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Call of Duty: Black Ops 4 - prova

Il capitolo più rivoluzionario della serie?

Los Angeles - Black Ops 4 potrebbe essere il capitolo più rivoluzionario della lunga e gloriosa storia di Call of Duty. Niente campagna, o perlomeno nulla di così strutturato, e all-in su di una modalità battle royale, chiamata Blackout, che andrà a formare il terzo pilastro sul quale poggerà Black Ops. 4. Assieme all'immancabile multiplayer e ad un rinnovato Zombi.

Invitati da Activision all'evento di reveal di Call of Duty Black Ops 4, abbiamo potuto assistere in prima persona alla presentazione del gioco, oltre che testare qualche mappa in multiplayer. La notizia della giornata è comunque una sola: nonostante delle vendite sempre eccezionali, persino un colosso come CoD ha dovuto prendere atto del fenomeno Fortnite. Solo il prodotto di Epic Games, infatti, è riuscito a far vacillare lo strapotere di Call of Duty e a svuotare prima del tempo i server di WWII. Arrivando dove i vari Battlefield, Overwatch e Destiny non sono mai riusciti ad arrivare.

Era quindi giunto il momento di correre ai ripari, per quanto possa correre ai ripari una serie che può contare su più di venti milioni di copie vendute ogni anno e tre team di talento che si alternano nella creazione di esperienze unite da un filo conduttore, ma dalla personalità ben distinta.

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D'altra parte stiamo parlando di Treyarch, Call of Duty e Black Ops., tre istituzioni per l'industria dei videogiochi, tre brand che valgono miliardi. In questo modo il prossimo 12 ottobre arriverà nei negozi un'interpretazione del genere Battle Royale che sfrutterà l'eredità di Black Ops. per creare un'esperienza che, a detta degli sviluppatori, sarà unica e sopra le righe.

Questo perché Treyarch infilerà 10 anni di personaggi, storie, armi e situazioni in un unico posto. Dal quale solo uno uscirà vincitore. Quindi si andrà dai protagonisti del primo Black Ops alle folli armi di Zombi, passando per i veicoli che si sono visti nei vari giochi, come jeep ed elicotteri. Il tutto inserito all'interno della mappa più grande mai vista in un Call of Duty (cosa non sorprendente, visto le dimensioni che solitamente hanno le arene di CoD). Si parla di un'area 1500 volte più grande di Nuketown: sarà sufficiente ad impensierire Fortnite e a convincere influencer come Ninja ad abbandonare il gioco di Epic?

La seconda notizia della giornata, anche se era nell'aria da un po' di tempo, è l'assenza di una campagna in giocatore singolo. Si tratta di una notizia agrodolce, visto che ormai la storia rivestiva un ruolo sempre più marginale all'interno dell'alchimia di ogni capitolo, ma l'idea di un Call of Duty senza una modalità in single player, per chi ha vissuto il periodo nel quale era il "gioco dello sbarco in Normandia", fa molto strano. I fan del single player sappiano che nel pacchetto che arriverà nei negozi ci sarà, grazie a Zombie, un po' di spazio per i lupi solitari, ma nulla che si avvicinerà alle vecchie campagne.

Si tratterà delle Specialist Solo Mission, ovvero delle missioni pensate per raccontarie la storia di ogni specialista presente nel gioco, parlando del suo background e di come è finito nell'universo di Black Ops. 4. Dal punto di vista operativo questa scelta serve agli sviluppatori anche per insegnare ai giocatori le abiità di ogni personaggio e per mostrare loro come sfruttare al massimo le loro capacità.

AJ è in grado di piazzare difese e di ripararsi grazie al suo scudo.

Per quanto riguarda il multiplayer e gli Zombie, Treyarch sembra aver fatto suo il motto del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e lo ha modificato in "fan first". Ogni scelta, infatti, sembra essere nata con lo scopo di accontentare la propria community. Quindi "boots on the ground", niente "wall run" e tutte quelle "aberrazioni" che avevano allontanato la serie dallo spirito originale. Una scelta intelligente, vista anche la necessità di mantenere e coltivare la scena competitiva che potrebbe far fatica a seguire così tanti stravolgimenti del gameplay.

Sia chiaro, il ritmo, la gestione dei personaggi e delle armi sono chiaramente l'evoluzione di quelli di Black Ops 3, ma i fan troveranno una formula più affine ai loro gusti. Innanzitutto ci saranno gli specialisti, ovvero dei personaggi dall'estetica e dalle abilità ben definite pensati per introdurre uno stile di gioco rivolto più alla cooperazione e al raggiungimento degli obiettivi.

Ci sarà il medico in grado di curare i compagni (la salute non si rigenererà più automaticamente), così come lo specialista in grado di posizionare dei sensori capaci di individuare i nemici sulla mappa. Questa abilità è particolarmente importante, dato che in Black Ops 4 ci sarà la fog of war. In altre parole la minimappa mostrerà solo la porzione dell'arena visibile dal nostro soldato, celando la presenza dei nemici. A meno di usare l'UAV o i dardi del Recon.

Gli zombie ai tempi dei Romani: sarà un'esperienza solo corpo a corpo?

Poi ci saranno gli Specialisti, in grado di mettere per terra del filo spinato alla Rainbow6Siege, di 'corrodere' la salute dei nemici vicini o di spostarsi velocemente per la mappa grazie ad un rampino. Una delle cose che abbiamo apprezzato è che questi personaggi definiscono solo le abilità speciali, ma possono essere poi declinati in base al proprio modo di giocare. Questo perché questa scelta non influenzerà in alcun modo la propria classe.

Attraverso in sistema "Pick 10", infatti, potremo liberamente scegliere l'arma primaria, la secondaria, i perk e gli attachment che potremo portare in battaglia. Sarà possibile persino scegliere se utilizzare l'abilità speciale dello specialista o mettere al suo posto una granata o un altro oggetto di utilità.

In questo modo saremo liberi di modellare liberamente il nostro personaggio a seconda della mappa, della modalità di gioco o del team con il quale si sta combattendo. Il gameplay, quindi, nel suo complesso sembra decisamente più tattico e profondo del solito, nonostante poi, sul campo di battaglia, la frenesia e l'adrenalina la facciano sempre da padrone.

I fan degli zombie 'classici' potranno giocare a Blood of the Dead.

I tempi di respawn sono minimali, il rateo di fuoco elevatissimo, così come la velocità di spostamento sulla mappa. La fluidità dei combattimenti è garantita anche dal fatto che l'arma non verrà mai messa in resta. Il nostro soldato potrà sparare sempre, anche mentre sta lanciando una granata o un gadget.

È nello stile feroce e veloce del gameplay che si riconosce l'eredità dei precedenti Black Ops. Si tratta, infatti, di un prodotto pensato con i fan e il gioco competitivo in testa. Torneranno le League Play, ma soprattutto Call of Duty Black Ops 4 si appoggerà, su PC, a Battle.net. In questo modo Activision-Blizzard unisce un altro pezzo da novanta al proprio catalogo su personal computer, massimizzando da una parte i guadagni e dall'altra garantendosi una piattaforma grazie alla quale mettere in comunicazione i fan di Overwatch, Destiny e Call of Duty, dotata di tutti gli strumenti social e di personalizzazione che servono per soddisfare l'utenza PC.

Per testimoniare la dedizione a questa piattaforma, Treyarch è affiancata da Beenox nello sviluppo. Lo studio che ha dato i natali ai vari Transformers si occuperà dell'ottimizzazione dell'esperienza, che prevede sia una pletora di opzioni di customizzazione per poter modellare il gioco sulle caratteristiche della propria macchina, sia tutta una serie di funzionalità pensate per questo esigente pubblico, come i server dedicati e alcuni aggiustamenti dell'interfaccia e del feeling delle armi per poter essere godibili con mouse e tastiera.

La storia di Zombi è sempre sopra le righe.

Infine ci sono gli Zombie. L'obiettivo di Treyarch è quello, dopo 10 anni di successi, di ripartire da zero. Ma anche di proseguire con il filone narrativo portato avanti nei precedenti episodi. Come è possibile? Semplicemente offrendo ben tre diverse campagne Zombie in un unico pacchetto. IX e Voyage of Despair sono le due avventure dedicate ai quattro nuovi protagonisti che, per un motivo o per un altro, sono gettati in momenti profondamente diversi della storia.

IX sembra essere ambientato ai tempi dei Romani, con il team impegnato ad affettare gli zombie grazie a spade e altre armi gladiatorie. Voyage of Despair, invece, è ambientato su di una nave da crociera anni '50, con rivoltelle e altre armi da gangster. Di Blood of the Dead, invece, sappiamo poco se non che i protagonisti saranno quelli classici della modalità Zombie.

Le novità di Black Ops 4 vertono intorno a una rafforzata componente social e a una struttura più variabile delle missioni e dei nemici, che darà a Treyarch la possibilità di proporre sfide giornaliere e settimanali con le quali intrattenere i propri fan. Inoltre torneranno i livelli di difficoltà e i tutorial per i giocatori alle prime armi, mentre debutterà la modalità Rush, più veloce e ricca di sfide, per i veterani.

In zombie non dovremo preoccuparci di semplici non morti.

Come dicevamo Call of Duty: Black Ops 4 sembra un'esperienza pensata da una parte per soddisfare i tanti fan della serie e dall'altra per cercare di catturare i milioni di giocatori attratti dai Battle Royale. Si tratta di un capitolo di rottura, che grida con forza "siamo Call of Duty", ma che non può non accogliere il fenomeno più prorompente degli ultimi anni.

Comunque vada il prossimo 12 ottobre uscirà un capitolo che sarà ricordato a lungo. Ma da qui alla fatidica data torneremo a parlare nuovamente di CoD. Ci sono ancora da sviscerare le meccaniche di Blackout, le modalità e le mappe del multiplayer, oltre che l'ultima campagna Zombie. Rimanete con noi!

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Call of Duty: Black Ops 4

PS4, Xbox One, PC

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Luca Forte

Contributor

Luca si divide tra la gestione del ruspante VG247.it e l'infestare Eurogamer con i suoi giudizi sui giochi sportivi, Civilization, Fire Emblem, Persona e Football Manager. Inviato d'assalto, si diverte a rovinare le anteprime video dei concorrenti di tutto il mondo in modo da fare sembrare le sue più belle.
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