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Uncharted 2: Among Thieves

Nathan Drake in forma smagliante.

Intravedo la meeting room privata Sony in lontananza. Ho ancora in testa la miriade di annunci fatti nel corso delle tre conferenze, ma il mio pensiero è rivolto unicamente ad un titolo: Uncharthed 2. Ancora prima di partire alla volta di Los Angeles, uno dei miei intenti primari era stato quello di mettere le mani sull'ultima fatica targata Naughty Dog. Aspetto il turno con impazienza, mi precede un minuscolo giornalista giapponese che continua a rivolgermi domande sul gioco, esibendosi in una dizione ancor più penosa della mia. Annuisco e sorrido garbatamente, ma voglio solo che chiuda il becco e che faccia in fretta la sua prova del gioco. C'è Nathan che mi aspetta, che diamine...

...e alla fine eccomi lì. Ho il DualShock 3 fra le mani e uno spettacolo visivo impareggiabile che si staglia nell'enorme TV HD innanzi a me. Roba da mozzare il fiato, gente. Quando fu rivelata la location urbana non fui particolarmente contento. Mi mancava già la rigogliosa giungla di Drake's Fortune e la sua splendida vegetazione, per non parlare di quel cielo azzurro e limpido come solo nei sogni può essere. Mi sono bastati appena una decina di secondi (il tempo di attendere il caricamento della demo) per ricredermi totalmente.

Uncharted 2 è, molto semplicemente, uno dei giochi visivamente più impressionanti dell'intera fiera losangelina. Il setting di un villaggio devastato e abbandonato a se stesso non sminuisce in alcun modo lo sfarzo tecnico esibito dai processori grafici di PS3, al contrario arriva addirittura ad esaltarli. Basta raggiungere il tetto dell'edificio più vicino per godere di un panorama di rara bellezza. Ogni elemento dello scenario appare definito, nitido e ammantato da quei colori caldi che possono ormai considerarsi un gustoso tratto distintivo del team Naughty.

Il feeling con il capolavoro Sony è sempre lo stesso sin dalle prime battute.

Due minuti di gioco sono più che sufficienti per ritrovare quel micidiale feeling che ci ha fatto adorare il primo episodio. Uncharted 2: Among Thieves ripropone infatti, comprensibilmente, la medesima struttura del titolo precedente, ampliandone gli orizzonti senza snaturare quella formula vincente che ne ha decretato il successo. Trovare riparo presso svariati elementi delle location, puntare i nemici e fare fuoco sarà ancora una volta una goduria per gli occhi e per le mani. In assenza di munizioni si potrà sempre fare affidamento sulla nobile arte del cazzoto in faccia, che in Among Thieves trova una sua sublime espressione.

Incredibile il lavoro del team sulle animazioni. Se il primo capitolo presentava un lavoro egregio, qui siamo seriamente dinnanzi all'eccellenza. Nathan, così come i personaggi comprimari e i nemici, presenta un set di movimenti tutti squisitamente legati tra loro, senza scatti o forzature di sorta. Non ho potuto fare a meno di sorridere insieme ad alcuni membri dei Naughty quando, alla fine di un combattimento, mi sono arrampicato in scioltezza su di un edificio per poi morire miseramente con un headshot giunto da chissà dove...

Perché Uncharted 2 è così, azione pura dall'inizio alla fine, senza inutili compromessi o perdite di tempo. Giusto il tempo di una classica battuta da sbruffone e si ritorna con Nathan in una fuga spericolata sui tetti della città, tra decine e decine di nemici che sbucano da tutte le parti, un elicottero che non smette di mitragliare verso di noi e interi edifici che crollano sotto i colpi delle detonazioni.

Il multiplayer funziona alla grande e in fiera è stato abbondantemente testato con grandissimi risultati.

Terminata la demo in singolo, non potevo far altro che spostarmi nello showfloor e agguantare prontamente il pad della postazione per il multiplayer, assalita da dozzine di persone. Anche qui, impressioni assolutamente positive. In compagnia di altri due giocatori mi sono ritrovato a combattere in una location non dissimile da quella ammirata nel single player. Il mio personaggio era Chloe Frazer, avventuriera caparbia e ribelle che darà del filo da torcere al nostro Nathan nel corso dell'intera avventura. Il team formato dal protagonista, Chloe e il buon vecchio Sally, ha così fatto scintille nella modalità cooperativa, che si preannuncia maledettamente interessante. Stessa velocità di azione, stessa identica adrenalina del gioco in singolo, ma con in più il divertimento proveniente dalla comunione d'intenti con gli altri giocatori.

L'insieme delle modalità multigiocatore ricalcano essenzialmente quanto sperimentato altrove, ma qui il tutto viene ad arricchire un prodotto già estremamente valido. L'immediatezza con cui si entra in azione e lo spettacolo pirotecnico di esplosioni e proiettili impazziti sono certamente un plusvalore che non poteva mancare assolutamente. Uncharted 2: Among Thieves si conferma pertanto quel gran gioco che tutti stiamo aspettando con la bavetta ai lati della bocca. Personalmente non nutro alcun dubbio sulle qualità del prodotto finale e sono certo che il team "del cagnaccio" si stia apprestando a centrare l'obiettivo nel miglior modo possibile. E scusate se è poco...

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Dario Tomaselli

Contributor

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