Skip to main content
Se clicchi sul link ed completi l'acquisto potremmo ricevere una commissione. Leggi la nostra policy editoriale.

Assassin's Creed: Syndicate - Reloaded

L'oppressione del prezzo pieno è finita.

Di Unity avevamo abbondantemente parlato nel Reloaded di un anno e mezzo fa, ed oggi, mentre molti stanno ancora esplorando lo splendido Egitto di Assassin's Creed Origins, è il momento giusto per mettere a fuoco il postvendita del seguito chiamato a far dimenticare le vicissitudini del suo predecessore. Unity era passato attraverso una lunga fase di aggiornamento, che aveva risolto buona parte dei problemi iniziali in termini di bug e prestazioni incerte, complice anche una pubblicazione che corrispondeva con l'arrivo delle schede video della famiglia 9XX di Nvidia su cui il gioco non aveva brillato per prestazioni.

Salto in avanti di un anno, e nell'ottobre del 2015 è arrivato sul mercato Assassin's Creed: Syndicate, la nuova iterazione del franchise multimilionario di Ubisoft ambientato un secolo dopo, nell'Inghilterra della regina Vittoria. Del gioco avevamo ampiamente parlato in sede di recensione, ove era apparso subito chiaro che Ubisoft si era impegnata parecchio per non ripetere la figuraccia dell'anno precedente: una missione compiuta non senza qualche incertezza. Complice anche il ciclo di sviluppo forzato che aveva portato alla pubblicazione del nuovo gioco a un anno di distanza

Subito si era resa necessaria la pubblicazione di una patch piuttosto corposa per il day one, a cui ne erano susseguite altre, pur se non dell'invasività di quelle dell'anno precedente. Abbiamo visto il changelog piuttosto corposo, ma non vale nemmeno la pena citarlo, visto che si tratta di bug che non ha incontrato praticamente nessuno ad eccezione di qualche migliaio di early adopters, solo per poche ore.

Il trailer di Assassin's Creed: Syndicate: l'oppressione deve finire.Guarda su YouTube

Molto più interessante è stato l'aggiornamento 1.12 pubblicato poco tempo dopo, maggiormente concentrato sulle peculiarità della versione PC, in particolare quelle riguardanti il rendering video. Pur girando piuttosto bene su console, la Londra di centocinquant'anni fa aveva qualche problemino di performance su PC poco carrozzati. Ubisoft ha pensato di migliorare il supporto alle configurazioni multigpu ma soprattutto la qualità dei filtri di occlusione ambientale, insieme a numerose problematiche di rendering a schermo intero e in finestra nell'ottica di guadagnare in performance. Utile anche l'aggiunta di un indicatore della VRAM nella schermata di configurazione, per permettere una migliore calibrazione delle prestazioni a seconda della scheda video posseduta.

Molto più corposo è stato l'aggiornamento d'inizio dicembre 2015 che ha portato i primi veri miglioramenti in tutte le aree del gioco, andando a eliminare i bug che causavano la necessità di ricaricare i checkpoint delle missioni fallite. Apprezzati anche i miglioramenti nel lipsyncing delle cutscene che molti avevano notato essere sbagliati così come sottotitoli diversi dai dialoghi. La caccia al baco si è concentrata anche sul gameplay con la soluzione a problemi di respawn e collisioni delle carrozze che spesso causavano ingorghi, ma anche al comportamento degli NPC. Questo sia nelle modalità di apparizione sulla scena, sia per quanto riguardava il comportamento durante gli scontri sia nei semplici spostamenti per Londra, in particolare sui treni.

Anche la gestione della telecamera rispetto ai movimenti dei protagonisti è stata rifinita, in concomitanza con tutta una serie di miglioramenti alle dinamiche di occultamento, parkour e navigazione. Anche in questa patch sono stati eliminati molti bug relativi alle missioni e alle difficoltà di portarle a termine sia durante lo svolgimento sia al termine di cinematiche.

Dieci minuti di gameplay nei panni di Evie.Guarda su YouTube

Questo aggiornamento è stato indubbiamente quello più importante perché ha risolto i problemi più urgenti e quelli di minor impatto ma più frequenti, ma non ha chiuso la campagna degli aggiornamenti. Poco prima di Natale è arrivata una patch per PC ancora dedicata alle performance video (multimonitor, Antialias, fisica degli abiti) e una serie di fix simili a quelle dell'aggiornamento precedente, ma poche correzioni di bug specifici relative a missioni principali e secondarie. Tra i più importanti, la possibilità di cambiare equipaggiamento quando non era possibile farlo, ma soprattutto le apparizioni di una seconda due Evie nel momento in cui si passava da un personaggio all'altro.

L'aggiornamento 1.4 è proseguito su questa falsariga, occupandosi dei problemi introdotti con i DLC pubblicati già nelle settimane precedenti. Il 2016 è trascorso in modo piuttosto tranquillo, fino alla pubblicazione dell'aggiornamento 1.5 che ha fatto notizia non tanto per i bachi risolti (veramente minimi) quanto per il fatto che, grazie all'arrivo di PS4 Pro e del suo glorioso formato 4K, da novembre 2016 era possibile esplorare Londra alla massima risoluzione possibile. Al momento, purtroppo, Syndicate non fa parte dei titoli Enhanced di Microsoft per l'Xbox One 4, e non è tra quelli in predicato di diventarlo.

Quanto ai contenuti aggiuntivi, sono stati pubblicati alcuni di DLC intesi come pacchetti ma anche missioni collaterali integrate nel contesto storico del gioco principale. Nel primo caso sono arrivati lo Steampunk e Victorian Legends Pack (armi e abiti) mentre più focalizzati sono stati i DLC dedicati alle missioni secondarie, alcune legate a personaggi storici reali dell'epoca. The Dreadful Crimes vede i due protagonisti indagare su ogni genere di reato la cui soluzione porta alla conquista di equipaggiamento speciale. Più breve è The Darwin and Dickens Conspiracy in cui si devono difendere il naturalista e lo scrittore da chi vuol porre fine anzitempo alle loro carriere. Molto più corposi sono i contenuti di The Last Marajah e Jack the Ripper che con dieci missioni ciascuno: rappresentano gli extra più interessanti della campagna di espansione di Assassin's Creed Syndicate. Quello dedicato a Jack lo Squartatore in particolare spicca su tutti ed è venduto anche come esperienza di gioco standalone.

Il trailer di lancio di The Last Marajah, uno dei content DLC di Assassin's Creed: Syndicate.Guarda su YouTube

Un postvendita non del tutto semplice quindi, ma ben lontano dalle difficoltà di Unity, anche in virtù dell'attenzione dedicata all'utenza PC con aggiornamenti specifici per la versione tecnicamente superiore come estetica e prestazioni rispetto a quelle console, almeno fino all'uscita di PS4 Pro e alla modalità dedicata 4K. Come sempre Ubisoft è piuttosto abbottonata a proposito delle performance di vendita dei propri prodotti e non abbiamo dati certi su quelle di Syndicate. Una conferma indiretta che questo capitolo non fosse andato esattamente secondo i piani di Ubisoft l'abbiamo avuta con il recente annuncio di Origins che nei primi dieci giorni sul mercato aveva doppiato agevolmente le vendite proprio di Syndicate.

Stimare il successo commerciale di Assassin's Creed: Syndicate non è semplice, considerando i recenti avvenimenti che hanno portato Valve al cambio di policy sulle librerie degli utenti, Steamspy è fermo ai box in attesa di modifiche ai suoi algoritmi che possano restituire risultati. Per questo non è possibile fare una stima precisa delle copie vendute, per quanto limitate alla piattaforma PC. I rilevamenti di VGChartz parlano di cinque milioni di copie fisiche vendute su PS4 e Xbox One con un rapporto di 5 a 2 a favore di Sony.

Lecito pensare che su Steam il traguardo del mezzo milione sia stato raggiunto, a cui è da aggiungere quello digitale del servizio Uplay di Ubisoft e gli store di Sony e Microsoft. 8-10 milioni di copie sembrano essere una performance più che plausibile, mettendo insieme tutte le piattaforme coinvolte. Per una volta l'analisi del venduto ci interessa relativamente, visto che Syndicate non ha una componente multigiocatore come Unity e quindi la presenza media di utenti sui server ogni giorno è irrilevante in termini di valore aggiunto dell'online all'esperienza di gioco.

La Londra del 1888 non era un bel posto dove gironzolare di sera, soprattutto per una donna.Guarda su YouTube

Possiamo quindi considerare questo Syndicate il gioco della rinascita del franchise? È indubbiamente un buon titolo, nettamente più curato del suo predecessore al momento del lancio, (pur se ben lungi dall'essere perfetto) e adeguatamente supportato da Ubisoft nel suo postvendita. La sensazione è che le sue meccaniche non gli abbiano fatto fare quel salto di qualità in termini di vendite per differenziarlo dai predecessori.

Anche l'ambientazione probabilmente non ha stuzzicato l'immaginario di molti come i pirati del 2014 o l'Italia di Ezio Auditore. Tutte caratteristiche peculiari dell'ottimo Origins invece, che infatti sta vendendo benissimo, grazie a una location strepitosa e un sistema di combattimento finalmente impegnativo e intrigante.

Considerazioni evolutive a parte sul gameplay della serie, Assassin's Creed: Syndicate si conferma sicuramente un capitolo della saga degno di attenzione per un acquisto a posteriori, vista anche la fascia midprice in cui si trova il gioco attualmente (caldamente consigliato l'acquisto su Uplay, per l'utenza PC, visto il prezzo più elevato su Steam). Se siete fortunati possessori di una PS4 Pro e una TV 4K, è indubbiamente un'ottima occasione per mettere alla prova il vostro hardware con un gioco che nonostante i due anni e mezzo di servizio, è ancora splendido da vedere e valido da giocare.

Sign in and unlock a world of features

Get access to commenting, newsletters, and more!

In this article
Related topics
A proposito dell'autore
Avatar di Matteo Lorenzetti

Matteo Lorenzetti

Contributor

Dopo dieci anni di The Games Machine, approda finalmente alla redazione di Eurogamer.it. Onnivoro per quanto riguarda i generi, predilige sparatutto, giochi di guida ed RTS.
Commenti