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Söldner-X: Himmelsstürmer

Provate a pronunciarlo, se ci riuscite.

Forse non vi siete mai svegliati leggermente sudati di prima mattina, pensando "Nessun nome è davvero incisivo ed invitante quanto Söldner-X: Himmelsstürmer...mi piacerebbe proprio giocare ad un videogame con un titolo così!". Vi consolerete però pensando che a qualcuno deve essere successa sul serio una cosa simile.

E così per soli 9.99 Euro vi potrete assicurare questo sparatutto a scorrimento dal nome a dir poco impronunciabile. Un titolo compiaciutamente hardcore che rifugge dall'approccio basato sui colori di certe produzioni Treasure, ma anche dall'arzigogolatezza artistica di alcuni titoli PomPom Games o da certi eccessi super deformed che spesso caratterizzano il genere.

SideQuest ha invece deciso di puntare tutto su una proposta schietta e senza fronzoli: un semplice ma solido sistema di combo ed una manciata di armi potenziabili da usare per sopravvivere attraverso dodici livelli tanto lunghi quanto sadici. Il risultato di un approccio così misurato è un gioco piacevole ma non certo indimenticabile. A differenza di certe esasperate parodie tipiche degli estremi del genere, nessuno potrà considerare Söldner-X come qualcosa di completamente ingiocabile o del tutto privo di gusto, eppure l'impatto finale sarà piuttosto insipido.

Non mancheranno comunque le buone idee, a cominciare dal già citato sistema di combo. Creando catene tra un colpo e l'altro con la stessa arma riempirete un'apposita barra. Una volta raggiunta la sommità della stessa cambiando arma continuerete ad incrementare la combo, ottenendo alla fine un power-up di qualche tipo (fra l'altro non senza un tocco di creativa bastardaggine i bonus non saranno sempre necessariamente positivi...). Ogni arma necessiterà inoltre di un breve periodo di raffreddamento dopo un utilizzo prolungato, aggiungendo così un certo grado di strategia al tutto (soprattutto se si considera anche che alcune tipologie di attacco saranno volutamente poco bilanciate, e che dovrete dunque in ogni modo cercare di non trovarvi al momento sbagliato con l'arma sbagliata...).

Alcuni oggetti hanno la fastidiosa tendenza a confondersi con lo sfondo, e la cosa non è ovviamente una buona notizia in un gioco in cui evitare il contatto coi corpi estranei è fondamentale.

Si tratterà in definitiva di una meccanica interessante, anche se l'esigenza di linkare le uccisioni verrà un po'meno durante gli scontri con i coriacei boss, che imparerete a padroneggiare al meglio giocando e rigiocando più volte il tutto e prendendovi qualche rischio in più (complice anche il level design vagamente low profile).

Un altro spunto degno di nota è il Berserker mode, che subentrerà quando la vostra energia si ridurrà al minimo. Durante quelle delicate fasi le vostre armi avranno doppia potenza di fuoco e la vostra nave subirà danni dimezzati. Un po' come per il sistema di combo, al suo meglio si tratta di una soluzione accattivante, capace di incoraggiare una condotta di gioco aggressiva e dinamica in grado di dare ulteriore smalto ai lunghi stage che compongono l'ultima creazione di SideQuest.

In termini di stile, Söldner-X parte col freno a mano leggermente tirato. I primi livelli -una città del futuro ed una giungla sempre più selvaggia- mancano di quel tocco in più che Treasure, Cave o Konami sarebbero state in grado di assicurare. Anche il design dei nemici (vespe robotiche ed iguane cybernetiche se beneficiate dell'HD, poco più che patate annerite ed attaccapanni fusi se avete la sfortuna di giocare con la definizione standard), è assai lontano dal magnetico fascino dell'abominevole bestiario di un R-Type qualsiasi.

Le fasce di asteroidi non sono certo una primizia mai vista, ma per lo meno offrono godibili spunti a livello di gameplay.

La musica è quella che trovereste a tarda notte su MTV se vi capitasse di finire risucchiati in un wormhole, andando indietro nel tempo di una buona decina d'anni: beat energici, parti di piano che si insinuano in momenti inattesi e persino il surreale parlato di un DJ...una scelta insomma quantomeno particolare per uno sparatutto futuristico.

SideQuest è comunque complessivamente riuscita a dare una sua dimensione al progetto, almeno per quanto riguarda il comparto visivo. I livelli avanzati diventeranno infatti via via più coinvolgenti mano a mano che gli scenari urbani lasceranno il posto a panorami spaziali, a caverne di cristalli e suggestive miniere. Anche a per quanto concerne la componente puramente ludica, Söldner-X raggiungerà il suo apice verso la fine grazie ad imprevedibili formazioni di nemici e a boss un po'meno simili ad attrezzi Black & Decker di difficile identificazione. Tutto mentre un entusiasmante corredo di power-up vi metterà a disposizione lanciafiamme, razzi e persino una sorta di arco capace di oltrepassare i nemici, in modo da assicurare un gradito allontanamento dai consueti laser e cannoni al plasma.

A dispetto di questo crescendo e dell'inevitabile iniezione di brio data dalla possibilità del multiplayer locale, Söldner-X non riesce comunque a fare suo quel peculiare ibrido di creatività e acume che definisce i capolavori del genere: il costante senso di sorpresa che i migliori titoli offrono in termini di nemici e scenari, unito alla selvaggia puntualità con cui si lasciano giocare e controllare, catturando l'utente in una perversa spirale di coreografie sempre più letali, non sono purtroppo elementi propri dell'oggetto di questa review.

L'HUD di gioco appare curato, funzionale e sufficientemente ricco di informazioni.

L'ultima fatica di SideQuest risulta così leggermente blanda nelle location, e moderata, invece che chirurgicamente precisa, nel ritmo e nell'azione di gioco: gli scontri a fuoco appariranno allora spesso timidi e vagamente generici invece che ottimizzati alla perfezione per massacri al limite delle umane possibilità. Come se ciò non bastasse, la totale mancanza di feedback visivo (fatte salve le esplosioni che caratterizzano gli ultimi istanti di vita dei boss...) contribuisce a dare l'idea di duelli assai poco incisivi combattuti con armi sostanzialmente leggerissime e quasi evanescenti, laddove il feeling dovrebbe essere quello di tecnologie di morte dirompenti e dalla potenza incontrollabile.

La mancanza di inutili fronzoli non è necessariamente un male. soprattutto in un contesto popolato da decine e decine di videogame basati sostanzialmente sul nulla o poco più come quello del downloadable gaming, eppure qui troppo spesso manca quello che è un distintivo senso di personalità. In definitiva, benché sia sempre un prodotto globalmente onesto, Söldner-X non riesce ad emergere e a farsi notare, ed il risultato dunque è un prodotto in cui l'atto ultimo di sparare non è niente di che. Ed in uno shoot 'em up la cosa è quantomeno problematica.

6 / 10