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The Gunk Recensione: Un'avventura inaspettata!

E un pianeta da salvare!

Quanti di noi hanno mai sognato di ripulire il mondo dalla corruzione? The Gunk ci mette panni di qualcuno che non si fa scrupoli a usare un aspirapolvere per levarsela dai piedi, viaggiando in un lungo e in largo con il solo obiettivo di illuminare la galassia di speranza.

Sviluppato da Image & Form Games, conosciuti per SteamWorld, questa interessante esclusiva Microsoft è comparsa per la prima volta nel 2020, facendo perdere le sue tracce fino all'Xbox Showcase del luglio scorso.

Questa nuova opera, che ci porta in un lontano pianeta apparentemente disabitato, è una produzione che ha destato il nostro interesse sin dal suo annuncio. Gli autori di SteamWorld, infatti, si sono dilettati per la prima volta con la terza dimensione, abbandonando la sicurezza dei titoli in 2D che in passato hanno convinto la critica di settore.

The Gunk è un videogioco divertente e per nulla scontato di un team supportato dagli Xbox Game Studios, che non si è fatto sfuggire l'occasione di proporre un'avventura ben diversa da quelle uscite di recente.

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Niente macchine roboanti in Messico, e neppure un Master Chief tornato alla ribalta facendo strage di Grunt ed Esiliati: in questa avventura dalla trama divertente, riflessiva e toccante, impersoniamo i panni di Rani, una giovane scapestrata che adora mettersi nei guai in qualunque modo immaginabile. Assieme a Beck, la sua migliore amica, viaggia per la galassia vivendo alla giornata.

Forte del suo fedele Pumpkin, un guanto cibernetico capace di risucchiare qualunque materiale utile alle colonie umane sparse per la galassia, è sicura che niente potrà metterla alle strette.

Durante l'ennesimo viaggio per guadagnare qualche quattrino, le due amiche s'imbattono in un misterioso pianeta disabitato. Nulla, però, appare come sembra: una volta sbarcate, una strana poltiglia cerca di ucciderle ma la giovane Rani la risucchia con il guanto, eliminandola senza troppe difficoltà. Si tratta di una sostanza viscida chiamata Gunk, che prosciuga la vita delle piante e degli esseri viventi.

La trama, intrigante sin dal primo momento, è ben scritta e raccontata, leggera e godibile anche per chi non ami le avventure story-driven. I dialoghi, per l'appunto, offrono dei siparietti ironici e gli scambi tra Rani e Beck, due amiche sopravvissute a molte disavventure, permettono di conoscerle meglio.

Un mondo tutto da scoprire.

The Gunk è un'avventura dinamica in terza persona con un sistema ludico divertente e mai scontato, che arriva all'obiettivo con semplicità. Mirando con il guanto, risucchiamo oggetti di qualunque natura mentre ci difendiamo dalle creature corrotte dalla sostanza melmosa.

Le bestialità che fuoriescono da essa sono spietate e disgustose: prima di pulire un'area è sempre meglio eliminarle lanciandole ben lontano da noi, assicurandoci la vittoria. Il livello di sfida s'innalza via via che avanziamo nell'esperienza di gioco, specie quando affrontiamo nuove creature generate dalla malvagia poltiglia, che può assumere le forme più disparate.

Un altro elemento di gameplay è l'utilizzo dello scanner per esaminare cosa ci circondi nelle aree di gioco. L'esplorazione ricopre un ruolo importante per gran parte delle nostre attività da avventurieri. Stimolante e divertente, scopriamo dei segreti sul pianeta che riempiono le pagine digitali della nostra enciclopedia virtuale, consultabile dal menù delle opzioni per conoscere il passato dei suoi misteriosi abitanti.

Certe scoperte, poi, sono utili per migliorare il nostro equipaggiamento. Raccogliendo infatti dei materiali come la fibra, le sostanze organiche della flora del posto e i residui delle mostruosità aliene, possiamo potenziare lo scudo della nostra corazza, del nostro guanto e anche dei nostri stivaletti per correre più rapidamente.

Rani e Beck hanno inizialmente un rapporto conflittuale. Quello che le farà andare d'accordo saranno le scoperte che faranno assieme.

Esplorando le zone troviamo anche dei punti di spostamento rapido, che ci fanno raggiungere la radura in cui abbiamo parcheggiato la nostra navicella spaziale. È un luogo che è meglio visitare sovente, soprattutto dopo aver sbloccato un progetto per un potenziamento, che può facilitare l'attraversamento degli scenari in cui corriamo il rischio di perderci, se non poniamo attenzione a dove proseguiamo.

È merito di un level design ben confezionato e convincente, geniale come gli enigmi da risolvere, che risultano ben implementati e impegnativi. Essi rappresentano infatti il fulcro dell'esperienza di gioco e avanzando nell'esperienza diventano più complicati e intricati da risolvere nelle divertenti sezioni platform.

Il guanto, in tal senso, ricopre un ruolo rilevante: non è soltanto un'arma da utilizzare per uccidere o risucchiare il Gunk ma è anche uno strumento fondamentale per risolvere alcuni grattacapi. Un'altra sua funzionalità, per esempio, permette di lanciare delle radici in pozze bluastre che generano dei funghi su cui possiamo saltare per raggiungere la sponda di un dirupo altrimenti inaccessibile.

Grazie ad esso possiamo addirittura sparare un raggio violaceo che fa cadere dei frutti esplosivi, utili per eliminare la sostanza melmosa. Il gameplay di The Gunk funziona perché ha una logica semplice ma efficace.

Risucchiare il Gunk è divertente, certo, ma chi ha mai affrontato un super Gunk pronto ad avvolgervi? Un'esperienza tutta da provare!

Altri complimenti vanno alla direzione artistica, la vera portata principale della produzione. Ci sono così tante rovine aliene che diventa impossibile restarne indifferenti, circondate da una folta foresta che percorriamo in un lungo e in largo mentre attraversiamo dei fiumiciattoli. Complice una grafica che cattura e definisce ogni elemento, l'impatto visivo risulta piacevole.

Una sua particolarità è la vivacità dei colori delle piante e dei fiori, degli alberi e delle strutture: passiamo da varie tonalità sgargianti ad opache e più scure. Lo stile cartoon, ormai utilizzato in tante produzioni indipendenti, definisce i modelli poligonali dei personaggi, rendendoli più piacevoli da guardare. Le composizioni musicali scelte per l'occasione sono tantissime e sempre diverse in base alle situazioni, ed accompagnano le nostre azioni in maniera coinvolgente ed esaltante.

Abbiamo giocato The Gunk su Series X/S a sessanta fotogrammi al secondo, una buona notizia per gli esigenti. Il lato tecnico è stabile e fluido: non abbiamo riscontrato bug o crash improvvisi. Il titolo gira liscio, senza intoppi e con caricamenti veloci che buttano senza tante cerimonie nel bel mezzo dell'azione.

Quella porta chiusa non aspetta altro che essere aperta...

In conclusione, The Gunk è un'esclusiva di tutto rispetto. C'è una storia affascinante e intrigante, c'è una sistema di gioco semplice ma efficace, c'è un personaggio per nulla stereotipato, e c'è anche una prova d'amore di un team che con questa nuova IP è riuscita a sorprenderci.

Speriamo che The Gunk prosegua con un secondo capitolo. E considerando la sua aggiunta nel catalogo del GamePass, potrebbe essere un errore lasciarselo sfuggire.

8 / 10