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Notch: Scrolls "costa quanto volete"

Il developer odia i free-to-play.

Scrolls, il prossimo titolo targato Mojang, costerà quanto vorranno i giocatori, ma non sarà un free-to-play.

In un recente tweet, il creatore di Minecraft Markus "Notch" Persson ha dichiarato: "Scrolls includerà aspetti dei free-to-play. Ma non lo chiameremo free-to-play, perché non è un gioco gratuito".

Scrolls, che è stato al centro dell'attenzione per una contesa con Bethesda (proprietari del marchio Elder Scrolls), è un gioco di carte collezionabili interattivo, basato sul classico universo fantasy.

In un post sul suo blog, la star degli sviluppatori indipendenti aveva precedentemente svelato di odiare il fenomeno del free-to-play, dicendosi scettico sul futuro del genere.

"Il motivo per cui alcuni si stanno spostando verso quest'area è che i free-to-play sono diventati celebri nel segmento del 'social gaming' (Facebook) e hanno reso poche persone (Zynga) molto ricche", il commento di Persson.

"(Un modello simile, ndR) è stato provato in altri generi e mercati con discreto successo. Con 'successo', intendo 'è stato proficuo'. La ragione per cui tutti passano al free-to-play è che vogliono fare più soldi. Fai appassionare gli utenti al tuo gioco, e quindi provi a ottenere ricavi alle loro spalle. L'idea è trovare un modello in cui non c'è un limite su quanto il giocatore può spendere, per poi incoraggiarlo a spendere sempre di più".

"Perciò", ha concluso lo sviluppatore svedese, "anziché chiamarli 'free-to-play', dovremmo chiamarli 'costosi quanto volete che lo siano', o qualcosa del genere".

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Paolo Sirio

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Boxaro ma non troppo, sonaro a tratti con un occhio di riguardo per Nintendo, comprende ben presto che il mestiere del giornalista, filtrato per la passione dei videogiochi, ha tutto un altro sapore.

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