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Call of Duty: Black Ops Declassified - preview

CoD torna all'essenziale... forse un po' troppo?

È Call of Duty, ed è su PS Vita. Dopo una partenza piuttosto lenta, Sony sta probabilmente sperando che basti questa combinazione per dare al suo portatile quello slancio nelle vendite di cui ha disperatamente bisogno, ma è sufficiente dare una rapida occhiata a Black Ops Declassified per capire come mai c'è voluto più di un anno prima di poter avere il piacere di conoscere questo titolo personalmente.

Call of Duty è sempre stato un gioco spartano nell'aspetto, puntando soprattutto su quei 60fps che rendevano l'azione fluida e veloce e che sono ormai un vero marchio di fabbrica. La versione Vita non offre questa caratteristica, il che non è una sorpresa... ma purtroppo quello che è rimasto non è proprio una gioia per gli occhi, almeno dal punto di vista estetico.

Una delle sei mappe multiplayer disponibili, "Shattered", è un cumulo di macerie, auto ribaltate ed edifici mezzi esplosi, un vicolo centrale che attraversa l'ossatura della mappa. Senza la fluidità del frame rate, e con solo otto giocatori a potersi contendere i suoi corridoi e i suoi spazi angusti, ha un impatto visivo piuttosto piatto.

La modalità co-op permette di giocare con tre amici

Ovviamente tutti sapevamo che questa sarebbe stata un'esperienza in qualche modo "limitata" rispetto ai CoD su console domestica, e c'è da dire che la formula in generale è rimasta intata a sufficienza da rendere Black Ops Declassified un titolo senz'altro familiare e, a tratti, eccitante.

Dal punto di vista della storia, Declassified costituisce una sorta di raccordo tra i due episodi principali di Black Ops, raccontando la vicenda di Mason, Woods e Hudson e gli avvenimenti tra i due capitoli console.

Il suo single player si baserà su una narrazione divisa in brevi missioni basate su obiettivi specifici e disgnate avendo in mente il gameplay specifico di un titolo portatile, e questa non è l'unica concessione fatta da CoD a PS Vita.

"La formula in generale è rimasta intata a sufficienza da rendere Black Ops Declassified un titolo senz'altro familiare e, a tratti, eccitante".

Lo schermo touch è utilizzato per equipaggiare oggetti, lanciare granate o coltelli: così, stando almeno a quanto dice Ryan Scott di Activision, "potremo direzionarli" con più efficacia, una caratteristica introdotta nella serie in questo episodio.

I controlli tattili entrano in gioco anche in altri momenti, come ad esempio per controllare e orientare il colpo di mortaio ottenuto dopo una serie di uccisioni. Anche lo schermo touch posteriore è utilizzato, per trattenere il respiro quando si sta guardando attraverso il mirino telescopico di un cecchino.

La funzione "Near" potrà invece essere usata per "condividere" le vostre classi ed equipaggiamento con i vostri amici, che potranno approfittare di oggetti di customizzazione già sbloccati da voi e non ancora in loro possesso, e ovviamente viceversa.

Al di là di queste feature customizzate sui controlli specifici di PS Vita, tutto il resto è quel Call of Duty che conosciamo. Team Deathmatch, Kill Confirmed e altre modalità (al momento non specificate) potranno contare su una selezione - piuttosto esile, a dire il vero - di sei mappe.

"Lo schermo touch è utilizzato per equipaggiare oggetti, lanciare granate o coltelli".

C'è ovviamente anche un sistema di esperienza e di livellaggio del personaggio, ma nel complesso la sensazione è che manchi quel design tirato e adrenalinico che ha consentito a Call of Duty di diventare uno dei titoli più amati in assoluto di questa generazione.

Poteva mancare il fucile da cecchino? Giammai!

L'aspetto un po' approssimativo sembra più adatto per un episodio "secondario" come il vecchio Road to Victory per PSP, piuttosto che ad un vero e proprio capitolo della serie principale. Considerando poi che allo sviluppo c'è Nihilistic, già autrice su PS Vita del mediocre Resistance: Burning Skies, si mettono ulteriormente le cose in prospettiva.

Ma è pur sempre Call of Duty su PS Vita, e forse questa operazione riuscirà comunque a infondere nuova... vita in un sistema che ne ha bisogno. Tutto ciò che costituisce l'esperienza centrale di CoD è presente in Black Ops Declassified. Se il titolo Activision riuscirà o meno a rappresentare per l'ennesima volta una gallina dalle uova d'oro... beh, dovremo aspettare ancora qualche mese per scoprirlo.

Traduzione a cura di Luca Signorini

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Martin Robinson

Editor-in-chief

Martin is Eurogamer's editor-in-chief. He has a Gradius 2 arcade board and likes to play racing games with special boots and gloves on.

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