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Test Drive Unlimited 2

La classe non è acqua.

Nei panni di un avatar completamente personalizzabile (anche se l'editor sembra essere impostato esclusivamente su personaggi iper generici che oscillano tra il tronista in vacanza a Miami e la zoccolona di plastica certificata da Hugh Hefner in persona), avrete così modo di vivere un'esistenza virtualmente perfetta tra villone hollywoodiane, paesaggi da cartolina e ovviamente macchine lussuosissime.

L'idea alla fine è quella di sbattervi in un simulatore della quotidianità di un P Diddy qualunque, con enfasi assoluta su tutti (ma proprio tutti) gli aspetti relativi alla gioia di possedere un parco di vetture degne dell'autorimessa di uno sceicco. Ecco quindi che vi verrà concessa la possibilità di girare liberamente con visuale in prima persona all'interno del vostro garage (per inquadrare con masturbatoria attenzione i particolari più reconditi dei mezzi), per non parlare del sottile piacere di acquistare un nuovo gioiellino non tramite un ordinario e banalissimo menu, bensì attraverso una visitina a una concessionaria con tanto di rivenditore al vostro servizio e musica di sottofondo.

Il dettaglio delle vetture è impeccabile, con particolari definiti in modo maniacale (tipo le cuciture dei sedili) e un nuovo shader capace di riprodurre in maniera fotorealistica l'effetto della vernice.

E se ancora non dovesse bastarvi potrete sempre sbizzarrirvi con il paint shop, negozio/tool che vi permetterà di rendere veramente unici i vostri modelli cambiando il colore del telaio e aggiungendo sticker vari ed eventuali con la semplice pressione di un tasto.

L'ideale insomma per permettervi di sfoggiare in giro roba di gran classe, tipo una finissima Porsche rosa metallizzato con motivi tribali sul cofano.

In termini strettamente ludici Test Drive Unlimited 2 è stato strutturato secondo 4 macrocategorie in cui progredire: le sfide, i possedimenti, le scoperte e il social networking. Com’è facile intuire da questi obiettivi generali la libertà lasciata all'utente è piuttosto significativa, in maniera tale da permettervi di essere gli artefici del vostro stesso gioco.

Volete distrarvi un po' mostrando agli amici la vostra nuova collezione di mobili etnici? Un click per invitarli nel vostro salotto e via. O preferite forse bighellonare senza meta per la selvaggia Ibiza? Niente paura, c'è un'intera isola riprodotta in maniera topograficamente corretta (con tanto di cicli notte/giorno di 2 ore e mezza, condizioni meteo variabili e diverse tipologie di terreno) da esplorare sia percorrendo i 930 km di strade "ordinarie", sia adottando un'attitudine marcatamente offroad (che vi condurrà negli anfratti più sperduti, non senza qualche succosa ricompensa).

L'integrazione tra single player offline e multiplayer online è totale e godereccia, ma è comunque inevitabile che un titolo come questo trovi il massimo della sua espressione nelle dinamiche più esplicitamente sociali.

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Marco Mottura

Contributor

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