiamente. Alcuni trascurabili problemi di carattere tecnico (abbiamo testato la versione PS3) non riescono comunque a minare la complessiva esperienza multiplayer.

Come accaduto in GTA IV, l'abbondanza di dettagli mina spesso la qualità del frame rate. In generale, però, non abbiamo notato nulla di seriamente preoccupante.

Il vero cuore del gioco rimane comunque la modalità in singolo, con tutta una serie di implacabili sfide ad attendervi e numerosi veicoli e tracciati da sbloccare. E per chi non ne avesse mai a bastanza, è anche incluso un editor di gare con il quale sbizzarrirsi. In definitiva, dovre il gioco sembra perdere punti è proprio nell'eccessiva difficoltà dell'impianto generale. Il sistema di reputazione infatti non riesce a lenire del tutto la rabbia di perdere la gara giusto all'ultima curva per un millimetrico errore di guida. La nostra percentuale di riavvii ha raggiunto numeri altissimi in poche ore, proprio perché, come spesso accade, si preferisce ritentare, fare tutto al meglio delle nostre possibilità e uscire vincitori, piuttosto che accontentarsi di ottimizzare le sconfitte racimolando punti qua è là.

Di volta in volta, sarete quindi chiamati a dare il meglio di voi, con la consapevolezza che dovrete guadagnarvi ogni singola vittoria sudando, provando e riprovando fino a che non sarete soddisfatti di quanto ottenuto. Questo è il peso che Midnight Club: Los Angeles vi costringe a sopportare, e se sarete in grado di accettarlo, saprà offrirvi grandi soddisfazioni. All'agonia delle molteplici sconfitte, si accompagnano quindi momenti esaltanti, sfide mozzafiato e gare all'ultimo secondo, pregne di brutalità, genialità e una buona dose di follia. Niente di strano in fondo, dopotutto si tratta pur sempre del coraggioso publisher di Grand Theft Auto.

8 / 10

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A proposito dell'autore

Dario Tomaselli

Contributor

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