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Warhammer 40,000: Dawn of War II

Cambio di rotta per THQ.

Il multiplayer di Dawn of War II, nella sua veste finale, ricalca tale e quale la open beta: avremo a che fare con un unico quartier generale per sfornare unità su unità e tanti punti strategici da controllare lungo l'intera mappa. Scordatevi quindi basi da costruire e tutto quello che avete sempre fatto in un normale RTS, qui si cambia musica. Così come nella beta avremo la possibilità di giocare le molteplici mappe a disposizione usando una tra quattro razze disponibili: Space Marines, Orks, Eldar e Tiranidi. Il tutto attraverso due modalità principali: annientamento e controllo punti vittoria. La prima non ha bisogno di presentazioni: la vittoria sarà vostra distruggendo completamente gli eserciti nemici, mentre la seconda, certamente la più giocata in rete, presenta una situazione un attimino più complessa. Ogni giocatore inizierà la partita con l'eroe e una squadra di fanteria di base accanto al proprio quartier generale situato in uno dei vertici della mappa.

L'obiettivo primario in tal caso sarà quello di assicurarsi i tre punti di controllo sparsi per la mappa così da far scendere il punteggio degli avversari, inizialmente fissato a 500 punti. Una volta raggiunto lo 0, il team in questione avrà perso la partita. Ci saranno ovviamente delle piccole varianti: i punti di controllo saranno in totale tre dunque, occupando ad esempio un punto a testa, si avrà una situazione di stallo in cui nessuno dei team perderà punti, rendendo quindi necessario l'aggiudicarsi del terzo punto di controllo, così da far scendere pian piano il punteggio del nemico.

Un errore piuttosto comune, commesso da tantissimi giocatori alle prime armi, è quello di preoccuparsi soltanto dei punti di controllo, quando sparsi per la mappa vi saranno tanti punti strategici per ottenere energia e requisizione, indispensabili per produrre nuove unità, effettuare upgrade e riportare in vita il vostro eroe in caso di morte. Prendere i punti di controllo e lasciare il resto agli avversari equivale solitamete a morte certa, poiché voi non produrrete nulla mentre loro pian piano potranno costruire un esercito tanto forte da capovolgere la situazione, qualunque essa sia, da un momento all'altro e senza possibilità di riscatto da parte vostra. Fortunatamente i tanti bugs presenti nella versione beta del gioco sono stati riveduti e corretti garantendo quindi una migliore stabilità e latenza durante le partite online.

Brutti e cattiv. Come da copione.

Le animazioni sono fantastiche, quanto di meglio si sia mai visto in un RTS, degne del background storico e sanguinoso che rappresentano e le ambientazioni sono realizzate in modo brillante e danno davvero la sensazione di trovarsi in un luogo decaduto, infestato da un'oscura presenza, quella Tiranide, che permea l'intero pianeta. I filmati presenti prima di ogni missione chiave sono squisiti e dannatamente accattivanti, sulla scia delle ottime sequenze video già viste nel primo Dawn of War. Tutto questo, fortunatamente, non ha un prezzo troppo alto in termini di risorse hardware, garantendo un'esperienza totale anche su macchine non tanto recenti, a patto di avere comunque un processore Dual Core e una buona scheda video. Ottimo anche il campionamento voci ed effetti sonori e, più in generale, l'intero comparto audio. I personaggi in gioco sono carichi di carisma e cattiveria, con dialoghi da ascoltare rigorosamente in lingua originale se è possibile, a causa del solito doppiaggio italiano appena sufficiente.

Tirando le somme, è arrivato il momento di dare una risposta all domande che ci siamo posti nei mesi scorsi: Dawn of War II è una scommessa vincente? La risposta è si, ma forse non per tutti. Il primo capitolo è stato acclamato da critica e pubblico per essere stato la prima, vera produzione di alto livello dai tempi di Starcraft e Warcraft. Perché quindi rivoluzionare un brand vincente rischiando di perdere parecchi sostenitori degli strategici duri e puri? Il single player è fresco, nuovo e divertente, il multiplayer dannatamente tattico, tosto e frenetico...e allora cosa c'è che non va o che potrebbe non andare? Semplice, Dawn of War II non è Dawn of War. Si tratta pur sempre di Warhammer 40K, ma non è il seguito del suo predecessore, quanto più un titolo del tutto nuovo. Consigliato a chi ama cambiare e ai fan del gioco di miniature di Games Workshop. Da prendere con le pinze per i puristi degli RTS o da chiunque attenda Starcraft 2 con ansia.

8 / 10

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David Vulpetti

Contributor

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