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Asus STRIX 2.0 - recensione

Il gufo di ASUS colpisce ancora.

Da tempo ASUS opera proficuamente nel settore del gaming realizzando periferiche specifiche per i giocatori, e confermando un impegno crescente in questo mondo. Recentemente la casa di Taiwan ha lanciato la linea di prodotti Strix caratterizzata dall'attenzione dedicata al comparto audio, anche se inizialmente con un catalogo di prodotti composto da sole schede video.

Successivamente sono arrivati gli headset, tra cui il prodotto di oggi: le cuffie Asus STRIX 2.0. Così come è nello stile di questa serie, l'aspetto esterno dei padiglioni ricalca in maniera perfetta lo sguardo di un gufo con il disegno realizzato in colore arancione su plastica trasparente. Una scelta stilisticamente gradevole ma soggetta facilmente a graffi e scheggiature; fortunatamente la struttura nel suo complesso si compone invece di un materiale plastico solido e durevole.

Gli headset della serie Strix si distinguono inoltre per la presenza di un microfono aggiuntivo in-line oltre a quello integrato nelle cuffie, soluzione utile per quando si è in viaggio e non si ha voglia o modo di portare con sé un paio di cuffie di queste dimensioni. La confezione comprende oltre al microfono rimovibile, un adattatore per l'utilizzo con gli smartphone o console come la PS4 che ne amplia l'ambito di utilizzo non focalizzandosi solo sugli utenti PC.

Sapevate che STRIX in antico greco vuol dire gufo?

In aggiunta troviamo un cavo splitter da 3,5 mm per collegare le cuffie dove c'è necessità di inserire due jack separati per audio e microfono, ad esempio su scheda madre o scheda audio. Il cavo principale ha il connettore placcato in oro per consentire una migliore schermatura dai disturbi e comprende anche una rotella per il volume e un interruttore per mutare il microfono, caratteristica sempre ben gradita dai giocatori che vogliono prendersi una pausa dalle chat vocali durante le sessioni di gioco.

Gli ampi padiglioni racchiudono al loro interno dei driver al neodimio da 60 mm e impedenza da 32 ohm, che rendono questo headset uno dei più pesanti della categoria, ben 320 grammi, ma nonostante questo si conferma comodo da indossare anche per lunghi periodi di tempo. Ciò è dovuto alla morbida imbottitura che cinge il passante, in modo tale da non esercitare un'eccessiva pressione ed avere comunque una buona sensazione di confort. Aiuta anche il fatto che i padiglioni siano di tipo over-ear e quindi che il loro peso si scarichi sulle tempie, non affaticando le orecchie anche se indossate per diverso tempo. L'interno della cuffia è ripiegabile su sé stesso per permetterci di riporlo al meglio e di risparmiare spazio, così come estrarre il microfono integrato dal suo recesso nel caso non ci serva utilizzarlo.

Un'altra piacevole caratteristica di queste cuffie è la tipologia di cavo utilizzato, ossia il cavo braided, molto più utile dei classici cavi in gomma o plastica dato che non permette intrecci e ingarbugliamenti. La lunghezza è di 1,5 metri, che uniti agli 1,5 metri del cavo splitter raggiunge una distanza complessiva di 3 metri, tale da permettere una gestione degli spazi tra i dispositivi senza troppe difficoltà.

Il cavo principale intrecciato è dotato anche di un interruttore per mutare il microfono e per regolare il volume.

La qualità del suono delle Strix 2.0 è molto buona, con bassi potenti e acuti di buon livello, sia durante l'ascolto di musica sia nelle sessioni di gioco. Nel test effettuato su un PC desktop in una sessione Skype, le voci sono sempre state chiare e ottimamente definite. Pur non essendo un prodotto Surround, le Strix dà un'ottima riproduzione del sonoro ambientale, come ad esempio durante una partita a GTA V abbiamo potuto constatare che l'origine della direzione dei vari suoni non si limitava esclusivamente a destra e sinistra ma da diverse direzioni, con un atmosfera molto coinvolgente. L'unica pecca forse è il volume generale non troppo elevato, anche se l'insonorizzazione offerta dagli auricolari non lo rende assolutamente un problema.

Lo stesso non si può dire del microfono, o meglio uno dei microfoni, dato che quello integrato non ha una qualità eccezionale: il suono prodotto è troppo ovattato e poco riconoscibile e non regge il confronto con cuffie anche di prezzo inferiore. Per migliorare la resa abbiamo dovuto utilizzarlo allontanandolo ad una certa distanza dalla bocca ma la soluzione è alquanto scomoda.

Il microfono in-line, invece, testato su uno smartphone restituisce un buon livello vocale e una buona qualità di registrazione, con il suono prodotto equiparabile a quello di una normale telefonata, pulito e ben comprensibile, adatto quindi ad essere trasportato quando si è fuori casa o in viaggio.

Nonostante il peso di 320 grammi, la comoda imbottitura presente sui padiglioni vi consentirà di portarle a lungo senza avvertire problemi.

Dal punto di vista estetico e della comodità, le STRIX 2.0 risultano sicuramente tra i migliori modelli presenti sul mercato: tra gli aspetti positivi sicuramente c'è la possibilità di sfruttarle in mobilità, sui PC e sulle console di Sony, in modo tale da avere un unico prodotto senza doverne acquistare altri. Pur essendosi rivelate molto versatili e con buoni risultati sotto il profilo dell'audio, la scarsa qualità del microfono è l'elemento che ne penalizza in senso assoluto la valutazione, soprattutto in virtù di un prezzo di listino importante, anche se non elevatissimo, di 85 euro.

Se cercate un paio di cuffie per lunghe sessioni di gioco e per l'ascolto di film o musica, questo prodotto fa sicuramente al caso vostro ma se le vostre priorità sono anche chiamate Skype o chat vocali allora meglio guardarsi attorno con attenzione.

7 / 10

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A proposito dell'autore

Roberto De Lucia

Contributor

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