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Atelier Meruru: Apprentice of Arland - prova

Da grande voglio fare la principessa alchimista!

Atelier Meruru: Apprentice of Arland uscirà alla fine di maggio in Europa, per la gioia di chi ama i GDR nipponici di stampo classico. A dire la verità il gioco sembra più indirizzato ad un pubblico femminile, visto che la storia è piuttosto "leggera" e i personaggi quasi tutti orientati verso lo stile tipico degli Shojo Manga, i fumetti giapponesi dedicati appunto alle fanciulle.

Ne è protagonista una principessa, la Meruru che dà il titolo al gioco, che oltre ad essere destinata a ereditare il regno di Arls, è intenzionata a diventare un'alchimista di prim'ordine. La storia che fa da premessa al gioco è piuttosto canonica: abbiamo una ragazza sempre sorridente e un po' svagata che non ha la minima idea di cosa stia per accaderle e a farle da spalla troviamo tutta una serie di personaggi piuttosto stereotipati, sia nel design che nel carattere. La piccola aiutante servizievole e timida, il bel tenebroso e scontroso, e così via.

Gli ingredienti che troverete in giro o che saranno lasciati cadere dai nemici serviranno per preparare pozioni e ricette.

Da giocare questo Atelier Meruru: Apprentice of Arland è quanto di più canonico ci si possa aspettare. Se vi piacciono i giochi che partono con un ritmo lento e tanti dialoghi, allora questo è pane per i vostri denti. Quando dico "lento" però voglio dire che nelle prime due ore non si gioca più di dieci minuti e tutto il resto del tempo lo si passa a leggere le conversazioni tra i protagonisti e ad apprendere i primi rudimenti del gioco.

A tal proposito, le caratteristiche che distinguono il gioco NIS sono rappresentate dalla possibilità di creare pozioni e ricette con gli ingredienti che si trovano in giro per il mondo di gioco. Ovviamente all'inizio queste sono piuttosto semplici e le meccaniche di produzione delle stesse non richiedono grande concentrazione. Andando avanti però le cose si complicheranno e anche i prodotti che se ne ricaveranno saranno decisamente più vari e "utili".

Dal punto di vista dei combattimenti, siamo di fronte a un classico sistema a turni che chi ha giocato almeno uno dei "penultimi" Final Fantasy conosce alla perfezione. Le uniche varianti sono rappresentate dalla possibilità di effettuare delle mosse di copertura con i tasti dorsali del pad, che consentono di prendere colpi al posto di un partner in difficoltà. Lungi dall'essere particolarmente strategico, questo sistema però sembra poter dare almeno un pizzico di sapore in più a una pietanza altrimenti già gustata tante, troppe volte.

"Atelier Meruru: Apprentice of Arland è quanto di più canonico ci si possa aspettare"

Le fasi esplorative sembrano essere piuttosto lineari e questo primo test non ha evidenziato una libertà particolarmente ampia nei movimenti. La storia sembra lineare così come le missioni, che ci vengono affidate con cadenza regolare da personaggi più o meno importanti ai fini della trama.

Il party di personaggi a disposizione è formato da tre elementi, come in mille altri GDR di questo genere, e in alcune occasioni è possibile scegliere quale tra i partner disponibili si vuole portare in missione. Questo accade però solo saltuariamente, visto che nella maggior parte delle occasioni il "trio" di protagonisti è deciso autonomamente dal gioco.

Volendo è possibile riposare per far trascorrere il tempo e recuperare le energie perse nei combattimenti.

Vi sono ancora alcuni elementi del gioco che meritano di essere esplorati con maggiore profondità in sede di recensione e che potrebbero riservare qualche sorpresa. La protagonista, infatti, ha un indicatore che segnala il suo grado di "popolarità", ma questa nel nostro test non ha avuto alcuna influenza sul resto del gioco. Staremo a vedere…

"Lo stile grafico è decisamente piacevole, soprattutto per quanto riguarda i modelli poligonali dei protagonisti"

Lo stile grafico è decisamente piacevole, soprattutto per quanto riguarda i modelli poligonali dei protagonisti, che sono stati realizzati con un cel-shading abbastanza particolare. Avete presente lo stile di Eternal Sonata? Molto, molto simile, ma con una palette di colori che sembra quasi dipinta ad acquarello. Gli scenari non condividono purtroppo la stessa perizia nella modellazione, anzi appaiono piuttosto scarni, ma nell'insieme il gioco fa la sua bella figura.

In Giappone il gioco è uscito quasi un anno fa, riscuotendo un buon successo di pubblico, soprattutto nelle due prime settimane di pubblicazione, e superando le vendite dei precedenti capitoli della serie. Il magazine Famitsu gli ha affibbiato un'ottima votazione di 35/40... ma basteranno queste credenziali per avere successo anche da noi?

Visto il periodo piuttosto affollato di uscite non scommetteremmo molto sull'entrata del gioco nella Top 10, ma mai sottovalutare la sete di GDR del pubblico europeo. Appuntamento dunque a tra qualche settimana per la recensione...

Atelier Meruru: The Apprentice of Arland uscirà nel secondo trimestre del 2012 per PlayStation 3.

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Daniele Cucchiarelli

Contributor

Lavora nel giornalismo videoludico da oltre 20 anni. Anche se tutti quelli che lo conoscono gli hanno consigliato di "trovarsi un lavoro serio", resta sempre fedele al suo primo amore.

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