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Astro A10 Gen 2 Recensione: La nuova revisione del famoso headset da gaming

Non sempre la qualità si vede dal prezzo.

Nel panorama videoludico le cuffie da gaming stanno diventando sempre più indispensabili. Ormai il comparto sonoro dei videogiochi è di altissimo livello e il mercato di questi dispositivi è stato inondato negli ultimi anni da modelli di ogni tipo e di ogni fascia di prezzo. Cinque anni dopo l’arrivo del modello entry-level, Astro Gaming, la divisione di Logitech specializzata in cuffie da gaming di alta qualità, ha studiato una revisione completa del suo headset più abbordabile, il modello A 10, trovando un buon compromesso per poter rientrare nel budget prefissato, mantenendo al contempo un comparto audio di buona qualità e una solida comodità d'uso.

Questa nuova versione è da oggi disponibile in cinque colorazioni differenti (nero, lilla, menta, grigio e bianche) a un prezzo molto concorrenziale e compatibile sostanzialmente con qualsiasi piattaforma, dalle console di vecchia e nuova generazione ai più moderni PC. Ma andiamo a vederle nel dettaglio.

Trattandosi di una cuffia con cavo, la nuova versione di Astro A10 è compatibile virtualmente con qualsiasi periferica disponga di connettore jack da 3.5 pollici.

Le ASTRO A10 GEN 2 sono delle cuffie da 246 grammi, cablate tramite un cavo Jack 3,5 mm rimovibile da ben due metri che comprende anche un regolatore per il volume della chat. L’azienda ha pensato anche ai possessori di PC, integrando nella confezione il classico sdoppiatore per cuffie e microfono. I padiglioni inglobano dei driver da 32 mm in neodimio e sono di tipo circumaurale, in modo da aderire molto bene alle tempie e garantiscono un buon isolamento anche in caso di volume non eccessivamente elevato. Ad alcuni utenti potrebbero sembrare un po’ piccoli ma si sono rivelati comunque estremamente comodi. È facile intuire come indossarle grazie alle lettere R ed L presenti all’interno, e, finezza, grazie anche al codice Braille, per i non vedenti, situato alla fine dell’archetto.

Per i cuscinetti si è optato per un memory foam standard, che non isola moltissimo ma quantomeno non stanca l’orecchio anche dopo diverse ore di gioco e in caso può essere anche rimosso per essere lavato a parte o sostituito. Il microfono unidirezionale da 6 mm si trova sul padiglione sinistro. Non si può staccare, ma si può ripiegare: supporta il sistema flip-to-mute, quindi si attiva in automatico solo quando è in posizione abbassata. L'asta sottile è flessibile e quando in posizione, potete aggiustarla come più vi piace.

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A proposito dell’arco superiore, abbiamo apprezzato che sia molto flessibile e resistente: la plastica con cui è realizzato, che ha una finitura opaca, può essere piegata e attorcigliata senza che le cuffie ne vengano penalizzate o si rovinino. Si tratta di un’ottima soluzione per chi è solito “maltrattare” le sue cuffie, che potrà contare su una resistenza importante, per questa fascia di prezzo. Per regolare l’altezza dei padiglioni, invece, le cuffie presentano un sistema a scorrimento, con alcune finiture gommate, che non permette di avere un freno a scatti alla misura desiderata. Per questo, serve ricordarsi di sistemarle all’altezza giusta, quando vengono indossate.

Sul fronte della connettività ci troviamo di fronte a un headset universale, poiché è in grado di connettersi alle sorgenti audio esclusivamente mediante il cavo jack da 3,5 millimetri. All'interno della confezione troverete sia il cavo singolo da collegare direttamente nel vostro pad o nella console, oppure quello doppio per il collegamento distinto a eventuali output di microfono e cuffie. Lungo il cavo è presente anche una piccola rotella per il volume. ASTRO Gaming garantisce quindi la completa compatibilità con tutti i sistemi di gioco come PlayStation, Xbox, Nintendo Switch, senza dimenticare il PC, i Mac ed i dispositivi mobili dotati ancora dell'ingresso jack da 3,5 millimetri.

Abbiamo apprezzato la durezza degli archetti per modificare e regolare l’altezza dei padiglioni, sono infatti più duri del normale e quindi difficilmente la cuffia si sposta, rimanendo ben aderente in testa per tutta le sessioni di gioco.

Abbiamo testato le ASTRO A10 GEN 2 su Halo Infinite, Forza Horizon 5, Rainbow Six Siege, testandole sia su Xbox Series X sia su PC. I driver audio da 32 mm vengono migliorati anche attraverso la tecnologia Audio V2 di ASTRO. La qualità generale è buona, anche se abbiamo notato un po’ di abbassamento di qualità su alcuni volumi troppo alti. Per farvi un esempio concreto, i colpi distanti avvertibili su Halo Infinite non si avvertono in maniera chiara, risultando un po’ impastati, ma per fortuna tutto cambia negli scontri ravvicinati.

Giocando a Rainbow Six Siege non abbiamo avuto problemi, riuscendo a distinguere anche i passi dei nemici (importantissimo in un titolo tattico come questo). Su Forza Horizon 5 il rombo dei motori è godibile, ma rimane più soddisfacente in gara rispetto ai replay. Se sfruttate solitamente le cuffie anche per ascoltare musica, film e serie tv, vi vogliamo rassicurare: le ASTRO A10 GEN 2 rimangono solide anche per questo tipo di intrattenimento, anche se dovete sempre considerare che non sono pensate per questo e quindi la qualità rimane nella media, senza mai risultare particolarmente immersive.

Il microfono può essere attivato semplicemente abbassando l'asta, operazione che in momenti nevralgici potrebbe essere più "complessa" rispetto al tradizionale tasto d'attivazione.

Trattandosi di una cuffia entry-level, bisogna scordarsi chiaramente di intervenire manualmente sull’equalizzazione, tuttavia la situazione non è mai stata problematica al punto da non comprendere la direzione di un suono specifico o non essere in grado di ascoltare un dialogo tra personaggi. Al netto di qualche caso in cui il suono è parso un po’ impastato, dobbiamo ammettere che la resa si è rivelata sempre abbastanza buona per quello che è il target di riferimento della cuffia e il prezzo a cui viene proposta sul mercato.

Non è presente un selettore per il volume del microfono, né un sistema di monitoraggio per sentire la propria voce in cuffia: questo headset è pensato per chi desidera un prodotto affidabile con cui lanciarsi in avventure single-player o sfide multiplayer, ma poco di più. Il microfono, data la sua natura omnidirezionale, cattura anche i rumori circostanti, ma trasmette comunque una voce chiara e ben distinguibile ai compagni di gioco in chat. Il meccanismo flip-to-mute è facile da usare, anche se forse avremmo preferito un tasto apposito posizionato accanto alla rotella del volume per una migliore accessibilità.

Nel complesso, il risultato sonoro è sicuramente superiore alla fascia di prezzo a cui vengono proposte le Astro A10 Gen 2: ci troviamo quindi di fronte a un compromesso per i puristi dei design sofisticati (o delle luci RGB) per via della plastica con cui è realizzato il corpo delle cuffie, che tuttavia viene bilanciato dall’ottima esperienza d’uso in gioco, se si considera il rapporto qualità/prezzo. Una buona scelta per tutti coloro stessero cercando una cuffia essenziale ma funzionale a un prezzo, poco più di cinquanta euro su Amazon o lo store ufficiale, assolutamente concorrenziale.

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A proposito dell'autore

Roberto De Lucia

Contributor

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