Skip to main content

Assassin's Creed II

Ezio volteggia nei nostri computer…

Il mondo è bello perché è vario. Questo il pensiero che mi ha accompagnato all’uscita dagli uffici di Ubisoft dopo avere concluso il mio hands-on sulla versione PC di Assassin’s Creed 2.

La ragione di questa considerazione nasce dal fatto che i grandi publisher non paiono avere ancora le idee ben chiare sul mondo PC, nonostante gli equilibri siano ormai definiti da anni, con le console a fare la parte del leone e i computer a raccogliere le briciole che, dati alla mano, oscillano di solito tra il 3% e il 10% del mercato.

Non paiono infatti essere ancora uniformati i processi di produzione dei giochi per questa piattaforma, né i tempi che vengono ritenuti strategicamente corretti per il lancio. C’è chi infatti come BioWare (con l’approvazione di EA), ormai ci propone le versioni PC in contemporanea con quelle console, basti guardare ai recenti Dragon Age: Origins o Mass Effect 2, sebbene vada detto che il primo ME si fece attendere per davvero troppo tempo.

All’estremo opposto abbiamo invece Rockstar, che fa aspettare a qualsiasi appassionato di Grand Theft Auto periodi francamente spropositati, provando però al contempo ad aggiungere qualcosa di nuovo all’offerta originale. È il caso ad esempio del Rockstar Social Club, un plus dalla dubbia utilità che ogni appassionato della serie avrebbe volentieri barattato con una release simultanea, testimonianza comunque dell’impegno del publisher di giustificare una differita così sostanziosa.

Ah, le campagne di San Gimignano... dolci colline, piccoli insediamenti e distese di papaveri rossi nei quali confondere il sangue dei nostri nemici.

Arriviamo infine a Ubisoft, che si pone tra questi due estremi con una release di Assassin’s Creed 2 in versione PC sfalsata di quasi quattro mesi e che, in chi scrive, lascia qualche dubbio soprattutto di natura commerciale, dato che così facendo il publisher vanifica gli astronomici investimenti promozionali fatti al lancio.

Insomma, pare che i publisher non abbiano ancora capito cosa farsene delle versioni per computer dei loro giochi, esibendo una varietà notevole di strategie che lasciano stupiti quando applicate in mondo ormai standardizzato quale il nostro.

Pertanto, è a causa di questa disparità di trattamento che i PCisti che vogliano vestire i panni di Ezio Auditore da Firenze dovranno pazientare fino al 4 marzo, data in cui per potere accedere alla versione standard di Assassin’s Creed 2 dovranno spendere €49,90.

Come nel caso delle controparti console, però, Ubisoft non si limiterà a fornire giusto la versione base del gioco: per chi abbia voglia di spendere qualche euro in più saranno infatti disponibili anche la White Edition (Gioco + sequenze extra “La Battaglia di Forlì” e “Il Falò delle Vanità” + Santa Maria Dei Frari + Statuetta di Ezio, a €54,99) e la Black Edition (Gioco + sequenze extra “La Battaglia di Forlì” e “Il Falò delle Vanità” + Palazzo Medici, Santa Maria Dei Frari e l’Arsenale + Statuetta di Ezio, Conspiracy Book e Bonus DVD con anche la colonna sonora, al costo di €74,99).