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Modern Warfare 3

La guerra sta per iniziare...

Il gioco è finalmente uscito. Qualora foste interessati, vi invitiamo a consultare la nostra recensione di Call of Duty: Modern Warfare 3!

Continuano le presentazioni legate a Modern Warfare 3, nuovo attesissimo episodio del popolare fps Activision. Finora vi abbiamo descritto nel dettaglio alcune missioni della campagna principale e le dinamiche legate a una particolare modalità delle Spec Ops.

Quale novità è stata mostrata alla fiera di Colona? La presentazione a porte chiuse, in realtà era un hands-on piuttosto corposo, che ci ha permesso di provare direttamente la SpecOps chiamata Invisible Threat e il SurvivalMode ambientato a Parigi.

La partita alla modalità survival ha rafforzato ulteriormente le nostre impressioni sulla bontà di questa specifica categoria di Operazioni Speciali, dove l'obiettivo ultimo è quello di sopravvivere al maggior numero possibile di ondate acquistando armi ed equipaggiamenti sempre più potenti.

La mappa di Parigi si è rivelata estremamente interessante grazie alle dimensioni contenute e alla possibilità di entrare all'interno di alcuni edifici per guadagnare una posizione elevata molto vantaggiosa.

Per chi si fosse perso i nostri articoli precedenti (malissimo!), in questa variante in salsa Infinity Ward della più classica delle orde, due giocatori collaborano per ripulire la mappa da minacce sempre più pericolose, guadagnando dopo ogni uccisione il denaro necessario ad acquistare munizioni, nuove armi, esplosivi e accessori di vario genere.

Fra i bonus acquisibili in cambio del vile denaro spicca quello che richiama sul campo di battaglia una squadra di swat, i cui uomini continuano a garantire un utilissimo supporto finché non vengono eliminati dalle milizie nemiche.

Durante la nostra sessione di prova abbiamo ricevuto i complimenti dai programmatori grazie alla scelta di posizionare una torretta automatica in una zona altamente strategica del livello, con risultati a dir poco strabilianti.

Peccato solo che, a differenza di quanto è accaduto all'E3, dove ci era stato permesso di giocare finché non siamo stati sopraffatti dalle sempre più massicce forze nemiche, questa volta siamo stati fermati dopo aver eliminato il primo juggernout.

La missione Invisible Threat, invece, metteva uno dei due giocatori nei panni di un lentissimo juggernout corazzato, a spasso per il campo di battaglia e impegnato nel disinnesco di una serie di dispositivi, mentre il compagno di squadra occupava il ruolo dell'eye in the sky, un cecchino appostato in cima a un edificio che aveva il compito ti coprire il partner e, quando possibile, di attivare l'UAV per indicargli la posizione dei nemici e degli obiettivi.

Durante la nostra sessione di prova ci è toccato fare il lavoro sporco, indossando il massiccio equipaggiamento del juggernout e affidandoci alla mira (non sempre perfetta) del nostro partner griffato Infinity Ward.

La missione è stata portata a termine con successo, e vi possiamo assicurare che si è trattata di un'esperienza forte e carica di tensione. Avevamo già provato qualcosa di simile solo con le Spec Ops di Modern Warfare 2, che all'epoca ci entusiasmarono a tal punto da spingerci a completarle tutte al livello di difficoltà più elevato.

Le Spec Ops.

I ragazzi di Infinity Ward ci hanno confermato che in Modern Warfare 3 troveremo un gran numero di operazioni speciali, tutte caratterizzate da regole uniche pensate per offrire ai giocatori esperienze sempre diverse, espandibili anche attraverso eventuali DLC.

Quello di Invisible Threat è stato solo un assaggio di ciò che dovremo aspettarci dal prossimo fps della saga di Call of Duty. Un assaggio che ci ha fatto venire l'acquolina in bocca.