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Virtual Console Roundup

Secret of Mana, Sonic e molto altro.

Come da copione: un paio di mesi senza considerarla più di tanto, ed ecco che la Virtual Console si riempie di giochi, inclusi classici immortali. E visto che la carne al fuoco è parecchia non sprechiamo troppo tempo in inutili blablabla, che ne dite?

Secret of Mana

  • Piattaforma: SNES
  • Wii Points: 800
  • In Euro: 7.70 (circa)

Non ho mai onestamente capito come Final Fantasy sia riuscito a diventare una sorta di paradigma dei JRPG, un titolo con il dono dell'ubiquità all'interno del panorama dei giochi di ruolo. Certo si tratta di prodotti validi, alcune volte persino fantastici, ma assolutamente a mio avviso non rappresentano l'apice dell'offerta Squaresoft. Basta prenderere Chrono Trigger ad esempio, che riesce a fare tutto quello che fa il suo ingombrante cugino con molto molto più fascino.

E poi c'è la serie Mana, inizialmente addirittura promossa in maniera ingannevole come un Final Fantasy per GameBoy prima di trovare una sua ragion d'essere con questa eccellente avventura su Super Nintendo.

Colorato e ricco di personaggi assolutamente piacevoli, il gioco vanta una trama tutt'altro che originale: non mancano infatti la solita spada magica, il male primordiale e tutto l'usuale corredo di profezie. Ma non è certo questo aspetto a rendere Secret of Mana così speciale. Grazie al suo sistema di combattimento in tempo reale e all'intuitivo inventario il gioiello Squaresoft ricorda infatti maggiormente Legend of Zelda che un JRPG qualsiasi,e sarà proprio quest'immediatezza a stregare l'utente coinvolgendolo ben al di là di quanto possa fare lo stereotipato plot.

Era da un po' che la Virtual Console non ci regalava un RPG, e da ancora più tempo ne mancava uno imprescindibile come questo. Difficile trovare un modo per spendere 800 Punti in maniera migliore.

9/10

Sonic the Hedgehog 2

  • Piattaforma: Master System
  • Wii Points: 500
  • In Euro: 4.50 (circa)

La versione Master System dell'originale Sonic the Hedgehog suscitò più di qualche domanda all'epoca, considerando che risultava quasi identica a quella già disponibile per Megadrive. Sonic 2 invece fu una storia completamente a sé, visto che non soltanto uscì prima dell'edizione a 16-bit (fra l'altro non ancora disponibile sulla VC...), ma che si trattava anche di un gioco totalmente diverso.

Questo voleva dire trovarsi come nuova feature l'irritante volpe Tails (soltanto il primo degli amichetti sfigati di Sonic...), rinunciando però al tempo stesso allo Spin Dash, mossa rivelatasi in seguito fondamentale per l'evoluzione della saga su Megadrive. A fare da contraltare a queste delusioni rimane un capitolo comunque tutto sommato convincente all'interno della serie, ricco di bivi e passaggi multipli. E c'è persino un po'di originalità nella proposta, con qualche sezione leggermente diversa dal solito (senza però rovesci epocali, of course...).

Non si tratta certo dell'apice della prima parte della carriera di Sonic, ovvero l'ancora assente Sonic & Knuckles, ma questo è comunque un contentino da tenere in considerazione, capace di ricoprire di vergogna gli ultimi disastri del porcospino blu.

7/10

Space Invaders: The Original Game

  • Piattaforma: SNES
  • Wii Points: 800
  • In Euro: 7.70 (circa)

Titoli di questo tipo fanno riflettere sul valore che ciascuno di noi attribuisce ai videogame in senso lato. Se ad esempio il dvd di Metropolis di Fritz Lang venisse esposto su uno scaffale accanto a quello di Aliens di James Cameron (e per di più allo stesso prezzo!), molti preferirebbero ideologicamente il secondo in quanto più moderno e genericamente "più figo".

Ed infatti molti giocatori reagiscono in quel modo quando vengono loro proposti revival dei titoli che costituiscono le fondamenta del nostro adorato hobby. Troppo spesso ci dimentichiamo dei classici, rinnegando apertamente il loro valore commerciale all'interno dell'Industria che loro stessi hanno contribuito a creare. Pochi sono i titoli seminali quanto Space Invaders, tuttavia la tentazione di rifiutarsi all'idea di dover pagare per doverlo giocare nel 2009 è assai difficile da resistere.

Non so perché sia così, e francamente questo è pure il gioco sbagliato da usare come punto di partenza per la riflessione. E' esattamente quello che vi aspettereste: l'originale Space Invaders, su SNES. Ora, Space Invaders è rimasto ad oggi un gran gioco, a patto ovviamente di guardarlo dalla giusta prospettiva. Il concept è istintivo come non mai, mentre l'esecuzione, sebbene limitata dalla tecnologia dell'epoca, è il paradigma del gameplay compulsivo. C'è indubbiamente un oscuro motivo per cui quel DUM DUM DUM degli alieni che scendono verso la parte bassa dello schermo risulti ancora così iconico: è l'equivalente videoludico del tema de Lo Squalo, un ritornello capace di infondere un panico primordiale.

C'è tuttavia un "però..." da non sottovalutare: questa non è certo l'offerta più golosa di sempre. Si tratta di ricreazione più che di emulazione. Avrete l'opzione di ricreare gli stili di vari cabinati d'epoca (incluso quello monocromatico!), eppure l'esperienza sembrerà una sorta di cover version assai poco convinta. Per tornare al paragone iniziale, se Space Invaders è Metropolis questa è la versione del film colorata artificialmente e con la musica di Giorgio Moroder. Tecnicamente è la stessa cosa, ma l'impatto è radicalmente diverso. Spiace dare ad un classico un voto così basso per motivi pure un po' effimeri, ma qui ci sono davvero troppi elementi che non risultano al loro posto.

4/10