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Asus Maximus IX Code - recensione

Una motherboard Z270 con prestazioni al top ma a un prezzo premium.

Con l'arrivo sul mercato dei processori Kaby Lake, Intel ha lanciato un nuovo chipset e i produttori di schede madri si sono prodigati velocemente ad aggiornare le loro proposte. ASUS ci ha inviato in prova uno dei modelli più potenti e ricchi di feature della linea ROG, la Asus Maximus IX Code. Come la ROG Strix Gaming 270Fche abbiamo recensito precedentemente, anche questa mainboard è retrocompatibile con i processori Intel di sesta generazione Skylake, ma offre tanto di più, a cominciare da quel che è incluso nella confezione.

Questa si presenta sobria ma d'impatto, con il colore predominante rosso ed i loghi ASUS e ROG in bella vista. Sul retro troviamo una foto con la panoramica della scheda madre e di tutte le maggiori funzioni. Aprendo la scatola si percepisce immediatamente la cura riposta dal produttore nella disposizione del pacchetto: troviamo subito la scheda madre schermata dal pannello protettivo di plastica trasparente, e al di sotto una serie di scompartimenti ben ottimizzati che contengono un sacco di roba.

Manuale cartaceo completo, foglio A4 pieno di adesivi, il CD con software e driver, uno sticker metallico ROG, etichette per i cavi col logo ROG, un coupon sconto per cavi, la mascherina posteriore, quattro cavi SATA. Non è finita qui: ci sono anche un ponte 2-way SLI, un'antenna mobile AC, un cavo di estensione RGB LED da 80 centimetri, un connettore ASUS Q-Connnector, un tool per installazione facilitata della CPU, viti per fissaggio e supporto per SSD M.2, ed infine un sottobicchiere ASUS ROG. Mai vista così tanta roba messa insieme nella confezione di una motherboard.

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Prendendo in mano la scheda madre si percepisce immediatamente la cura nell'assemblaggio e le sue finiture che la fanno apparire inequivocabilmente un prodotto premium. Il colore predominante è il nero, che si accompagna inserti argentati e bianchi che contribuiscono ad arricchirne l'estetica con notevoli tocchi di classe. Com'è ormai solito per questa fascia di prodotti, troviamo l'ASUS ROG Armor che conferisce solidità al prodotto: si tratta di un sistema che grazie a un backplate di acciaio contenente dei dissipatori passivi aiuta a proteggere e ridurre la termperatura sui regolatori di tensione.

Il layout della scheda è impreziosito inoltre da una serie di strisce LED che lavorano in tandem con il software compatibile e si sincronizzano con altre periferiche e schede video; veramente spettacolare e una vera e propria manna dal cielo per gli artisti dell'interno del case. ASUS ha proprio pensato alle esigenze di tutti con questo prodotto, compresi gli utenti che hanno un test-bench. Questi saranno felici di trovare, posti in un angolo, un interruttore ON/OFF e uno di Reset, oltre a un display LED Q-Code. Ciò renderà più semplici le operazioni di accensione, spegnimento e riavvio quando si utilizza il prodotto senza case, scongiurando al minimo i rischi d'intervento non essendoci più bisogno dei classici cacciavite per le operazioni di boot.

La scheda madre ha un form factor ATXC ed è alimentata da un cavo ATX a 24-pin ed uno EPS a 8-pin. Presenta un'alimentazione a dieci fasi Extreme Engine Digi+ simile a quella vista sulla Strix Gaming 270F, che permette una notevole sicurezza anche durante le più spinte sessioni di overclock, oltre a una garanzia di longevità nel tempo. Sono otto le fasi dedicate alla CPU, mentre le restanti due sono deputate alla gestione energetica della GPU.

Una panoramica aerea della scheda madre. A primo impatto si percepisce subito la sua robustezza.

Per quanto riguarda le connessioni, qui siamo veramente al top della gamma. Partiamo subito con l'header USB 3.1 per collegamento al case, anche se al momento sono pochi i prodotti compatibili con lo standard che garantisce velocità di trasferimento fino a 10Gbps. Il chipset Z270 sta consacrando il trionfo dell'interfaccia M.2, e la Asus Maximus IX Code offre due slot M.2 che supportano lo standard NVMe con velocità fino a 32Gbps tramite interfaccia PCIe x4. Il primo slot è posto al di sotto dell'armatura e per installare l'SSD bisogna prima smontarne una parte. Ciò non è ideale per le temperature, che con SSD ad alte prestazioni possono facilmente superare i 50 gradi con conseguenti riduzioni di prestazioni qualora entrasse in gioco il throttling.

Il secondo slot M.2 è invece posto in un angolo e l'SSD si installa perpendicolarmente alla scheda madre tramite un supporto incluso nella confezione. Questo favorisce un miglior scambio di calore rispetto alla soluzione adottata per il primo slot. Le lunghezze di SSD supportate sono 42mm, 60mm e 80mm. Entrambi i connettori M.2 supportano la tecnologia Intel Rapid Storage Technology (IRST), ma solo il primo slot è compatibile con l'interfaccia SATA, anche se per questo tipo di fascia prestazionale, questa lacuna non sarà certo un problema per la maggior parte degli acquirenti.

Per quanto riguarda le classiche interfaccia SATA, ne troviamo sei con velocità 600MB/s. Tra queste, la porta SATA1 condivide la banda con lo slot M2_1, mentre le porte SATA5 e SATA6 spartiscono la banda con il secondo slot M.2. Per quanto riguarda invece le connessioni poste sul retro, abbiamo 4x USB 2.0, 4x USB 3.0, 1x USB 3.1 Type-A, 1x USB 3.1 Type-C, 1x DisplayPort 1.2 e 1x HDMI 1.4 per la Intel HD Graphics. Infine, troviamo una porta LAN RJ-45 e le sei uscite analogiche più quella S/PDIF della scheda audio onboard ASUS SupremeFX 7.1, oltre ai connettori per le antenne Wi-Fi. Non troviamo porte legacy PS/2 per vecchi mouse e tastiere, ma questo non dovrebbe sorprendere in un prodotto di questa fascia di prezzo.

Un'occhiata alle porte I/O della Maximus IX Code.

Per chiudere, gli slot PCI-Express. Essendo un prodotto orientato alla fascia gaming enthusiast, il produttore ha optato per tre slot PCI-Express 16x e tre 1x. I primi due a 16x sono inoltre rinforzati da inserti in alluminio per sorreggere al meglio il peso delle più mastodontiche schede grafiche disponibili sul mercato, come ad esempio le nuovissime AMD RX Vega 64.

Passando alla personalizzazione, la Maximus IX Code è compatibile con la tecnologia AURA RGB del produttore taiwanese ed è dotata di due header per collegare strisce RGB di tipo 5050 acquistabili separatamente. La lunghezza massima supportata per queste è di due metri ciascuna. Gli amanti dell'RGB saranno quindi entusiasti di questa feature. E se avete una stampante 3D, potrete stamparvi degli accessori su misura pensati per questa scheda madre, i cui layout sono disponibili sul sito del produttore.

Il sottosistema audio è affidato all'ormai collaudato chip ASUS SupremeFX, presente in numerosi altri prodotti. Il modello S1220 montato qui è realizzato in collaborazione con Realtek e garantisce un buon rapporto segnale/rumore di 120db in uscita e 113db in entrata. Grazie al DAC ESS Sabre ES9023P è possibile gestire i 7.1 canali dall'uscita posteriore e lo streaming contemporaneo dal pannello anteriore. I condensatori giapponesi Nichicon alzano al top l'asticella della qualità dei componenti, ed i connettori placcati in oro e la schermatura contro le interferenze assicurano un audio privo di fruscii e distorsioni, grazie anche al chip Texas Instrument RC4580.

Le connessioni SATA sono solo sei, ma ci sono anche due slot M.2 con velocità fino a 32GBps.

Grande enfasi è posta anche sulla connettività di rete. La LAN Gigabit è gestita da un controller Intel i219-V. Questo è in grado di gestire in maniera più efficiente le connessioni TCP/UDP e sgravare la CPU da questo compito, con conseguente aumento prestazionale durante l'esecuzione dei giochi 3D. Inoltre, il chip agisce in tandem con il software ROG GamerFirst IV che fornisce le priorità alle applicazioni che richiedono bassa latenza come i giochi online multiplayer. La scheda di rete wireless 801.11AC dual band 2,4-5GHz consente ottime velocità di trasferimento fino a 867MB/s e tecnologia MIMO, supportando anche il Bluetooth 4.1.

Passando al vivo del nostro test, abbiamo abbinato la scheda madre a un i7 7600K, 16GB DDR4 Corsair Vengeance 3000MHz e una GTX 1080. Avviando il sistema ci siamo trovati di fronte l'ormai noto e collaudato UEFI BIOS, che ASUS ROG ha letteralmente riempito di numerosissime funzioni e feature per qualsiasi esigenza su questo modello. Grazie all'ASUS Extreme Tweaker è infatti possibile cambiare letteralmente ogni aspetto delle performance della CPU, come il BCKL della CPU, le frequenze di clock, i timing delle RAM e quant'altro. Ma se doveste essere un po' confusi dalla pletora di opzioni e impostazioni, potrete affidarvi all'Asus EZ Tuning Wizard che vi guiderà passo dopo passo verso la configurazione più adatta alla vostra build e all'utilizzo che intendete farne.

Abbiamo quindi lanciato la nostra solita routine di benchmark comprendente applicativi come Cinebench R15, PCMark 8, Winrar e AIDA64, per poi passare ai sintetici come 3DMark Fire Strike, Unigineheaven, Valley e Superposition. Per quanto riguarda i giochi 3D, abbiamo provato il sistema con Crysis 3, Overwatch, GTA5, The Witcher 3 e Ashes of the Singularity. Il tutto è girato senza alcun problema, e le temperature di esercizio si sono mantenute basse con il nostro sistema di raffreddamento ad aria Noctua NH-D15, nonostante le temperature elevate del periodo agostano.

I primi due slot PCI-E 16 presentano un rinforzo in alluminio per sostenere le schede video più pesanti.

Ci siamo poi cimentati nell'overclock, pratica regina per cui si propone un prodotto di questo tipo. Impostando la configurazione di tuning dal BIOS in manuale, siamo riusciti a portare il nostro i7 77600K a 4,8GHz su tutti i core, un risultato soddisfacente che ci ha permesso di guadagnare diversi punti nei sintetici e negli FPS minimi dei titoli più dipendenti dalla CPU. L'overclock si rivela molto semplice anche per i neofiti grazie all'ASUS EZ Tuning Wizard ed a strumenti come l'XMP. Ma per chi volesse tirare il collo a ogni CPU, il BIOS di questa Asus Maximus IX Code offre strumenti e feature avanzatissime che permettono di regolare ogni parametro per tirare fuori tutta la potenza nascosta in un chip, fino all'ultimo MHz.

Tirando le somme, l'ASUS ROG Maximus IX Code si pone come una delle più allettanti e potenti proposte Z270 per processori Intel Kaby Lake di settima generazione. Un prodotto certamente completo e pieno di potenziale perfetto per chi cerca una scheda madre per cimentarsi in overclock estremi, benchmark di un certo livello e abbia bisogno di una potente e versatile postazione di test. Si tratta di un prodotto premium, adatto ai consumatori esigenti e come tale il prezzo è in linea con la fascia di mercato. La ASUS Maximus IX Code è acquistabile in rete a circa €330: non è certamente alla portata di tutti, ma non deluderà chi è in cerca di prestazioni ed affidabilità di prim'ordine.

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Marco Procida

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