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Treasure World

Chiudete il DS e uscite di casa. Il gioco comincia così...

Quella del collezionismo è una mania comune a tantissimi videogiocatori. Tantissimi i brand che si fondano su tale meccanica (i Pokémon tra tutti) e non si può certo negare come l'acquisizione di oggetti, seppur in forma digitale, continui immancabilmente ad esercitare un suo inspiegabile fascino. Anche un titolo “moderno” come Uncharted, oltre alla sessioni di combattimento e alla guerriglia nella giungla, ci metteva dinnanzi a fasi esplorative con la possibilità di accumulare tesori su tesori, tra antiche reliquie e manufatti misteriosi.

Il team Aspyr ha perciò pensato bene di estendere ad oltranza il concept legato alla “ricompensa”, magari puntando il tutto per tutto sul gratificante senso di meraviglia che si prova nello scartare un regalo inatteso. Possiamo quindi definire vincente l'idea alla base di Treasure World, atipico titolo in esclusiva su DS, sviluppato con lo scopo di evadere dai due splendidi schermi dell'handheld Nintendo per proiettarsi direttamente nel mondo...reale.

Lo stile grafico è funzionale e grazioso. Degne di nota le opzioni di personalizzazione dell'avatar.

Sì, avete capito bene: Treasure World è l'unico gioco in cui si può (e si deve) continua a giocare anche con la console riposta nella tasca dei jeans (ovviamente lasciandola accesa). Per capire in pieno le peculiari dinamiche di gioco dobbiamo prima spiegare le premesse narrative che danno il via all'avventura. Un simpatico alieno precipita sulla terra con la sua navicella: l'indicatore del carburante segna rosso fisso, ma noi possiamo aiutare lo strano essere a forma di stellina procurandogli il necessario per rimettere in moto il suo veicolo spaziale. La nostra mansione principale sarà pertanto quella di girare (letteralmente) lungo le strade della nostra città alla ricerca di connessioni Wi-Fi, portando con noi il nostro fedele DS.

La console rileverà così la presenza di tutti gli hotspot presenti in zona, senza ovviamente accedervi o creare strani collegamenti con chi ci lavora. Semplicemente, il gioco si limiterà a segnalare la presenza di eventuali connessioni nell'aeree (saranno contemplate anche quelle protette da password) e ciascuna di essere farà apparire una stella nel mondo di gioco, la quale a sua volta si tramuterà in una ricompensa per il vostro alter ego virtuale.

Incredibile la quantità di oggetti e regalini digitali presenti nel titolo: si passa da inutili ma graziosi orpelli ad elementi decorativi dello scenario e persino a monili con cui decorare il personaggio protagonista. Anche la tracklist vi riserverà qualche gradita sorpresa. La scelta è deliziosamente vasta.

Come avrete già capito: Treasure World vi mette alle prese con una vera e propria caccia al tesoro, solo che non dovrete aggirarvi in lunghi e tortuosi dungeon irti di pericoli, ma giusto solcare le vie della città in cui abitate (anche queste lunghe e irte di pericoli, eh?) alla ricerca degli oscuri flussi di bite in circolo sopra di voi. Al termine delle vostre esplorazioni non dovrete far altro che riaprire il DS e gustarvi il frutto del vostro operato. C'è qualcosa di incredibilmente imbarazzante nella genuina curiosità che pervade il giocatore nel momento stesso in cui si accinge a “scartare” la propria ricompensa.

L'unico limite di Treasure World è legato alla situazione italiana relativamente agli spot wireless che sono veramente troppo pochi anche nelle grandi città...

Il comparto tecnico si attesta su livelli decisamente buoni, con personaggi amabilissimi e un discreto uso del 3D. Sebbene l'idea alla base del concept sia squisitamente originale, il vero problema risiede nella fruibilità a lungo termine e nella presenza o meno di connessioni Wi-Fi da catturare per proseguire nel gioco. Se da un lato è vero che gli hotspot cominciano ad essere presenti in maniera massiccia un po' ovunque, dall'altro è altresì vero che i giocatori residenti nelle piccole cittadine o in zone prevalentemente rurali rimangono seriamente tagliati fuori.

Anche ammettendo la possibilità di trovarsi in una grande metropoli, la sfacchinata di dover raggiungere gli angoli più remoti della città è qualcosa che comunque potrebbe ben presto perdere ogni sua eventuale attrattiva. A ciò potrebbero porre rimedio, seppure in parte, le opzioni presenti nel sito ufficiale del gioco: Club Treasure World, in cui è possibile condividere e scambiare la propria oggettistica, crearsi un proprio profilo online e sbloccare in tal modo alcuni item segreti.

Il gioco, però, è essenzialmente tutto qui. L'idea è originale e nelle sue limitate meccaniche funziona egregiamente. Peccato però che non si sia fatto di più in termini di effettivo gameplay: andare a zonzo per la città con il solo scopo di accatastare gingilli virtuali potrà risultare in fin dei conti anche abbastanza alienante, proprio poiché il titolo in questione non vi chiederà di fare altro. Il piccolo editor musicale presente nel gioco risulta inoltre un semplice palliativo o poco più, ma nulla che possa tenervi impegnati per più di una mezz'ora. Una grande occasione sprecata dunque, nonostante il lodevole tentativo di creare e offrire qualcosa di veramente nuovo.

6 / 10