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ASUS T-ROK Apocalypse - recensione

Amate la pappa pronta e pretendete l'hardware al top? Mettetevi comodi.

Ci siamo chiesti a lungo come introdurre al meglio questo nuovo prodotto della ASUS. Cercare delle similitudini fra gli argomenti cari alla letteratura nerd come i robot o i mostri giapponesi non ha dato esito positivo, e l'unica maniera per riuscirci è utilizzare tre concetti molto semplici: incredibilmente potente, tecnologicamente al top, esteticamente bellissimo.

L'ASUS T-ROK Apocalypse è, infatti, una macchina pensata espressamente per quella categoria di videogiocatori che non badano a spese e non vogliono scendere a compromessi. Un autentico mostro di potenza in grado di sgranocchiare tutta la grafica che gli viene data in pasto, privo della minima incertezza, rappresentando in sostanza l'incarnazione informatica della passeggiata di salute.

Essendo il T-ROK Apocalypse un PC preassemblato, una volta arrivato a casa non rimane altro che tirarlo fuori dalla scatola e accenderlo. Nessuna perdita di tempo alla ricerca dei vari componenti hardware compatibili, nessuna notte insonne sul manuale della motherboard per decidere la posizione esatta di un ponticello, nessun pericolo di combinare un pasticcio per una dimenticanza o un errore in fase di assemblaggio.

È pensato e progettato da personale esperto, e assemblato ad hoc da dei professionisti di ASUS. Monta alcuni fra i migliori prodotti hardware in commercio con piena compatibilità di tutta la componentistica, arriva con Windows 10 già preinstallato e offre due anni di garanzia e assistenza. Di sicuro questa è l'apocalisse più tranquilla e confortevole mai accaduta.

Il nostro 'unboxing' dell'ASUS T-ROK Apocalypse con alcuni dettagli della componentistica.Guarda su YouTube

Il design della macchina è minimale: l'alluminio nero spazzolato del cabinet si alterna con le parti in vetro temperato delle finestre laterali che permettono di osservare l'interno e i giochi di luce prodotti dal software Aura Sync, in grado di sincronizzare ogni componente hardware marchiato ASUS che lo supporta.

Un ulteriore vetro temperato con stampato un disegno a trama capace di illuminarsi è presente nella parte frontale. Al di sopra della scheda madre,di fianco al lato posteriore, l'inconfondibile logo ROG a forma di occhio stilizzato fa bella mostra della sua illuminazione RGB. Al di sopra del processore è installato il dissipatore a liquido con display da cui partono due tubi che portano il liquido di raffreddamento al radiatore collocato nella parte superiore.

La GeForce 2070 RTX troneggia al centro, sorretta da un comodo supporto a pinze che consente alla scheda di non piegarsi verso il basso spinta dal proprio peso. L'alimentatore indica il consumo di energia in tempo reale tramite lo schermo OLED laterale, capace anch'esso di illuminarsi in sincronia.

L'areazione è garantita da una ventola di raffreddamento da 140 mm, collocata nella parte posteriore, e da ben tre ventole, sempre da 140 mm, collocate nella parte anteriore. La connettività è ottima: nella parte frontale del lato superiore troviamo il tasto per l'accensione/spegnimento, quattro porte USB 3.1 e una comodissima USB Type-C oltre ai jack audio per cuffie e microfono, il tasto reset e due ulteriori pulsanti (uno per il controllo della velocità di esercizio delle ventole e l'altro di selezione degli effetti di luce del disegno sul vetro frontale). Nel lato posteriore le porte USB sono ben sette, e trovano posto un'ulteriore porta USB Type-C, i cinque jack più l'uscita digitale della scheda audio integrata e la porta LAN.

L'ASUS T-ROK Apocalypse in tutta la sua possenza.

Il cabinet su cui è montato l'hardware è un case da gaming mid-tower modello ROG Strix Helios RGB ATX/EATX, con finestre laterali in vetro temperato che permettono di osservare la componentistica al suo interno. Il telaio in alluminio è dotato di due bretelle di supporto, una per la GPU e l'altra per il radiatore. La scheda madre è una ROG Strix Z390-F Gaming dotata di Chipset Intel Z390 LGA1151 su cui trovano posto due banchi di memoria RAM DDR4 a 3200 MHz da 16 gigabyte ciascuno. Il processore è Intel, modello i9-990K Coffee Lake di nona generazione a 8 core, capace di raggiungere fino a 5,00 GHz di frequenza partendo da quella di fabbricaa3,60 GHz ed è dissipato da un sistema di raffreddamento a liquido Asus ROG RYUO 240RGB con display integrato.

Per quanto riguarda lo storage, il PC è dotato di un solid state disk M.2 da 500GB con 3000MB/s in lettura e 2000 MB/s in scrittura su cui gira il sistema operativo e di un secondo hard disk SATA 3 da 3,5" con capienza da 2 terabyte. L'alimentatore è un ROG Thor 850W 80Plus Platinum dotato di display OLED laterale mentre la scheda audio ROG Supreme FX 8è integrata. Tutta la componentistica ASUS è compatibile col software Aura Sync che permette di sincronizzare gli effetti di luce. La GPU merita un capitolo a parte essendo una ROG STRIX Nvidia GeForce RTX 2070 Super con 8 gigabyte di memoria video GDDR6.

Questa scheda è capace di raggiungere frequenze di clock decisamente alte, garantendo i 1830 MHz in boost e vantando al contempo una discreta silenziosità unita a temperature di esercizio che anche sotto sforzo non superano quasi mai i 52-53°, grazie anche al design delle tre ventole assiali caratterizzate da un mozzo più piccolo che facilita l'allungamento delle pale e da un anello barriera che aumenta la pressione dell'aria verso il basso. La scheda è di notevoli dimensioni (supera i 30 cm di lunghezza), è basata sul chip TU106 ed è equipaggiata con 2304 CUDA core, 288 tensor core dedicati al deep learning e a 36 RT core che si occupano del Ray Tracing in tempo reale.

Una ripresa laterale che ci mostra meglio la vista attraverso il vetro temperato. Da notare in basso a sinistra il consumo energetico in watt indicato dallo schermo OLED dell'alimentatore.

Si tratta di una tecnologia che si appresta a diventare uno standard di mercato e supportata da un numero sempre maggiore di titoli che provvede a ricreare all'interno dei giochi un'illuminazione realistica simulando il comportamento della luce basandosi sul calcolo del percorso fatto da quest'ultima, seguendone i raggi attraverso l'interazione con le superfici.

La macchina è stata provata in combinazione col VG27AQ di ASUS, un monitor da 27 pollici con tecnologia HRD, schermo IPS e risoluzione fino a 2560x1440 che ha permesso di godere al meglio delle brillanti performance visive offerte. I primi test svolti sono stati quelli per misurarne le prestazioni in ambito lavorativo. In quello eseguito per la CPU con Cinebench 20 ha ottenuto 5045 punti in multi-core, risultato che colloca il processore i9-9900K al quinto posto in assoluto fra quelli in commercio e al primo posto in assoluto fra quelli con 8 core. Sempre con Cinebench 20 ma col test single core, ha ottenuto 492 punti che è il punteggio più alto fra tutti i processori in commercio attualmente.

Con PCMark 10, benchmark che permette di valutare le prestazioni del proprio sistema durante l'esecuzione di un tradizionale pacchetto di applicazioni di produttività personale, ha ottenuto 7774 punti. Nei test grafici con Unigine Heaven 4.0 ha registrato 2181 punti in DX11 e grafica impostata su ultra in 1440p, mentre col 3DmarkTime Spy in DX12 in 1440p e RTX ON ha ottenuto il punteggio di 11008 che comparato online risulta migliore del 92% di tutti i risultati dei test simili caricati dagli utenti. Per quanto riguarda i test col gaming reale, la macchina è stata messa alla prova con alcuni fra i giochi più recenti, tre dei quali compatibili con la tecnologia ray tracing.

Il primo gioco che abbiamo provato è stato Assassin's Creed: Odissey. Impostando i dettagli al massimo e la risoluzione di 2560x1440 a 144Hz, gli FPS in game hanno oscillato fra gli 80 e i 60 scendendo raramente e di pochi frame al di sotto di quest'ultimo valore. Nonostante il titolo Ubisoft sia un open world caratterizzato da una grande distanza della visuale e dalla conseguente presenza di parecchi oggetti in contemporanea a schermo, l'esperienza visiva anche grazie al G-Sync è comunque risultata gratificante, fluida e priva di incertezze. I test successivi sono stati effettuati provando due differenti giochi che vantano il supporto al ray tracing.

Metro Exodus, titolo action-adventure di 4A Games, è stato impostato alla risoluzione di 2560x1440 in DX12, qualità della grafica su Ultra, texture filtering AF 16x, tessellation full, ray tracing ON, hairworks ON, ombre al massimo e i risultati sono stati molto buoni, per un gioco così pesante. Il frame rate medio in gioco è stato di 54 FPS mentre quello massimo di 77 FPS, la fluidità dei movimenti in gioco unita ai sapienti giochi di luce utilizzati in questo bel gioco post apocalittico hanno reso un'ottima sensazione di coinvolgimento.

Da brividi la sensazione di angoscia mista a stupore per l'impressionante realismo del paesaggio reso in una location da cui si potevano ammirare le macerie di una città distrutta da cui filtravano i raggi del sole basso all'orizzonte. Diversa la situazione col ray tracing disabilitato: al prezzo di un guadagno (superfluo) di FPS, il coinvolgimento, il realismo e la bellezza degli ambienti di gioco ne hanno risentito, ovviamente, in negativo.

La connettività è di livello superiore e comprende tra l'altro ben quattro porte USB 3.1 e una porta USB Type-C.

Shadow of the Tomb Raider è stato testato impostando anche in questo caso la risoluzione dello schermo a 2560x1440 in DX12, RTX DLSS ON, frequenza di aggiornamento del monitor a 144Hz, G-Sync ON e settaggio predefinito della grafica con tutto al massimo. La fruizione del titolo è stata veramente gratificante tra effetti di luce incredibili, ottenuti grazie al ray tracing, e la nitidezza e fluidità delle immagini che la 2070 Super di Nvidia riesce a garantire senza sforzi.

Durante le sessioni di gioco non c'è stata alcuna incertezza e alcun rallentamento, rendendo l'esperienza quantomeno grandiosa anche grazie ai 95 FPS di media e i 136 FPS massimi raggiunti, che rappresentano un risultato superbo visti i settaggi utilizzati. Anche in questo caso, provando il gioco senza ray tracing la differenza in negativo è netta, confermando il fatto che questa tecnologia, una volta provata, fa sentire tutta la sua mancanza.

Prestazioni da favola dunque, ottenute utilizzando il PC senza alcun overclock. Per chi si volesse però cimentare in questa (un tempo) misteriosa arte, farlo col T-ROK Apocalypse è molto semplice. Infatti, grazie alla scheda madre installata che appartiene all'ultima generazione delle Z390, anche i neofiti potranno facilmente sfruttare il potenziale "nascosto" del proprio hardware, spingendo al massimo ogni singolo componente grazie all'AI Overclocking di ASUS.

La visuale posteriore ci dà un'idea precisa di dove andremo a connettere i cavi.

Questa tecnologia permette di migliorare ulteriormente le prestazioni della macchina in pochi semplici passi, interagendo dal desktop o dall'UEFI BIOS. Un algoritmo deciderà al nostro posto quali sono i migliori settaggi di overclock, considerando all'interno dei propri calcoli anche la capacità di raffreddamento del PC stesso, evitando quindi qualunque grattacapo e rendendo il PC più performante.

Dopo una settimana trascorsa assieme a questo T-ROK Apocalypse possiamo in affermare che si tratta di una macchina incredibilmente performante. Ci ha permesso di giocare in 2K ad alcuni degli ultimi titoli usciti senza perdere un colpo e regalandoci scorci impressionanti anche grazie alla tecnologia ray tracing supportata appieno dalla scheda grafica e che permette di provare un'immersione nel mondo di gioco veramente notevole.

Appare quasi superfluo rimarcare le performance elevatissime nel caso volessimo utilizzarlo in ambito prettamente lavorativo. A questo livello di dettaglio il gaming in 4K è a portata di mano ma con qualche titolo può essere necessario scendere a dei compromessi che una 2080 potrebbe evitare. La pesantezza di Metro è tuttavia conclamata, ed è chiaro che con un'accorta attività di overclock il gaming in 4K su PC è ormai una realtà anche su questa configurazione. Titoli come Assassin's Creed Odissey, Tomb Raider o Call of Duty Modern Warfare possono stare nell'orbita del 4K a 30 frame al secondo senza alcun problema.

Freddo, desolazione, angoscia, senzazioni rese splendidamente da Metro Exodus anche grazie alla scheda grafica 2070 Super e il Ray Tracing attivato.

Certo, visto il costo non è un prodotto adatto a tutte le tasche ma a chi è disposto ad aprire il portafogli possiamo garantire che non farà rimpiangere nemmeno uno dei centesimi spesi. Il PC è Powered by Asus ed è in vendita su Yeppon con la configurazione testata in sede di recensione a 3499 Euro.

In questi giorni è anche in corso uno sconto grazie alle promozioni Asus che abbiamo segnalato qualche giorno fa, e si riesce a portarlo via per circa 350 euro in meno. Vale infine la pena di ricordare che arriva a casa assemblato da Asus, ampiamente testato e funzionante e con due anni di garanzia su tutte le sue parti.