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Star Wars: The Old Republic

Vita da Sith.

È indubbia la capacità di BioWare e LucasArts di intrattenere le persone, ma quando stai lavorando su qualcosa di un certo spessore, diventa tutto più facile. All’ultimo evento stampa di EA, abbiamo avuto la possibilità di provare a porte chiuse, The Old Republic, l’MMO marchiato Star Wars.

Appena partita l’intro si ritorna al 1977 – non interamente al primo film di Guerre Stellari ma ai suoi primi cinque minuti. Considerando che il lavoro di BioWare è ambientato 3500 anni prima degli eventi narrati nei film, come mai è stata fatta questa scelta “visiva”? E se The Old Republic sarà il successo che probabilmente ci si aspetta – gli sviluppatori puntano dritti ai milioni di utenti che hanno giocato World of Warcraft – il suo marchio tornerà ai fasti di una volta?

Non ci sono motivi per non pensarlo, anche se c’è qualcosa che sembra non quadrare perché BioWare, mentre dà agli scenari una propria caratterizzazione, rimane molto fedele alla storia originale per ciò che concerne le classi dei personaggi. Quindi, il Contrabbandiere è Han Solo, il Cacciatore di Taglie è Boba Fett, il Guerriero Sith è Vader e il Cavaliere Jedi è Obi Wan.

Lo stile grafico non si discosterà da quello già sperimentato nei vari episodi di KOTOR.

Delle tre classi annunciate, soltanto quella dell’Agente Imperiale non ha una diretta connessione con i canoni classici di Star Wars. Questi è uno specialista dello stealth, equipaggiato con vari gadget utili per le manovre in assoluto silenzio, per le missioni d’infiltrazione e le uccisioni, ed è accompagnato da un copione narrativo personale completamente giocabile, come ogni classe presente in Old Republic. Anche se non l’abbiamo visto in azione, l’Agente sembra un interessante incrocio tra un farabutto, un ingegnere e una versione ancor più scaltra di James Bond.

Per le altre due classi, torniamo a parlare del cast presente nella trilogia originale – anche se ci sono delle piccole puntualizzazioni da fare, visto che ci saranno un secondo Sith e un secondo Jedi. L’Inquisitore Sith e il Console Jedi sono, come il Guerriero e il Cavaliere, equipaggiati con spada laser e in grado di usare la Forza. Sono praticamente gli alter ego dell’Imperatore Palpatine e di Yoda…

Il Console e l’Inquisitore hanno maggiore padronanza della Forza rispetto alle tecniche di combattimento con la spada laser, ed entrambi hanno un buon controllo sulla mente delle persone – riescono a confonderle, come il Console che usa la telecinesi. Questi poteri possono anche essere usati insieme: lo stesso Console con la Forza può prendere i nemici che si trovano ad una certa distanza e trascinarli a portata di lightsaber!

Una grande attenzione verrà riposta nella caratterizzazione degli scenari di gioco.

Oltre alle sue capacità mentali il Console è specializzato nella guarigione, anche se il sistema di caratterizzazione delle abilità presente in The Old Republic mira ad offrire sempre più opzioni, piuttosto che ostacoli nella soluzione delle quest. Si potrà passare velocemente da una specializzazione all’altra, quindi “non ci dovrebbero essere problemi nel trovare un guaritore”, secondo quanto ci ha detto LucasArts. Usando per esempio il Contrabbandiere, potremo decidere di configurarlo come un “furfante”, con abilità sviluppate tanto nello stealth, che in medicina, oppure come “pistolero”, con una potenza di fuoco raddoppiata.

BioWare ci ha inoltre mostrato l’IA dei nostri compagni d’avventura e il modo col quale interagiscono con il nostro personaggio, che possiede tutte le statistiche e il sistema morale già sperimentato negli episodi single player della serie. Nello specifico abbiamo visto all’opera i compagni dell’Inquisitore: Khem Val, un gigantesco alieno che combatte a mani nude, e Xalek, molto simile a Darth Maul con tanto di spada laser a corredo. La dimostrazione ha riguardato soltanto il loro ruolo da combattenti, e nessun altro tipo di interazione ci è stata mostrata, anche se siamo sicuri che BioWare abbia qualcosa di più complesso in mente.