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Asus Cerberus Arctic Edition - recensione

Arriva anche in Italia l'Arctic Edition dell'apprezzato gaming headset di Asus.

Il brand Republic of Gamers di Asus da sempre comprende molteplici set di cuffie concepiti per fornire la massima fedeltà audio ai videogiocatori. Tra queste, uno dei più performanti è il Cerberus, dal design e dalla configurazione più tradizionali rispetto alle altre proposte tanto da essere munito non più dell'ormai preponderante collegamento USB ma del caro vecchio jack analogico da 3,5 millimetri, qui placcati in oro per una migliore resa sonora.

Ma non fatevi trarre in inganno: questa scelta è stata fatta per rendere l'headset ancor più versatile di quanto sarebbe con l'Universal Serial Bus. Il connettore nativo infatti è un jack quadripolare (quindi comprendente anche il canale del microfono) che rende le Cerberus compatibili con l'uscita audio posta direttamente sul pad delle console di nuova generazione, anche se purtroppo le cuffie vengono pienamente riconosciute dalla sola PlayStation 4 e non da Xbox One, per una mera questione d'incompatibilità coi driver Microsoft. Ma non solo: ciò consente di sfruttarle appieno anche nell'utilizzo mobile. Senza il bisogno di un ulteriore cavo adattatore basta infatti connetterle all'uscita audio degli smartphone per potersi godere le cuffie con relativo microfono in qualsiasi attività fuoriporta.

Il microfono unidirezionale su asta flessibile si può disconnettere per sfruttare quello in-line posto sul controller.

Per chi invece volesse semplicemente utilizzarle tra le mura di casa collegandole al PC, in bundle è compreso un ulteriore cavo, sempre con jack da 3,5 mm, questa volta sdoppiato per poterle collegare a due uscite separate per cuffie e microfono di un'eventuale scheda audio PC o Mac. Ma non è tutto, perché se siete degli utenti Apple incalliti c'è una chicca per voi: un ulteriore adattatore, anch'esso con connettore da 3,5 millimetri a quadripolare che vi consentirà di sfruttare l'headset su tutti i dispositivi che escono dalle linee di produzione di Cupertino.

La scelta analogica compiuta da Asus è dunque tutt'altro che conservativa ed è finalizzata al poter apprezzare le Cerberus su praticamente qualsiasi dispositivo oggi in commercio. Questa risulterebbe però superflua se non fosse accompagnata da elevate prestazioni, cosa che la casa taiwanese assolutamente non fa mancare. Ciò che appoggiamo alle nostre orecchie sono infatti due grossi padiglioni contenenti magneti al neodimio da 60 millimetri con frequenze che vanno da 20 Hz sino a 20 KHz e impedenza da 32 Ohm. L'isolamento acustico è eccellente assicurato attraverso i due cuscinetti auricolari da 100 mm in una similpelle di qualità più che discreta, in grado di assicurare una resistenza all'usura decisamente elevata.

Anche per il microfono Asus ha voluto fare un particolare sforzo per garantire la piena soddisfazione di tutte le esigenze: integrato abbiamo infatti sia il microfono in-line omnidirezionale per l'utilizzo in movimento, sia un microfono imbottito montato su tradizionale asta flessibile da connettere al padiglione sinistro, sempre tramite jack da 3,5 mm. Quest'ultimo è unidirezionale e se entrambi hanno una frequenza di risposta tra i 50 Hz e i 10 KHz, la sensibilità di quello omnidirezionale è leggermente superiore: -45 decibel anziché -40. L'accensione e spegnimento di entrambi avviene tramite l'apposito controller sul remoto presente sul cavo, dotato appunto dell'interruttore per il microfono e della rotellina per il volume in entrata. Posteriormente è presente anche una pratica clip per l'aggancio sui vestiti.

Molto belle le cuciture a vista, peccato per il logo Arctic Edition anch'esso bianco: praticamente non si nota!

Ultima ma non meno importante caratteristica delle Cerberus è la montatura: i due padiglioni sono collegati attraverso due barre in plastica morbida inserite nella parte terminale in una cover anch'essa in plastica con il logo della casa; oltre ad aumentare la robustezza ha anche lo scopo di garantire una presa sicura. La regolazione è automatica ed è affidata a una comoda fascia sospesa, con nella parte superiore una buona imbottitura in similpelle con cuciture a vista mentre nella parte inferiore è rivestita di comodo tessuto antiscivolo.

I principali pregi di queste cuffie sul fronte ergonomico sono almeno un paio: la praticità e l'estrema leggerezza. Entrambe sono state ottenute attraverso scelte precise di Asus, ossia l'impiego dei jack analogici e un design senza fronzoli, che tra l'altro ci porta a consigliare le Arctic a chi porta gli occhiali e non solo quelli classici: se infatti possedete un visore VR come l'Oculus Rift o l'HTC Vive, questo headset può davvero essere la scelta giusta per non appesantire eccessivamente il capo senza dover rinunciare a una qualità audio decisamente appagante.

I test audio con musica e gioco ci hanno dato un responso discreto: le Cerberus Arctic Edition offrono una riproduzione stereo senza surround virtuale corposa in termini di bassi ma, forse anche a causa del nome di quest'edizione speciale, un pochino fredda a livello di equalizzazione sugli alti. Una caratteristica confermata dal volume che anche tarato al massimo non riesce ad arrivare ai livelli di potenza di prodotti di fascia superiore. In ogni caso la definizione audio è buona e per un giocatore senza particolari esigenze in campo di audiofilia, la resa è più che sufficiente a definire un prodotto in grado di fare un po' di tutto senza eccellere in nessun ambito.

Il pratico controller sul cavo oltre al microfono in-line contiene il relativo interruttore e la rotellina per il controllo del volume.

Tutto va riportato nella giusta dimensione del rapporto qualità prezzo: se pensiamo che questo a headset è collocato nella fascia bassa del mercato, viene venduto a cinquanta euro sul sito del produttore e in molti casi le si trova anche a qualcosa in meno, è difficile chiedere di più a un prodotto che unisce buoni materiali, una discreta resa audio e tanta compatibilità con un prezzo così competitivo.

8 / 10