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Mount & Blade: Warband

La nuova dimensione dell'avventura.

Negli anni si sono sprecati gli esempi di titoli che hanno ventilato a dei poveri giocatori inermi universi persistenti, mondi virtuali, vite alternative o anche solo un realismo trascendentale, con il movimento delle sopracciglia del vostro personaggio riprodotto alla perfezione al soffiare del vento.

Peccato che i budget investiti in queste mirabolanti promesse si perdano dietro a limiti concettuali che difficilmente un grosso sviluppatore può arrivare a comprendere, preferendo questi delegare al mero numero di poligoni il compito di creare qualcosa che sappia convincere appieno il videogiocatore di turno. È quindi anche per questo motivo che spesso è la frangia indipendente, dai mezzi tecnici forzatamente limitati, a riuscire di contro a cogliere lo spunto decisivo per rendere un titolo indimenticabile.

Mount & Blade:Warband, con la sua sapiente alchimia fra realismo e capacità di non porre limiti, è il perfetto esempio di tutto ciò, risultando alla resa dei conti come uno dei giochi più sorprendenti dell'attuale panorama videoludico e una delle sempre minori certezze per cui abbia ancora senso considerare il PC come macchina da gioco.

Pronti all’assalto, senza paura e senza timore.

L'aspetto forse ancora più significativo di questo preambolo è che le premesse che stanno alle spalle del titolo Taleworlds sono quanto di più scarno possibile, cosa che manco il manuale per sviluppatori in erba può anche solo immaginare di proporre: costruito infatti il vostro personaggio e scelte origini e caratteristiche principali, verrete infatti catapultati nel reame di Calradia e da lì... nulla.

Nulla nel senso che potrete fare esattamente quello che più vi aggrada: commerciare, rubare, salvare donzelle, assaltare castelli o sposarvi, tutto quello che la vostra mente possa partorire all'interno del contesto in cui vi trovate è raggiungibile. Il parco delle possibilità che vi si parerà davanti in questo gioco di ruolo è pressoché infinito e ogni vostra avventura si tradurrà poi in punti esperienza con cui potrete migliorare le caratteristiche del vostro personaggio, rendendolo sempre più a suo agio nel mondo medievale costruito attorno a lui e parte decisiva dei suoi cambiamenti.

Calradia è infatti contesa fra cinque fazioni, molte delle quali entreranno lungo il corso del gioco in guerra fra loro, e voi stessi potrete ad esempio decidere se prendere parte ai vari conflitti oppure curare i vostri interessi aspettando il momento giusto per cogliere l'occasione a voi più propizia.

Imparare a domare la vostra cavalcatura dovrà rientrare nei primi posti fra le vostre priorità.

Esplorare le sue terre con i suoi villaggi e le sue roccaforti sarà poi solo il primo passo che vi attende per costruire la vostra leggenda: per muovervi nel mondo potrete infatti utilizzare la mappa generale che con un semplice colpo d'occhio vi permetterà di effettuare spostamenti rapidi e di recepire al suo interno l'insieme delle informazioni (scarne) con cui dovrete e potrete riuscire a salvarvi la pellaccia.

Peregrinando avrete quindi modo di ammirare anche la varietà di situazioni che vi possono capitare, compreso l’eventuale assalto dei briganti nel caso decidiate di dormire all’addiaccio in aperta campagna, colti dalla notte mentre raggiungevate la vostra destinazione.

Se siete fra i più timorosi, sarete però felici di sapere che anche nell'eventualità di una sfortunata dipartita non morirete veramente, ma verrete semplicemente tramortiti dal bandito di turno; nel caso poi tutto ciò avvenga appunto all’esterno delle mura di un centro abitato, la conseguenza peggiore a cui potrete andare incontro sarà che verrete sballonzolati per qualche turno nell'attesa di riuscire a scappare.

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Roberto Bertoni

Contributor

Proveniente dalla ridente Brianza, è cresciuto a pane e Amiga. Ama inoltre in maniera viscerale il retro, ma solo videoludico. Piatto preferito: pollo con la carrucola in mezzo.
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