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Naumachia: Space Warfare

Il nuovo X-Wing è italiano.

Quando si parla di made in Italy, lo facciamo sempre con orgoglio, ci si gonfia il petto, è inevitabile. Ecco perché, scrivere un’anteprima di un progetto tutto tricolore legato addirittura ad un mondo, quello dei videogiochi, che per definizione è quasi completamente esterofilo, beh, ci porta pericolosamente ad essere di parte…

Dietro al progetto Naumachia ci sono due volti apparentemente sconosciuti ai più, ma ben noti alla comunità di Half-Life in quanto creatori di The Specialists, uno dei mod maggiormente conosciuti per il primo capitolo della serie griffata Valve.

Stiamo parlando di Lorenzo Pasini e Filippo De Luca, quest’ultimo reduce da un'esperienza in Crytek [e si vede NdEldacar], che si sono riuniti all’incirca un anno fa per sviluppare un gioco il cui nome richiama alla memoria le battaglie navali che venivano portate in scena all’interno del Colosseo, durante il periodo dell’Antica Roma.

Naumachia girerà con un motore grafico proprietario realizzato da AureaSection..

Non fatevi ingannare però dalla citazione pseudo storica. Il Naumachia di AureaSection ci catapulterà nel futuro, sarà un mix tra strategia e combattimento tutto in prima persona, in cui le atmosfere saranno decisamente avveniristiche, con scontri tra caccia interstellari (in pieno stile X-Wing) e una gestione delle flotte navali, composte da incrociatori dalle dimensioni ragguardevoli, che invece avverrà tramite un’interfaccia simile a quelle già sperimentate negli strategici in tempo reale.

L’approccio sarà totalmente online, con una filosofia di gioco molto simile a quella di Counter-Strike. Quindi, nessun tipo di mondo persistente sul modello di un MMOG, ma soltanto arene in cui combattere.

Lo scopo sarà quello di impossessarsi di alcuni punti di controllo che automaticamente attivano un determinato numero di rinforzi gestiti dall’Intelligenza Artificiale. Più si raggiungono gli obiettivi fissati all’inizio dei match, maggiore sarà il livello di crescita raggiunto e migliori saranno le capacità tanto nei combattimenti, quanto nel gestire rinforzi sempre più soddisfacenti.

Pur essendo ambientato in un ipotetico futuro, il livello tecnologico delle astronavi non sarà così sbalorditivo: ad esempio non ci saranno scudi energetici, ma semplici corazze materialmente molto resistenti. Le navette saranno ugradabili naturalmente.

All’interno delle navi potremo organizzare l’equipaggio, precettandolo per le riparazioni o preparandolo ad eventuali attacchi. La gestione delle forze navali sarà fondamentale per predisporre gli scontri a fuoco che avverranno nello spazio circostante. In questi frangenti l’inquadratura si sposterà all’interno del nostro caccia, con una visuale dall’abitacolo che sembra essere in grado di regalare grandi dosi di coinvolgimento.

Mezzi da combattimento che potremo personalizzare non solo come potenza di fuoco, ma anche a livello di motori e parti meccaniche. Inoltre, il team di sviluppo ha prestato grande attenzione alla gestione della fisica, con un lavoro maniacale nell’elaborazione di un rapporto azione-reazione più verosimile possibile e fondamentale per sentire tutto il “peso” del nostro mezzo stellare. Attualmente il gioco è in fase di beta testing e alla ricerca di un publisher che si occupi della sua distribuzione. Nulla ci vieta di pensare che la stessa possa avvenire digitalmente per mezzo di AureaSection. Vi terremo comunque aggiornati sul destino di questo promettente simulatore di battaglie intergalattiche!