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BlazBlue: Chrono Phantasma - review

Tante novità, non necessariamente positive.

BlazBlue: Chrono Phantasma è uscito in versione PAL. All'improvviso e solo in versione scaricabile. Non è chiaro il motivo per cui Zen United abbia optato per un simile approccio dopo aver più volte dimostrato di tenere particolarmente ai suoi fan europei.

In occasione del lancio nel Vecchio Continente dei suoi titoli precedenti, infatti, Zen realizzò delle Limited Edition coi fiocchi, pensate proprio per farsi perdonare i lunghi tempi di attesa rispetto ai lanci negli altri paesi.

Questa volta, invece, BlazBlue: Chrono Phantasma ha seguito un iter completamente diverso, approdando nelle nostre console di soppiatto e senza alcun tipo di sostegno pubblicitario (al di là di un banale annuncio sul sito internet della compagnia e sui suoi canali social). Ed è un vero peccato, perché stiamo parlando di un picchiaduro a incontri tecnicamente eccellente che apporta diverse modifiche al gameplay già visto e apprezzato nei capitoli precedenti della saga.

In Chrono Phantasma, infatti, i programmatori hanno profondamente rivisto il sistema di combattimento, oltre a modificare il gameplay di alcuni personaggi andando a stravolgere il precedente bilanciamento.

Il gioco comprende diversi personaggi inediti con cui studiare nuove combo ed esplorare nuove possibilità di gameplay.

Se alcune delle novità sono piuttosto interessanti, altre hanno molto meno senso e non a caso non sono state accolte con particolare entusiasmo dai fan più accaniti della serie. Che senso ha, per fare un esempio, modificare le combinazioni per l'esecuzione di alcune special dopo anni di onorata carriera? Un intervento di questo tipo non fa altro che andare a infastidire la memoria del corpo di chi, negli ultimi mesi, si è allenato con costanza per eseguire le combo più complesse.

"Chrono Phantasma può essere considerato un gioco completamente diverso rispetto ai capitoli precedenti"

Al di là di questo, tuttavia, Chrono Phantasma può essere considerato un gioco completamente diverso rispetto ai capitoli precedenti. Alcuni personaggi sono stati ridisegnati (Noel, per esempio) e l'intero cast presenta nuove mosse utili ad arricchirne ulteriormente il repertorio offensivo e difensivo.

Sul fronte delle meccaniche base comuni a tutti i combattenti, entrando nei dettagli, segnaliamo una nuova gestione del Burst (non più disponibile in quantità predefinita ma rigenerabile), l'eliminazione della meccanica chiamata Guard Primers (che in sostanza regolava la rottura della guardia nel corso dei round) in favore dei Crush Trigger e la sostituzione del Gold Burst con l'Overdrive.

I Crush Trigger sono attacchi particolarmente lenti che hanno la capacità di aprire la guardia avversaria a meno che non vengano intercettati con la Barriera. L'idea è intrigante ma vista la loro prevedibilità è difficile sfruttarli singolarmente. La loro utilità è nettamente maggiore nel mezzo delle combo, per cogliere di sorpresa l'avversario e continuare la pressione offensiva.

Il personaggio scaricabile Kokonoe è, almeno nella versione nipponica del gioco, talmente sbilanciato da essere stato bannato ai tornei. Urge una patch correttiva!

La meccanica dell'Overdrive, dal canto suo, riprende in parte quanto visto nella saga di Darkstalkers. Attivandola, infatti, il timer dello scontro si blocca e il personaggio ottiene la possibilità di usare la versione potenziata del proprio Drive per provocare danni ingenti, per una durata inversamente proporzionale alla quantità di salute a disposizione.

"Chrono Phantasma rappresenta il punto di partenza ideale per tutti coloro che vogliano avvicinarsi alla serie"

Tutto questo, insieme a una gestione diversa dell'hitstop, ha reso il gioco più veloce rispetto ai capitoli precedenti, accorciando notevolmente la lunghezza delle combo e costringendo a cambiare approccio rispetto al passato e a raffinare l'esecuzione sull'arcade stick (o sul pad), a causa di finestre di inserimento degli input sensibilmente più strette.

Proprio a causa del gran numero di modifiche, Chrono Phantasma rappresenta il punto di partenza ideale per tutti coloro che finora non hanno avuto tempo, modo o voglia di avvicinarsi alla serie. Il bilanciamento generale del gioco è buono, a patto di non considerare il personaggio scaricabile chiamato Kokonoe, talmente fuori parametro da essere perfino stato bannato dai tornei.

L'intera community sta aspettando con trepidazione la patch con cui Arc System Works ritoccherà l'intero cast, in particolar modo Kokonoe, per cercare di garantire un'esperienza più onesta e godibile. L'update in questione andrà a modificare anche alcuni elementi del sistema di gioco intervenendo sull'interpretazione di alcuni input specifici (per ridurre le ambiguità colpevoli di far uscire in alcune occasioni tecniche diverse da quelle desiderate).

Rispetto a quanto si era visto in Persona 4 Arena la modalità Storia di Chrono Phantasma è molto meno coinvolgente.

Dopo aver approfondito il gameplay passiamo alle modalità, altro fiore all'occhiello dei titoli sviluppati da Arc System Works. Come da tradizione anche questo capitolo di BlazBlue offre una gran quantità di opzioni con cui passare il tempo sia da soli che in compagnia.

"Se amate i picchiaduro a incontri, gli anime e le meccaniche ricche e profonde, BlazBlue: Chrono Phantasma è un titolo in cui investire"

Tra le modalità single player spiccano l'immancabile Storia, l'Arcade Mode, la modalità Abyss e quella Unlimited. La prima permette di affrontare tre archi narrativi differenti caratterizzati da pochi incontri e tantissime sequenze narrative in perfetto stile digital novel.

Naturalmente, per via della propria natura, la modalità Storia è difficilmente comprensibile per chi non abbia seguito le vicende precedenti e assistere agli interminabili dialoghi senza conoscere esattamente il lore del gioco può rappresentare un problema per i nuovi utenti.

Oltretutto è impossibile non notare un evidente passo indietro fatto sul fronte narrativo rispetto all'ottima modalità Storia di Persona 4 Arena. Affrontando la modalità Unlimited si devono semplicemente sfidare versioni potenziate di alcuni personaggi, mentre nella modalità Abyss ci si deve fare strada attraverso avversari sempre più potenti in una sorta di survival.

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Come da tradizione, inoltre, anche in Chrono Phantasma è presente una modalità Allenamento piuttosto ricca, affiancata da una vasta gamma di tutorial per ogni genere di giocatore, dal principiante assoluto all'esperto di vecchia data.

Sul fronte del multiplayer, invece, al di là del classico e fondamentale Versus offline troviamo un online caratterizzato da un netcode particolarmente solido in grado di sostenere senza problemi anche le sfide tra giocatori divisi da distanze considerevoli, dettaglio sempre gradito in titoli di questo genere.

Se amate i picchiaduro a incontri, gli anime e le meccaniche di gioco ricche e profonde troverete in BlazBlue: Chrono Phantasma un titolo in cui investire diverse ore. Alcuni problemi di bilanciamento lo rendono al momento difficile da digerire ad alti livelli, ma confidiamo che le prossime patch pianificate da Arc System Works faranno il possibile per migliorare le cose.

8 / 10

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In this article

BlazBlue: Chronophantasma

PS3, Xbox 360, PlayStation Vita

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Filippo Facchetti

Contributor

Filippo Facchetti è un rispettabile nerd da sempre appassionato di "giochini elettronici". Prima di approdare a Eurogamer scrive per importanti riviste di settore e conduce programmi TV dedicati all'intrattenimento digitale.
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