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Split/Second

Preparate i calmanti!

Alla luce di ciò non dovrete dunque valutare solo la tempistica di attivazione ma anche e soprattutto la vostra posizione in relazione a quella degli altri piloti in pista; se ad esempio foste in testa a una gara o magari solo secondi, l’utilizzo di un Power Play di livello due sarebbe assolutamente inutile (se non per aprire percorsi alternativi), mentre trovandovi in coda, la sua attivazione potrebbe permettervi di guadagnare ben più di una singola posizione.

Il tempismo e la prontezza di riflessi, come accennato già nella nostra ultima anteprima, rivestiranno quindi un ruolo fondamentale tanto nell’utilizzo di questo meccanismo di gioco, quanto nell’esecuzione di manovre evasive per sfuggire a quelli attivati dai propri avversari. Il detto “la fretta è una cattiva consigliera” si adatta infatti alla perfezione alla natura del gameplay proposto: affrettando o ritardando un Power Play darete ai vostri avversari la possibilità di anticiparli o di evitarli del tutto, mentre nel caso in cui foste voi il bersaglio, dovrete tenere sempre gli occhi aperti, cercando di individuare le zone più pericolose dei tracciati al fine di essere pronti a reagire prontamente ad eventuali imprevisti.

La barra del Power Play così come gli altri dati relativi alla gara sono proiettati proprio sotto le auto attraverso un hud olografico bello da vedere e del tutto adeguato al contesto.

Massimizzare gli effetti di questo sistema, che ricordiamo essere utile anche per l’apertura di alcune scorciatoie disseminate lungo i percorsi, richiederà dunque un’attenta analisi delle situazioni correnti e una discreta conoscenza dei circuiti proposti, e ciò vuol dire che chiunque non fosse disposto a investire un po’ di tempo in questo senso, andrà inevitabilmente incontro ad innumerevoli sconfitte. Insomma, se volete diventare i migliori, dovrete armarvi di una certa pazienza.

Come se non bastasse il Power Play andrà inoltre a influenzare non solo l’ordine di arrivo dei piloti, ma anche i circuiti stessi; l’utilizzo di un attacco di livello due permetterà di trasformare in maniera davvero significativa l’originale struttura della piste, rendendole talvolta irriconoscibili rispetto all’inizio di una determinata gara. Tutto questo contribuisce dunque ad accrescere la varietà e l’imprevedibilità di ogni sessione di gioco, rendendo l’esperienza ancor più intensa di quanto già non sarebbe se tali feature fossero assenti.

Nonostante l’innegabile utilità del Power Play, sia scenica che tangibile, è comunque necessario sottolineare la (forse) eccessiva importanza data a questa feature, un’importanza tale da portarvi inevitabilmente a mettere in secondo piano le vostre prestazioni di guida. Ad ogni modo è però impossibile biasimare chi dovesse decidere di affidarsi anima e corpo a questo dirompente sistema di attacco; nel caso in cui non foste particolarmente abili al volante, il sapiente utilizzo del Power Play vi permetterà di arrivare molto spesso almeno sul podio.

Split/Second ci mostra un modo insolito di usare una centrale elettrica.

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Davide Persiani

Contributor

Davide inizia a lavorare nel campo dell'editoria videoludica all'età di 16 anni. Dopo qualche anno di gavetta in Spaziogames e Play Media Company, subisce l'irresistibile fascino di Eurogamer.it.
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